amianto indigani della procura



da lanuovaecologia.it 

Venerdì 19 Marzo 2004 


AMIANTO|Due procure indagano sui danni da esposizione al minerale

"Malattia professionale"

AmiantoLa magistratura di Gorizia indaga su oltre 600 decessi di lavoratori esposti. Quella torinese ha aperto un fascicolo per omicidio colposo dopo la morte di un ex dipendente della Rinascente

La Procura della Repubblica di Gorizia chiuderà entro due mesi le indagini preliminari avviate su una prima parte degli oltre 600 casi relativi al decesso di lavoratori esposti all'amianto. Lo ha riferito il procuratore capo, Carmine Laudisio, incontrando i rappresentanti dell'Associazione esposti amianto (Aea) di Monfalcone. «Per la maggior parte - 
ha spiegato il vicepresidente dell'associazione, Davide Bottegaro - si tratta di fascicoli su decessi "per malattia professionale" passati d'ufficio dai servizi di anatomia patologica delle Aziende sanitarie regionali ai tavoli della magistratura. In una trentina di casi, invece, è stata l'Aea stessa a presentare esposti-denunce contro la Fincantieri di Monfalcone».

L'ipotesi di reato contestata all'azienda è l'omicidio colposo plurimo con l'aggravante della strage. Nel corso dell'incontro, sollecitato già da mesi dall'associazione monfalconese, il procuratore ha anche riferito della recente decisione del prefetto di Gorizia, Pasquale Vergone, di predisporre alcuni gruppi di lavoro, costituiti da rappresentanti degli Enti pubblici previdenziali, e in particolare l'Inail, con il compito di proseguire le indagini e accertare se le cause dei decessi e delle malattie siano riconducibili all'esposizione alle polveri d'amianto.

Sempre nella giornata di ieri leggiamo sul sito de La Repubblica della morte di un ex lavoratore dei grandi magazzini Rinascente di Torino colpito da mesotelioma, tumore provocato proprio dall'esposizione all'amianto. Ora la procura torinese ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo. Poco dopo la metà degli anni '90 il complesso della Rinascente, nella centrale via Lagrange, fu chiuso in seguito a un'ispezione del procuratore aggiunto Raffaele Guariniello e della polizia giudiziaria che accertò la presenza nell'edificio di forti quantità del minerale.

Il lavoratore deceduto ieri - il primo caso finora segnalato - fu addetto negli anni '70 al reparto alimentare, interamente coibentato con l'amianto. Interrogato dai collaboratori di Guariniello disse che nessuno in azienda gli parlò mai dell' amianto, dei rischi legati al contatto con la sostanza e che nessuno gli fornì mezzi di protezione personale. Gli investigatori stanno cercando di individuare i responsabili dell'epoca, presto dovrebbero esserci le prime iscrizioni nel registro degli indagati per lesioni colpose.

18 marzo 2004