rassegna stampa: campagna sulla sicurezza alimentare



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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Tratto da Today news di Legambiente
La campagna sulla sicurezza alimentare di Legambiente
08/06/2004 11:15 - L'Agricoltura italiana di qualità, con filiere
controllate ogm free, dalla tracciabilità totale.
Scandali alimentari ed emergenze sanitarie hanno determinato la crisi della
fiducia dei consumatori nei riguardi del cibo e di chi dovrebbe garantirne
qualità e salubrità.
Di mucca pazza si parla ormai pochissimo, perché il numero di capi malati
sono in diminuzione mentre sui casi umani si tende a tacere, per non
alimentare il panico, soprattutto in mancanza di informazioni certe sui
meccanismi di trasmissione. Di polli provenienti da allevamenti in Brasile e
Thailandia pure non si fa più parola. Eppure arrivano, sottoforma di
preparati conservati e piatti pronti, soprattutto per mense e ristorazione
aziendale. E arrivano ancora, nonostante i controllori della commissione
europea sulla sicurezza dei consumatori abbiano dichiarato molti di questi
allevamenti non idonei per gli standard igienico - sanitari europei e non
sicuri per la scarsità dei controlli in loco.
In tema di sicurezza alimentare – per fortuna - le produzioni nazionali
garantiscono ben altri livelli di sicurezza ma, come dimostra anche l’ultimo
rapporto di Legambiente Pesticidi nel piatto 2004, sulle nostre tavole
possono finire ancora frutta e verdura trattate con sostanze chimiche
vietate, in concentrazioni eccessive, e a rischio per possibili e
sconosciuti effetti sinergici tra diversi principi (singolarmente legalmente
permessi) contemporaneamente presenti su un medesimo frutto.

Di sicurezza alimentare e produzioni di qualità si è parlato oggi, nel corso
di una conferenza stampa che si è tenuta a Reggio Calabria, che ha visto la
partecipazione di Guglielmo Donadello, responsabile nazionale di Legambiente
per l’Agricoltura Italiana di Qualità, Nuccio Barillà di Legambiente
Calabria, Silvana Belladelli, responsabile marketing dell’azienda avicola
Del Campo che aderisce al progetto di Legambiente e dei rappresentanti di
Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Agia, Associazione Allevatori, Arssa.

“La Calabria è terra di prodotti tipici – ha esordito Barillà introducendo
la conferenza - famosa per la bontà dei formaggi, degli oli d’oliva, della
frutta e dei prodotti insaccati, risultato dell’incrocio tra particolari
microclimi e collaudate tecniche di produzione e lavorazione legate all’
antico ingegno contadino. Ma per proteggere questo patrimonio e anzi per
valorizzarlo, bisogna investire in sicurezza, in qualità. Se, infatti, la
nostra Regione non è in grado di competere, a causa della frammentazione
aziendale e ad altre carenze strutturali, sul terreno della quantità e dei
prezzi, invece su quello della qualità e della sicurezza può giocare le sue
carte vincenti, rispondendo alle specifiche richieste del mercato e alle
esigenze dei consumatori. Passi avanti sono stati fatti ma ancora non ci
siamo. Va segnalata, ad esempio, l’esiguità dei controlli sui pesticidi
effettuati dagli enti calabresi, con analisi condotte su 13 alimenti a
fronte dei 2147 svolti dall’Emilia Romagna, e pure nel settore zootecnico i
controlli non funzionano, come ha dimostrato il caso recente di epidemia da
vescicolare suina. Un problema che ha bloccato tutta la filiera creando
insicurezza tra i consumatori e ingenti danni agli allevatori, proprio a
causa dell’inadeguatezza degli Enti preposti ai controlli”.

“In un mondo perfetto – ha dichiarato Guglielmo Donadello – la risposta alle
paure dei consumatori sarebbe offerta dalle produzioni biologiche. Ma pur
ritenendo quel tipo di agricoltura come la migliore possibile e il modello a
cui puntare, non dobbiamo dimenticare che oggi, quel tipo di produzione è
fortemente limitato. Per tanti motivi tra cui il prezzo ancora troppo
elevato per una diffusione ampia dei prodotti. E’ per questo che abbiamo
voluto intervenire concretamente in un settore difficile e articolato come
quello delle produzioni agricole e zootecniche con una campagna -
Legambiente per l’agricoltura italiana di qualità (Laiq) - mirata ad
impedire l'introduzione nella catena alimentare di organismi modificati
geneticamente (ogm), la diffusione incontrollata delle biotecnologie in
agricoltura, l'uso indiscriminato della chimica di sintesi nelle produzioni,
l’uso di farine animali nei mangimi, nel rispetto del benessere animale.

