Informazioni Parlamentari...:gli allevatori protestano contro la Blue Tongue davanti il Ministero



Oggi a Roma, davanti al Ministero della Salute, giornata di iniziativa e
protesta degli allevatori aderenti al Cospa Nazionale contro la Blue Tongue
e la politica delle vaccinazioni obbligatorie.
a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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COMUNICATO  STAMPA

 LINGUA BLU: De Petris (Verdi) "Da sette Regioni a Roma per sospendere la
                               vaccinazione"

   3/12/03  -  "Delegazioni  e comitati spontanei di allevatori provenienti
dalle  Regioni  Umbria,  Marche,  Lazio, Abruzzo, Sardegna, Puglia e Veneto
saranno  venerdì  a  Roma  per chiedere, con un presidio sotto il Ministero
della Salute, la sospensione della nuova campagna di vaccinazione contro la
lingua  blu, il cambiamento dei criteri per la movimentazione degli animali
e  l'avvio  immediato di un approfondito monitoraggio negli allevamenti che
consenta  di  mettere  a  punto  una  diversa  strategia  per la lotta alla
malattia".
   Ne  da  notizia  Loredana De Petris, senatrice dei Verdi e capogruppo in
Commissione  Agricoltura.  La manifestazione di protesta degli allevatori è
convocata  alle  ore  10 di venerdì 5 dicembre a Roma in Piazza Castellani,
nei  pressi  della sede del Ministero della Salute di Lungotevere Ripa. Nel
corso  del  presidio  una delegazione consegnerà al Ministero una documento
articolato  con le proposte messe a punto in collaborazione con esperti del
settore e rappresentanti delle organizzazioni professionali dei veterinari.
   "Il  Ministro  Sirchia  -  dichiara  la senatrice dei Verdi - continua a
sostenere  che  l'utilizzo  di  quel  vaccino  attenuato  sia  la  migliore
soluzione possibile e che non esistono danni agli allevamenti. Ma la verità
sta  venendo alla luce: hanno utilizzato senza una sperimentazione adeguata
un prodotto ad alto rischio, gli animali di migliaia di aziende zootecniche
del  Paese sono stati utilizzati come cavie con danni  diretti ed indiretti
incalcolabili".
   "Se  il  Ministro dovesse insistere - conclude De Petris - nell'adottare
una  strategia  sbagliata e mai approvata neanche dalla Commissione europea
la questione si sposterà nelle aule dei tribunali con migliaia di richieste
di risarcimento in sede civile".
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