NEWS 19.09.2004 - comunicato stampa



ASSOCIAZIONE COMITATO QUARTIERE VILLANOVA - Falconara
ASSOCIAZIONE COMITATO DEL QUARTIERE FIUMESINO - Falconara
ASSOCIAZIONE COMITATO CITTADINO "25 AGOSTO"  Falconara
MEDICINA DEMOCRATICA - Falconara


COMUNICATO STAMPA


La grave emergenza dello spiaggiamento del bitume sul litorale falconarese
in conseguenza dell'incidente alla raffineria API dell'8 Settembre u.s., fa
emergere una serie di considerazioni e domande relative alla gestione di
questo aspetto dell'incidente rilevante al parco bitume. In particolar modo
alla luce di quanto emerso in questi ultimi giorni.

Le considerazioni

Gli Articoli 11 e 20 del Decreto Legislativo 334 del 17/8/1999 (Legge
Seveso 2) trattano rispettivamente del Piano di Emergenza Interno (PEI) e
del Piano di Emergenza Esterno (PEE) per le aziende a rischio di incidente
rilevante come l'API. Gli Articoli 11 e 20 recitano che quei Piani:
<< (…) devono essere elaborati allo scopo di:
a) controllare e circoscrivere gli incidenti in modo da minimizzare gli
effetti e limitarne i danni per l'uomo, per l'ambiente e per i beni;
b) mettere in atto le misure necessarie per proteggere l'uomo e l'ambiente
dalle conseguenze di incidenti rilevanti;
c) informare adeguatamente la popolazione e le autorità locali competenti;
d) provvedere sulla base delle disposizioni vigenti al ripristino e al
disinquinamento dell'ambiente dopo un incidente rilevante.>>

Per quanto riguarda il PEE è il Prefetto che, d'intesa con la Regione e gli
Enti locali interessati, predispone il Piano e ne coordina l'attuazione.

Il bitume che copiosamente è stato riversato sulla spiaggia del litorale
falconarese dalla forza del mare fa verosimilmente ritenere che nessuno
degli obbiettivi che, per Legge, un Piano di Emergenza deve perseguire
siano stati minimamente centrati!

Persino l'informazione alla popolazione sull'inquinamento del bitume
ritarda clamorosamente da ben 11 giorni!

Ed allora la popolazione ha dato prova, insieme ai Comitati, di un grande
senso civico segnalando immediatamente ciò che stava accadendo sulle
spiagge di Falconara.

Il nostro sito ha tentato solo di amplificare il "tam  tam" dei cittadini.
Niente di più.

Le domande

Esse emergono proprio dalla presenza dei cittadini sui luoghi dello
spiaggiamento del bitume:

1)  C'era una Struttura Tecnica Regionale (ARPAM o altre) a sovrintendere
alle operazioni dei subacquei della CAR.MAR (avvistati dai Comitati già dal
giorno 9 e fotografati il 16) di fronte allo sbocco del fosso Rigatta
sospettato di essere stata la via di fuoriuscita del bitume riversatosi
all'esterno dopo l'esplosione del serbatoio TK 145?

2)  Se non era presente, ciò è dipeso dalla mancata informazione da parte
API o da negligenza?

3)  Chi ha dato disposizione agli operatori ecologici del C.A.M. di
ripulire i tratti di spiaggia contaminata prima dell'intervento dell'ARPAM
(mattina e pomeriggio del 18) e dei Vigili Ambientali del Comune di
Falconara (mattina del 18)?

4)  Chi ha dato quella disposizione ha determinato un occultamento?

5)  Come mai la sezione di Falconara della Capitaneria di Porto è stata
avvertita dai residenti dello spiaggiamento di bitume? La Capitaneria non
aveva predisposto uno specifico monitoraggio del litorale falconarese?
Forse tutti gli Organismi competenti si sono fidati del Rapporto dell'API
il quale, come ha riportato l'ANSA, sostiene che
<< Il bitume contenuto nel serbatoio Tk-145, quello che ha ceduto, si è
sversato in un'area che l'Api definisce "circoscritta e limitrofa al luogo
dell'incidente". Un prodotto semisolido, su un'area quasi totalmente
impermeabilizzata dalla pavimentazione. Dunque, l'azienda esclude "l'
immissione nel suolo e nel sottosuolo di sostanze imputabili all'evento".
La stessa mattina dell'8, l'Arpam ha eseguito un sopralluogo degli scarichi
a mare dei fossi che attraversano la raffineria e dello scarico
dell'impianto di trattamento effluenti, senza osservare "evidenze correlate
all' evento >>

6)  Perché ieri pomeriggio i militari che controllano il perimetro Sud
della raffineria hanno tentato più volte di bloccare i residenti che si
volevano rendere conto dello stato della spiaggia e delle scogliere
confinanti con l'API? Sono state date loro disposizioni specifiche dopo la
documentazione fotografica del lavoro svolto dai sub della CAR.MAR.? Chi ha
dato quelle disposizioni? Perché?

Ma soprattutto, PERCHE' LA REGIONE MARCHE E I SUOI ORGANI TECNICI NON
DICONO NULLA DI DEFINITIVO SUGLI SPIAGGIAMENTI DI BITUME LUNGO L'ARENILE DI
FALCONARA ?





Falconara M.ma, 19.09.2004
per le Associazioni: Loris Calcina




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