"SBLOCCATE" 24 NUOVE CENTRALI PARI A 10.515 MW !!!



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Fonte:legambiente.com 

Decreto sblocca centrali... e spuntano come funghi! 

25/06/2004 17:26 - 24 nuove centrali per una potenza aggiuntiva pari a ben 10.515 MW. che sommate alle 29 già autorizzate negli ultimi due anni sono il 60% dell'attuale potenza installata. Legambiente rende pubblico l'elenco delle priorità del Governo per le prossime autorizzazioni di grandi centrali elettriche. 

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Legambiente è in grado di anticipare le decisioni che i Ministri Marzano e Matteoli stanno prendendo sulle grandi centrali elettriche soggette al Decreto 'sblocca centrali' recentemente approvato dal Parlamento. La bozza di decreto (scaricabile dal sito internet
http://www.legambiente.org/documenti/BozzaDecretoEnergia.pdf ) è già scritta dal gennaio scorso, e prevede l'individuazioni di quelle grandi centrali che devono superare una procedura di valutazione ambientale particolarmente celere e semplificata. Ma l'elenco delle centrali è comprensibilmente oggetto di continui cambiamenti, e porta la data di una settimana fa. Sono previste ancora 24 centrali per una potenza aggiuntiva pari a ben 10.515 MW. 

L'elenco delle centrali è diviso in tre criteri di priorità. Il primo (con 9 centrali) riguarda quelle centrali vicine a rete elettriche in grado di trasportare la corrente generata. Il secondo (con 2 centrali) quelle centrali che dovrebbero usare combustibili a basso costi (carbone a Brindisi e orimulsion a Porto Tolle). Il terzo (13 centrali, più due cancellate a mano) quelle localizzate in Regioni deficitarie di elettricità, ma che ancora non dispongono di sufficienti linee di interconnessione con la rete elettrica. La Lombardia fa il pieno con 6 centrali nel primo elenco e 7 nel terzo, rappresenta più della metà delle nuove centrali in dirittura d'arrivo. 

"Siamo alla pura follia - commenta Andrea Poggio presidente di Legambiente Lombardia - Se infatti venissero davvero costruite tutte le 29 centrali autorizzate negli ultimi due anni e le 24 della lista prioritaria di oggi, la potenza elettrica aumenterebbe di oltre 28.000 MW, il 60% delle attuali centrali termoelettriche in Italia. I quasi 18.000 MW aggiuntivi autorizzati sino ad oggi sono pari ad una volta e mezzo l'incremento del fabbisogno italiano dei prossimi 10 anni: le nuove centrali in eccesso costringeranno quindi al prepensionamento molte delle vecchie. E se ne vogliono autorizzare ancora di nuove? Sembra proprio che il governo abbia rinunciato a governare il mercato elettrico e semplicemente autorizzi tutti gli operatori più spregiudicati. Poi si siederà in panchina ad assistere ai conflitti che inevitabilmente si apriranno sul territorio: chi per primo supererà le resistenze locali di comitati e comuni vincerà la partita, gli ultimi probabilmente rinunceranno per la naturale saturazione del mercato".

Questo modo di decidere è uno schiaffo alle Regioni (dopo la riforma costituzionale, l'energia è materia di governo concorrente stato-regioni), anche e soprattutto quelle di centrodestra: il Veneto si è da sempre dichiaratao contrario all'inquinante oriemulsion (greggio venezuelano particolarmente pesante) nella grande centrale di Porto Tolle nel bel mezzo della riserva naturale del Delta del Po e nel pieno della principale zona turistica italiana. La Lombardia aveva votato all'unanimità la propria contrarietà alla centrale di Filago della società statunitense Entergy, ma grazie alle insistenze del governo rimane nelle priorità. La Provincia di Brescia (centrodestra) è schierata in prima fila contro le centrali, sostenendo che grazie al libero mercato le proprie acciaierie continueranno ad importare energia nucleare notturna a basso prezzo dall'estero: viene punita con 3 centrali. La motivazione che la Lombardia l'anno scorso sia stata importatrice netta di elettricità non tiene conto delle nuove centrali di Sannazzaro (Ferrera Erbognone, 1040 MW) in rete da qualche settimana, di Sermide (trasformazione a ciclo combinato, 1100 MW) dalla settimana prossima, di Cassano (ripotenziamento da 390 MW) quasi ultimata. 

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