Cementificazione TAV di Firenze: accordo bi-partisan Martini-Berlusconi



Associazione di volontariato Idra

iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana per la
promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale; Tel. e fax
055.233.76.65; e-mail idrafir at tin.it; web
http://associazioni.comune.firenze.it/idra/inizio.html
http://www.idra.dadacasa.supereva.it

COMUNICATO STAMPA                Firenze, 18.4.'03

CEMENTIFICAZIONE TAV DI FIRENZE: ACCORDO BIPARTISAN PER LA CANTIERIZZAZIONE
PESANTE DI UNA CAPITALE DELLA CULTURA.

TRE SINDACI ESCLUSI DALLE DECISIONI, LE POPOLAZIONI IGNORATE: PER IDRA E'
UN ALTRO PASSO INDIETRO DELLA DEMOCRAZIA, VERSO L'AMERICANIZZAZIONE DELLA
POLITICA.

"NESSUNA PUR FLEBILE VOCE DI DISSENSO SI E' LEVATA DALL'AREA DEI
'PROFESSORI', DEL SOCIAL FORUM, DELL'AMBIENTALISMO UFFICIALE. OPPURE NON
L'ABBIAMO SENTITA?"

Non sembra paga del tragico 'errore' ambientale che continua a consumarsi
nel Mugello con la cantierizzazione per l'Alta Velocità divoratrice di
erario, risorse idriche e territorio: la Regione Toscana rosso-verde firma
col governo di centro-destra guidato da Silvio Berlusconi un accordo
bi-partisan anche per la penetrazione TAV di Firenze.

Lo sventramento del sottosuolo della "città del fiore" (due tunnel lunghi
ognuno 7 km, in un contesto a elevato rischio idraulico, con l'ultima
alluvione registrata nel 1992) parte con una previsione (necessariamente
ottimistica) di nove anni di cantieri in svariati punti della città, una
spesa di 1.211 milioni di euro pubblici (in Mugello la spesa pubblica per
la TAV è più che decuplicata in 11 anni) e la colonizzazione della
provincia (dopo il Mugello, adesso tocca al Valdarno), costretta a subire
il trasporto e la messa in discarica di - sono dati del Ministero
dell'Ambiente - quasi 4 milioni di mc di smarino (sull'inquinamento e i
traffici dello smarino TAV in Mugello è appena iniziato un processo presso
il Tribunale di Firenze).

In questo giorno di lutto per l'erario, per la cultura e per la democrazia,
l'associazione di volontariato ecologista Idra registra l'apparente
consenso silenzioso di tutta l'area cosiddetta alternativa, partecipativa e
ambientalista: dove sono finiti i 'professori'? dove sono i no-global?
dov'è il Social Forum? dove sono le grandi associazioni ambientaliste?
Nella 'Toscana Democratica' di Claudio Martini non si è levata da questa
nobile area - o non abbiamo sentito? - una sola voce di dissenso per
l'operazione schiacciasassi che condanna Firenze a un supplemento decennale
di polvere, betoniere, camion, rumore, invivibilità. E a un avventuroso
salasso erariale: in quali pieghe del bilancio troverà, il Comune di
Firenze, i 458 miliardi di vecchie lire che risulterebbero a suo carico nel
progetto TAV?

Idra esprime viceversa rispetto e stima a chi, come il capogruppo di Forza
Italia a Palazzo Vecchio prof. Rodolfo Cigliana, ha mostrato di anteporre
l'interesse della città alla politica di parte rendendo nota l'intenzione
di mettere in discussione la sua appartenenza a Forza Italia qualora
l'accordo per il sottoattraversamento TAV di Firenze venisse firmato "così
com'è".

Cifre da capogiro per una città preziosa, fragile e già abbondantemente
vulnerata da cantieri e cementificazioni, quelle riportate nel parere n.
292 (positivo!) emesso il 18 febbraio '99 da Maria Rosa Vittadini,
presidente del Nucleo VIA del ministero 'verde' dell'Ambiente nel governo
D'Alema: oltre 1.700.000 metri cubi di inerti, 300.000 metri cubi di
sabbia, 265.000 tonnellate di cemento, 110.000 tonnellate di acciaio,
372.000 tonnellate di conci prefabbricati stanno per piovere addosso a
Firenze per la costruzione del doppio tunnel dell'Alta Velocità; i
materiali di risulta da portare a discarica ammonteranno ad oltre 3.800.000
metri cubi di smarino, oltre a 145.000 metri cubi provenienti da
demolizioni.

Il livello di partecipazione e democrazia in questa Regione è tale che
viene sbandierato come conquista un accordo (quello per la penetrazione TAV
di Firenze) in relazione al quale lo stesso assessore 'verde' all'Ambiente
della Regione Toscana Tommaso Franci deve ammettere che "in occasione del
procedimento nazionale di Via non furono consultati gli enti locali del
Valdarno" (comunicato stampa della Regione Toscana del 16.4.'03).

Non solo. Tutta la gigantesca operazione di messa in discarica del terreno
scavato dal sottosuolo, prevedibilmente inquinato dai processi di
lavorazione (come risulta avvenuto in Mugello, sulla base delle verifiche
dell'ARPAT e della magistratura inquirente), è priva persino dei necessari
pareri tecnici. Anzi. Questi pareri sono negativi.

N.B. Ai passaggi sottolineati nel testo sono collegati, all'indirizzo web
di Idra http://associazioni.comune.firenze.it/idra/18-4-'03.html, i link ai
comunicati e ai documenti di approfondimento.