rassegna stampa: OGM, il Comune chieda i danni



Molte associazioni si stanno mobilitando per orientare l'operato dei comuni
soggetti all'inquinamento da OGM, Legambiente chiede che i comuni si
costituiscano parte civile contro le multinazionali del seme implicate
nell'inquinamento, una posizione da noi condivisa e che dovrebbe essere
raccolta e proposta dall'ampio fronte anti OGM.
a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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Tratto da "Il Corriere Adriatico" - 16/9/03
Paura di inquinamento delle altre coltivazioni per mezzo delle api "Quelle
coltivazioni vanno distrutte"
Legambiente sui campi trattati con semi Ogm
"Ed ora il Comune chieda i danni "


SANT'ELPIDIO A MARE - Dura presa di posizione di Legambiente sul caso delle
coltivazioni di semi geneticamente modificati trovate nella campagna
elpidiense e fatte sequestrare il 30 luglio scorso dalla procura di Fermo.
"Il Comune chieda i danni alla ditta", è la perentoria richiesta
dell'associazione ambientalista che si dice pronta ad una lunga battaglia
per difendere la salute dei consumatori. Gli ambientalisti hanno sollecitato
il presidente della Regione, Vito D'Ambrosio, e il sindaco di Sant'Elppidio
a Mare ad un'energica presa di posizione.

"Gli Ogm quindi sono arrivati sulla porta di casa - commentano oggi a
Legambiente - una flagrante violazione delle normative europea ed italiana
che vietano in via assoluta tali coltivazioni. L'obiettivo delle
multinazionali è quello di rendere tutta l'agricoltura dipendente dalla
distribuzione di semi Ogm con il risultato di inquinare le produzioni
agricole esistenti e boicottare l'agricoltura biologica".

"E' necessario che la Regione Marche provveda immediatamente alla
distruzione di tali coltivazioni", è la prima impellente raccomandazione
degli ambientalisti. "Sollecitiamo il Comune alla costituzione di parte
civile per i danni derivanti dal rischio di inquinamento genetico del
proprio territorio. Secondo studi del professor Giorgio Celli, etologo ed
entomologo di indiscussa competenza, le api trasportano polline per un
raggio di azione di oltre 10 km, ciò evidenzia come la scelta di un
agricoltore, di seminare piante Ogm, non rimane circoscritta alla propria
azienda, ma viene coercitivamente applicata a centinaia di aziende
circostanti".
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