Documento Tavolo Ambiente e invito incontro 11 marzo



Amici ed amiche,

in allegato troverete il documento approvato dal "Tavolo ambiente delle
opposizioni" alla fine dello scorso dicembre. E' auspicabile che ci si
possa incontrare tutti in occasione della prossima convocazione del tavolo
prevista per giovedì 11 marzo ore 10-17 presso la "Sala del cenacolo" ,
Camera dei Deputati, vicolo Valdina n.3/a Roma. Vi ricordiamo che per
l'accesso sarà obbligatoria una giacca.

Grazie e buon
lavoro a tutti,


Fabbrizio
Fabbri

Enzo
Patierno.
p.s. Per informazioni e contatti: 06-42030617




Documento congiunto tavolo ambiente dell'opposizione



Le forze d'opposizione hanno deciso di dare vita ad un tavolo di lavoro
sull'ambiente con un duplice scopo.
In primo luogo di contribuire a coordinare e rafforzare l'opposizione alle
politiche del governo che hanno un profilo quanto mai nefasto.
Basti pensare agli ultimi due provvedimenti assunti, il condono edilizio e
la legge delega, per comprendere che è necessario il massimo di allarme e
mobilitazione. Il condono edilizio fa scempio di territorio e legalità
legittimando l' appropriazione privata del demanio pubblico per via di
abuso sanato. La delega consente una controriforma per vie
extraparlamentari su tutte le normative ambientali.
Ancora prima, abbiamo subito la legge Lunardi e i suoi derivati, dal
decreto Gasparri a quello "sblocca centrali", passando per le grandi opere
e  i nuovi impianti che generano emissioni elettromagnetiche; tutte scelte
ad alto impatto ambientale che hanno ignorato le competenze di enti locali
e la partecipazione democratica.
Con il pretesto del  rischio di black out estivo si sono fatte passare
norme che mettono in mora regole ambientali per l'inquinamento termico
delle acque.
Il governo si muove dentro la scia dei peggiori comportamenti anti
ambientalisti propri delle destre mondiali, come ha ben dimostrato
l'amministrazione Bush in rapporto alla ratifica del protocollo di Kyoto.
Queste politiche sono destinate ad aggravare con rischi di irreversibilità,
una condizione dell'ambiente già estremamente compromessa al punto da
mettere in discussione gli stessi grandi cicli della vita: acqua, biosfera,
biodiversità.
Un comportamento irresponsabile che rischia di moltiplicare la rottura
degli equilibri già in bilico come  ad esempio l'assetto geomorfologico su
cui insistono cementificazioni e mutate condizioni climatiche dovute
all'effetto serra.
Siamo convinti, però, che l'efficacia dell'opposizione sia legata non solo
alla capacità di mobilitazione ma anche alla ricerca di una progettualità
alternativa che definisca una nuova qualità sociale ed ambientale dello
sviluppo.
Il tavolo da questo punto di vista è un luogo che si rapporta a tutti gli
altri che vengono o verranno proposti da soggetti sociali e di movimento.
Noi dobbiamo sentirci impegnati in una discussione trasparente e
partecipata in cui valorizzare i punti di convergenza in cui si confrontino
le idee con dibattito libero e aperto.
Non c'è dubbio che, qualsiasi sia il giudizio che si da sulle esperienze
passate, siamo chiamati a dare risposte nuove perché nuova è la situazione.
Per raggiungere questo obiettivo, le forze di opposizione lavorano ad un
confronto programmatico che si articolerà sul tavolo centrale e su otto
gruppi di approfondimento, aperto al confronto pubblico e seminariale con
tutte le forze interessate e libero nell'articolazione del dibattito.
Nell'introdurre questo lavoro consideriamo importante riferirci ad alcuni
punti.

- Ribadire la centralità del ruolo dell'ambiente nella programmazione delle
attività umane come valore in sé e come risorsa economica
- Dichiarare l'indissolubilità del legame tra progresso economico e sociale
e tutela ambientale e sanitaria portatore di una logica alternativa che
deve orientare le scelte e la stessa contabilità economica e sociale.
- Ristabilire la certezza del diritto che non consenta più sotterfugi che
alimentano solo l'illegalità a discapito della collettività tutta come nel
caso dell'ultimo condono edilizio che spazza via secolari concetti
giuridici come l'inalienabilità dei beni demaniali e degli usi civici.
- Fare dell'ambiente la principale occasione di nuova e buona occupazione.
- Applicare il Protocollo di Kyoto (andando anche oltre) attraverso
l'attuazione di piani complessivi di rientro dalle fonti inquinanti.
- Avviare una diversa politica energetica fondata sul risparmio ed un uso
razionale dell'energia  nonché sullo sviluppo di fonti rinnovabili pulite
quali solare termico e fotovoltaico, eolico e piccolo idroelettrico
valorizzando le vocazioni locali.
- Risanare le centrali energetiche recuperando potenzialità e riducendo le
emissioni.
- Riaffermare il no deciso al nucleare.
…- Impegnarsi per  una nuova centralità pubblica dei servizi essenziali per
la società e dei beni comuni quali la produzione e la distribuzione
energetica e la gestione dell'acqua, dei rifiuti, dei trasporti anche per
produrre innovazioni ambientali in rapporto con il territorio e per
garantire i diritti di accesso e partecipazione
- Dare priorità ai piani di sostegno al trasporto ferroviario, per lo
spostamento del trasporto delle merci su ferro e via mare, per il
ripristino ambientale, le bonifiche delle aree inquinate, un piano di
risanamento idrico, considerando la difesa del suolo la vera grande opera
in cui impegnare lavoro e risorse, in contrapposizione alle grandi opere
definite prioritarie dal Governo come ad esempio il Ponte sullo Stretto, il
MOSE ed il terzo traforo del Gran Sasso
- Mettere in atto le misure di prevenzione e lotta agli incendi boschivi
già previste dalla legge
- Valorizzare il patrimonio agricolo, le produzioni tipiche e la tutela
della biodiversità agricola incompatibili con l'omologazione colturale e
culturale rappresentata dagli OGM
- Avviare una politica di gestione dei rifiuti urbani fondata sul controllo
merceologico che consenta di attuare concreti piani di riduzione a monte e
di raccolta differenziata finalizzata al recupero di materia, contrapposta
al semplice approccio basato sul loro smaltimento
- Garantire il diritto degli animali nell'affermazione di un senso etico
della vita sulla Terra che superi ogni visione antropocentrica nel rapporto
uomo-ambiente

- Garantire il diritto all'ambiente come bene comune per tutte e tutti e
per le genezioni future, di cui va rispettata e promossa la riproducibilità


Roma, 22 dicembre 2003

Alfonso Pecoraro Scanio, Fabrizio Fabbri (Verdi)
Roberto Musacchio (PRC)
Fulvia Bandoli (DS-Sinistra Ecologista)
Giuseppe Vatinno, Mario Castorina (Italia dei Valori)
Romolo Benevenuto (Margherita)
Primo Galdelli (Comunisti Utaliani)
Roberto Napoli ( UDEUR - Alleanza Popolare)
Domenico Pappaterra, Carlo Ubertini (SDI)