Verso un'economia solidale e sostenibile. Il rispetto dell'ambiente legato allo sviluppo nell'ambito della Settimana dell'Impronta Ecologica.



Comunicato stampa Rete Lilliput
Ufficio Stampa Rete Lilliput: Cristiano Lucchi 339/6675294 -
ufficiostampa at retelilliput.org

Settimana dell'Impronta Ecologica
"Verso un'economia solidale e sostenibile" seminario a Bologna sulla
sostenibilità ambientale e l'occupazione.
Tra gli altri interventi di Wolfgang Sachs del Wuppertal Institut, Patrick
Viveret economista e consigliere alla Corte dei Conti Francese, Mathis
Wackernagel del Redefining Progress - California, Jochen Jesinghaus membro
dell'IISD Consultative Group on Sustainable Indicators, Mario Crosta
vicedirettore di Banca Etica

In occasione della settimana nazionale dell'impronta ecologica Rete
Lilliput vuole diffondere il concetto di impronta ecologica e dare
strumenti ai cittadini per diminuire l'impronta sull'ambiente dimostrando
che già da ora è possibile avviare processi virtuosi che uniscano
occupazione, economia  e sostenibilità.

A questo scopo il Nodo di Bologna della Rete Lilliput in collaborazione con
gli Studenti Universitari del Centro Poggeschi e con il Patrocinio
dell'Assessorato all'Ambiente della Provincia di Bologna mercoledi 4 giugno
2003 organizza il seminario "Verso una economia solidale e sostenibile"
(Bologna - Sala dello Zodiaco - c/o Provincia di Bologna -  Via Zamboni 13
-Ore 10 - 17) per dimostrare che esistono forme di economia in grado di
liberare enormi risorse umane come la solidarietà, la capacità di
valorizzare il "locale" e le sue peculiarità culturali e ambientali che
attualmente vengono annientate dalla competitività, omologazione e
standardizzazione dell'economia dominante.

"Un modo per ridurre l'impronta ecologica di una regione e quindi il suo
impatto sull'ambiente - dice Andrea Saroldi - fondatore del Cocorico e dei
gruppi di acquisto solidale di rete Lilliput - è la chiusura locale dei
cicli di produzione, consumo e smaltimento. Ciò comporta infatti un minor
utilizzo di spazi e un minor inquinamento e consumo di energia per i
trasporti oltre che un rafforzamento dell'economia locale che viene resa
meno dipendente dagli influssi internazionali."

In questa direzione vanno diverse iniziative che portano allo sviluppo di
circuiti locali di produzione e consumo, come ad esempio le "filiere
locali" (es. concreto di Fidenza con le filiere del pane), in cui i
consumatori si riforniscono - ottenendo prodotti qualitativamente migliori
- da produttori della zona nel rispetto dell'ambiente, delle tradizioni,
delle varietà locali e costruendo relazioni di fiducia sul territorio.

Anche la bioedilizia, le tecnologie per la produzione di energia col vento
e con il sole, il passaggio all'idrogeno permetterebbero di attivare
processi economici che da un lato creerebbero occupazione e dall'altro
permetterebbero di creare una società meno insostenibile dell'attuale e
meno preoccupata del proprio futuro. Banca Etica, che contribuisce alla
realizzazione della settimana nazionale dell'impronta, è la prova vivente
che anche il settore del credito può migliorare e diventare più attento
agli effetti sociali e ambientali che gli investimenti comportano.

Al seminario di Bologna saranno presenti Wolfgang Sachs (Wuppertal Institut
- Germania), Patrick Viveret (economista e consigliere alla Corte dei Conti
Francese), Mathis Wackernagel (Redefining Progress - California), Jochen
Jesinghaus (membro dell'IISD Consultative Group on Sustainable Indicators),
Roberto Burlando (Dip. di Economia - Università di Torino), Mauro Bonaiuti
(Università di Modena, Rete di Economia Solidale), Giovanni Acquati (MAG 2,
Rete di Economia Solidale), Giorgio Dal Fiume (CTM Altromercato), Mario
Crosta (Banca Etica - ViceDirettore) Daniela Guerra (Banca Etica -
Consiglio di Amministrazione).

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Seconda settimana nazionale dell'impronta ecologica e sociale. Con il
contributo di Banca Etica