rassegna stampa: ogm Trebbiatura sotto controllo , chicchi arrostiti, anzi inceneriti



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "Il messaggero" -  Domenica 12 Ottobre 2003  Chiudi

 Entra in azione la Task force regionale creata contro gli ogm Trebbiatura
sotto controllo
 Chicchi arrostiti, anzi inceneriti

 Domani la parola fine sul mais transgenico scoperto a Sant'Elpidio

 di SERGIO BIAGINI

S.ELPIDIO A MARE-Verrà trebbiato probabilmente domani e poi incenerito in un
impianto fuori regione il mais transgenico scoperto in due piantagioni di
Sant'Elpidio a Mare, sul Lungo Chienti. La «condanna a morte» firmata
giovedì dal sindaco Renzo Offidani sotto forma di ordinanza, prescrive al
proprietario del terreno modalità, tempi e cautele da adottare per la
termodistruzione delle piante. E visto che già in serata il provvedimento
era stato notificato al diretto interessato, i cinque giorni indicati dal
primo cittadino di Sant'Elpidio a Mare per l'«operazione bonifica» scadranno
giusto martedì sera. Ma per quella data tutto sarà finito. Il proprietario
dei campi ha infatti già provveduto a concordare con la Regione e con il
Corpo Forestale dello Stato gli interventi da effettuare dopo il
dissequestro ad hoc disposto dalla Procura di Fermo. Tutto è stato previsto
nei minimi particolari e c'è anche da dire che si tratta di un «protocollo
pilota» che mette la Regione Marche all'avanguardia per questo tipo di
«emergenze». C'è solo un precedente in Piemonte, l'estate passata, di
distruzione di piante transgeniche adottata però con modi diversi e meno
sofisticati, sul posto, vista anche la presenza delle sole piante verdi
(senza chicchi di granturco). Proprio la «granella» è infatti l'elemento che
più preoccupa in una operazione di distruzione delle colture contaminate.
Occorre avere la certezza che nulla rimanga dei semi geneticamente
modificati e questa garanzia la può dare solo un inceneritore tecnologico. I
«residui colturali» delle piante (in sostanza foglie e gambi) invece
potranno essere eliminati entro un termine di trenta giorni dalla data della
notifica dell'ordinanza attraverso bruciatura sul posto o trinciatura
seguita da interramento superficiale. Per due anni i campi verranno
sottoposti a monitoraggio per verificare in tutta sicurezza l'effettiva
decontaminazione.
Domani saranno presenti a Sant'Elpidio i rappresentanti della Procura di
Fermo e della Guardia Forestale (possibile anche la presenza del comandante
provinciale Benedetto Ricci) per seguire tutte le operazioni di bonifica e
distruzione. La trebbiatura avverrà in poche ore e subito dopo il carico di
granella sarà stipato nei camion che partiranno sotto la scorta della
Forestale per l'inceneritore sito fuori regione. Una vicenda quasi
fantascientifica che catapulta la nostra provincia in uno scenario del
futuro. Dove bisognerà sempre più fare i conti con biodiversità e alimenti
modificati geneticamente.
Intanto sul fronte della «tolleranza zero» nei confronti degli ogm, il
Comune di Sant'Elpidio ha vinto una importante battaglia. In piena sinergia
con la Regione che ha addirittura istituito (forse primo caso in Italia) uno
speciale «Nucleo operativo prevenzione Ogm» che ha studiato il piano di
bonifica per il caso di Sant'Elpidio a Mare. «Abbiamo agito con
tempestività» dice il sindaco Offidani. «Mettendo al primo posto le
preoccupazioni per la salute dei cittadini. Degli ogm si diconono tante
cose, noi non siamo scienziati ma nel dubbio comunque che possano esserci
effetti nocivi abbiamo preferito perseguire la strada più drastica. Quella
che più tutela la gente. E di certo non abbasseremo la guardia».

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