L'agricoltura italiana ed europea è infatti ad un bivio. E’ importante
capire come, all'interno della politica agricola comunitaria l’Italia saprà
e vorrà trovare gli spazi per far fare al nostro sistema agricolo passi
avanti sostanziali verso la sostenibilità ambientale e sociale delle
produzioni. La creazione di filiere normate, l'accento sulla qualità e sulla
tipicità dei prodotti, il legame con il territorio che si esprime nelle
filiere a ciclo corto sono importanti tasselli per un’agricoltura capace di
futuro per il nostro paese.

“E’ fondamentale creare sinergie con le proposte delle associazioni
ambientaliste e dei consumatori – ha aggiunto Donadello - che spingono per
un modello produttivo rispettoso della salute del consumatore e
dell'ambiente non solo in chiave di sostenibilità, ma anche come reale
volano economico per l'Italia e per il Sud in particolare. Solo così
l'Europa agricola a 25 membri, saprà farsi forte delle proprie produzioni di
qualità per generare un circuito virtuoso che metta in discussione le
politiche di dumping e la globalizzazione selvaggia che mette a rischio la
biosicurezza delle produzioni”.

Trasparenza, affidabilità, tracciabilità e sicurezza: queste dunque le
caratteristiche richieste dai cittadini consumatori. Caratteristiche proprie
di alcune aziende italiane di grande tradizione, attente ai consumatori come
al benessere degli animali, capaci di reggere il confronto, anche economico,
con prodotti realizzati altrove, con meno vincoli e controlli.
Ed è a queste aziende che Legambiente per l’agricoltura italiana di qualità
si rivolge, affinché
si creino filiere agroalimentari italiane ecocompatibili, normate dai
disciplinari di produzione di Legambiente, free ogm, capaci di produrre cibi
più sani, gustosi e a prezzi accessibili. Per unire eticità e produzione,
logica d'impresa e consumo critico.

L’ESEMPIO CONCRETO TRA GLI ADERENTI ALLA CAMPAGNA: L’ESPERIENZA DI DEL CAMPO
Il Consorzio Produttori Bionature, si è distinto nel settore per la capacità
di offrire al consumatore prodotti speciali come le carni avicole “Del
 Campo”, prodotte utilizzando solo materie prime prive di organismi
geneticamente modificati, con alimentazione da filiera 100% italiana, con
soia e cereali controllati, con prodotto finale completamente tracciabile
tramite codice alfanumerico riportato nella confezione del prodotto.

L’adesione alla campagna di Legambiente per l’Agricoltura Italiana di
Qualità, implica controlli in ogni passaggio di lavorazione – dal cibo
destinato al pulcino alla confezione fronte consumatore –. “Del Campo”
quindi, accettando di aderire ai rigidi criteri dell’associazione
ambientalista, dedica molta attenzione al benessere animale, quale primo
elemento capace di garantire un prodotto sano: le sostanze chimiche
medicinali vengono limitate alle reali necessità, con esclusione totale di
interventi in prevenzione di chemioprofilassi e di medicinali promotori
della crescita; gli animali sono alimentati con mangimi senza sostanze
proteiche derivanti da tessuti animali, grassi di origine animale, prodotti
derivati da sostanze geneticamente modificate; polli e tacchini sono
allevati a terra, mai in gabbia, con condizioni di luce e rumorosità
controllate nel rispetto dei cicli giorno/notte; proibite le mutilazioni e
il sovraffollamento degli impianti.

“Le diverse esperienze di tutti gli attori della filiera, si sono unite per
racchiudere affidabilità, rintracciabilità e qualità in ogni singolo
prodotto, dando vita al Consorzio Produttori Bionature, per dare una
risposta al 100% italiana alle crescenti esigenze di sicurezza dei
consumatori ed ai nuovi scenari che vanno delineandosi a livello nazionale e
internazionale – ha dichiarato il direttore marketing di Consorzio
Produttori Bionature s.c. a r. l. Silvana Belladelli –. I prodotti avicoli
Del Campo sono per il mercato che premia la vera qualità e la sicurezza
alimentare, la vera innovazione e non il primo prezzo; questo è il ciclo
corto: qui coltivo, qui produco, qui consumo.”

Il Consorzio Produttori Bionature si configura quindi quale azienda ideale
per la nostra campagna, perché assicura la realizzazione di un prodotto
sano, buono e pregiato, che insieme all’eccellenza qualitativa garantisce il
mantenimento di una tradizione agricola antica e importante come quella
degli allevatori avicoli italiani.
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