Scorie radioattive



OGGETTO: Deliberazione della Giunta Comunale. Scorie radioattive a Scanzano
Jonico







       La decisione del consiglio dei ministri di individuare per decreto
nel territorio di Scanzano Jonico il sito per le scorie radioattive,
avviene nella maniera più ignobile e senza alcuna forma di confronto con il
territorio. E' evidente che questa nefandezza accade per decisione
esclusiva del governo e ,sulla quale, annunciamo una forte mobilitazione
istituzionale e di opinione.

       E' un governo che non conosce la geografia e l'economia della
nazione:infatti ignora che la fascia jonica del metapontino è un
comprensorio nel quale l'agricoltura e il turismo rappresentano vere realtà
di sviluppo.

       Agricoltura tradizionale, ma anche biologica, che ha sviluppato
raccolte  diversificate e ai primi posti in Europa, soprattutto per la
produzione di fragole, una zootecnia all'avanguardia coi tempi, un
pullulare di impianti di trasformazione e commercializzazione.

La manodopera impegnata nei campi da marzo ad ottobre è di 12mila
braccianti, tanti quanti gli occupati dell'ILVA e molti in più dello
stabilimento della FIAT di Melfi.

       Anche il settore turistico ha subito enormi trasformazione.

       Importanti investimenti sono stati fatti su tutto l'arco jonico, da
Castellaneta Marina fino in Calabria, per sviluppare un polo turistico di
importanza europea, 580 miliardi per il villaggio turistico "Valentino",
550 miliardi per i villaggi di porto greco e "Valtur".

       Già da ora sono evidenti le ricadute negative che  questa scelta sta
producendo e produrrà : crollo delle prenotazioni alberghiere e ritiro
degli ordini di prodotti orto- frutticoli.

Inoltre  non si è tenuto in debito conto del rischio sismico: il livello di
sismicità è  stato recentemente innalzato , al terzo grado.

       Anche il CNR ha espresso dubbi e perplessità sulla scelta del sito:
da studi effettuati risulta che Scanzano non  è il luogo adeguato ad
accogliere un deposito di scorie nucleari.

       Questa certezza deriva da anni di studi effettuati sul territorio
del Metapontino, da quale risulta che , a scadenza decennale, avvengono
alluvioni, quasi simili in intensità a quella che è ha colpito la nostra
zona l'8 settembre.

       Ma , arrogantemente, nessuno ha contattato  il CNR .

       Il governo, quindi,  persegue la logica di colpire il mezzogiorno e
le sue popolazioni. Eppure nel disegno di legge Marzano sul riordino del
settore energetico venivano conferiti al governo 18 mesi per la
individuazione del sito nazionale. Il disegno di legge ancora è
all'attenzione del parlamento;purtroppo constatiamo che questo decreto
legge interviene con una arbitrarietà senza precedenti. Solo pochi giorni
fa c'è stata una grande mobilitazione nei comuni della Murgia per impedire
che si verificasse uno scempio ambientale ma, imperterrito, questo governo
vuole umiliare e mortificare non solo la  Basilicata, ma tutto il sud.





       E tale criterio di comportamento si inserisce nell'atteggiamento che
si sta  tenendo per i danni subiti dall'alluvione dell' 8 settembre:  la
totale disattenzione verso le problematiche che l'evento calamitoso ha
prodotto sulle popolazioni che lo hanno subito.

       E' una logica che coincide perfettamente con la scelta del sito per
le scorie nucleari, il sud colonia d'Italia, proprio in un momento
economico che vede il mezzogiorno in controtendenza con i dati nazionali
sul sistema produttivo .

       Noi diremo no e impediremo tutto questo

       Per queste ragioni,

LA GIUNTA COMUNALE



a voti unanimi espressi nei modi e termini di legge



DELIBERA



       1.   confermare la volontà già espressa dal Consiglio comunale del
17 novembre di rifiutare categoricamente la scelta di Scanzano Jonico quale
sito per lo stoccaggio di scorie nucleari.

       2.   partecipare alla manifestazione generale indetta dal Comune di
Scanzano il 23 novembre.

       3.   inviare la presente deliberazione agli organi di stampa.