Venerdì



Venerdì tutti a Termoli

A cura della rivista il Ponte

A meno di improvvisi colpi di scena dell'ultima ora il Consiglio comunale
di Termoli resta convocato per venerdì 2 luglio alle ore 18,30 presso il
palazzetto dello sport.

I due ripetuti rinvii non potevano non ingenerare preoccupazioni, dubbi e
sospetti tra quanti si battono da anni contro la installazione delle
centrali turbogas. Ad una iniziale disponibilità da parte dei capigruppo ha
fatto seguito questa sorta di balletto dei rinvii che nulla di buono fanno
presagire. Fino ad ora gli unici che hanno fatto fino in fondo il loro
dovere sono stati solo i comitati di lotta. Le istituzioni hanno disatteso
gli impegni da loro stessi assunti; i partiti o si sono defilati oppure, da
perfetti sciacalli, si sono presentati solo in campagna elettorale, le
forze dell'ordine e la magistratura, invece di dare segni di vita sulle
indagini riferite ad inadempienze ed a "strane" disponibilità nei confronti
dell'azienda costruttrice della centrale di Termoli, hanno pensato bene di
denunciare chi manifestava per difendere la salute dei cittadini, il
territorio, il futuro della nostra regione. Intanto Energia Spa,
indifferente a tutto e tutti, continua i lavori della centrale e impone
ritmi frenetici convinta che così facendo crea la convinzione di
inevitabilità della centrale e di rassegnazione nella lotta.

In questo contesto il Consiglio comunale di Termoli ha, finalmente, deciso
di assumere un atto riferito alla questione. Mentre si registrano voci di
un pressing incalzante da parte di Energia Spa, resta chiaro che nessuno
può illudersi di approvare un atto che non dia una indicazione chiara e
certa affinché si giunga alla sospensione dei lavori. Chi pensa (e si
illude) di salvare la faccia con un provvedimento inutile e di semplice
facciata incasserà la forte contrarietà di tutte le componenti che oggi
sono in lotta.

Non si può, infine, non sottolineare la non condivisione sulla scelta di
spostare il Consiglio dalla sua sede naturale. Se avessero voluto dare un
senso a questo spostamento avrebbero dovuto convocare il Consiglio davanti
al sito della centrale; fino ad ora ci è stato sempre obiettato che le
sedute istituzionali non era "opportuno" che andassero fuori dai luoghi
deputati e ora perché questo spostamento. Forse si vuole offrire
l'opportunità a qualche cronista prezzolato di mettere a confronto un luogo
ampio e una minima presenza? Forse, nel caso se dovesse accadere qualche
furbata (caduta del numero legale o mozione insignificante e sterile),
rinchiudi in un luogo asettico non sono possibili particolari iniziative di
protesta ? In ogni caso, qualunque sia la motivazione, la scelta fatta è
totalmente sbagliata, anche perché lo spazio sarebbe stato più che
sufficiente visto che il Coordinamento ha preannunciato che sarà presente
semplicemente con una delegazione, coscienti che quello di venerdì non è e
non sarà l'ultimo atto di questa vicenda.



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