Patteggiamenti per l'incidente nei laboratori




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Sent: Sunday, July 04, 2004 11:01 AM
Subject: patteggiamenti per l'incidente nei laboratori

LO SVERSAMENTO DI TRIMETILBENZENE
Laboratori, si va verso i patteggiamenti
Cade l'accusa più grave, quella di avvelenamento colposo delle acque
GRAN SASSO Chiusa l'inchiesta del pm Mancini
 TERAMO. A quasi due anni di distanza da quel 16 agosto del 2002 in cui si
verificò lo sversamento dai laboratori di fisica nucleare del Gran Sasso di
un ingente quantitativo di trimeltibenzene - sostanza chimica utilizzata
nell'esperimento Borexino - l'inchiesta penale si avvia alla conclusione
con una serie di patteggiamenti e oblazioni.
 Il sostituto procuratore di Teramo David Mancini, che ha condotto le
indagini sull'incidente, ha infatti depositato al gip Giovanni Cirillo il
proprio consenso all'applicazione concordata della pena con patteggiamento
nei confronti dell'ex direttore dei Laboratori Alessandro Bettini e del
legale rappresentante dell'Istituto nazionale di Fisica nucleare Enzo
Iarocci: nei loro confronti i reati ipotizzati sono di concorso in scarichi
di acque reflue industriali non autorizzati, sversamento di sostanze
tossiche e pericolose, concorso in deturpamento delle bellezze naturali,
violazione degli obblighi di notifica.
 Per altri otto indagati, il pm Mancini ha previsto l'ammissione di
responsabilità e l'oblazione per gli stessi reati, fatta eccezione per gli
scarichi non autorizzati: si tratta di Raffaele Falcone Adinolfi, di
Salerno, responsabile della divisione tecnica e servizi generali; del
tedesco Matthias Laubenstein, responsabile degli esperimenti in materia di
sicurezza; Gioacchino Ranucci, di Terni, primo tecnologo del progetto
Borexino; Corrado Salvo, di Genova, direttore operativo degli impianti
Borexino: l'italo-americano Dominic Schimizzi, operatore del Borexino;
l'inglese Richard Ford, direttore delle operazioni Borexino; Francesco
Tartaglia, di Lama dei Peligni, responsabile del servizio prevenzione e
protezione dei Laboratori; Giampaolo Bellini, milanese, responsabile del
management Borexino. Una richiesta di archiviazione riguarda infine la
posizione dell'attuale direttore dei Laboratori, Eugenio Coccia, in
relazione alla sola omessa notifica. Per tutti e undici gli indagati cade
il reato più grave, quello di avvelenamento di acque e delitto colposo
contro la salute pubblica: l'indagine ha infatti confermato lo sversamento
di una ingente quantità di trimetilbenzene nelle acque, di molto superiore
ai dichiarati 50 litri, ma anche le consulenze di parte dell'accusa non
sono riuscite a dimostrare l'effettivo avvelenamento, per cui la procura ha
stralciato questa contestazione, chiedendo al gip l'archiviazione.
 «Si chiude una indagine che al di là degli effetti giudiziari», ha
commentato il pubblico ministero Mancini, «ha avuto una notevole importanza
per la conoscenza dei luoghi, per la valorizzazione del ruolo dei
Laboratori, ma soprattutto del sistema Gran Sasso. Adesso su tutto questo
si conosce molto di più e anche il grande senso di responsabilità mostrato
dagli scienziati, e da ultimo del commissario Balducci, hanno permesso e
permetteranno di garantire maggior sicurezza per la salute dei cittadini».