Fw: [baseverde] A Ravenna accade

["Cinzia" <cinziapasi at inwind.it>]

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From: "Isa Mariani" <isamarian at libero.it>
To: <Undisclosed-Recipient:;>
Sent: Saturday, April 05, 2003 2:14 PM
Subject: [baseverde] A Ravenna accade


Al comune di Ravenna i Verdi sono all'opposizione di una giunta di
'sinistra'

Riporto di seguito il comunicato stampa, pubblicato ieri dalla stampa
locale, della nostra consigliera comunale, Grazia Beggio.



Quando un Assessore all'ambiente di un Comune fortemente industrializzato e
chimicizzato  come Ravenna, afferma di non  essere a conoscenza  di
documenti relativi alla ricaduta di pollutanti atmosferici provenienti dalla
zona industriale,  ci assale un autentico  sconvolgimento.

Sarà mai possibile?

Come sarà possibile intervenire fattivamente quando si è all'oscuro di
questi  essenziali, irrinunciabili dati di base?

Come si potranno commissionare credibili studi epidemiologici sulle
conseguenze per la salute dei cittadini ?

Con quale credibilità si propongono soluzioni tampone come le targhe
alterne, se non si conosce l'entità del problema, almeno nelle sue linee
essenziali, negli ordini di grandezza degli inquinanti coinvolti?

Allora dobbiamo preoccuparci molto, molto di più di quanto già non siamo!

Solo a titolo informativo ricordiamo all'assessore Pezzi che dati relativi
al 1994 (forniti dalle aziende) portavano l'AUSL di Ravenna a stimare in 86
500 tonnellate/anno  le emissioni relative ai più significativi inquinanti
atmosferici (ossidi di zolfo, ossidi di azoto, particelle sospese = polveri,
ossido di carbonio, sostanze organiche.

Di questa imponente massa di veleni dell'aria ben 82 500 derivavano da
emissioni industriali, cioè più del 95 %, mentre solo 4 000 derivavano dal
traffico e dal riscaldamento, cioè meno del 5 %.

Allora come giudicare certe scelte,  ad es. quella delle targhe alterne,
che -nel migliore dei casi- potrà avere effetto solo  sul 5 % della causa
del problema ?

Con quale responsabile senso civico si accettano sempre nuovi insediamenti
inquinanti: "solo" quattro cementifici, tanto per citare una indiscutibile
fonte di polveri ?

Con quale credibilità si accetta un consistente aumento di emissioni di
anidride carbonica (noto gas ad effetto serra), legato al raddoppio delle
centrali termoelettriche (Enipower ed Enel di Porto Corsini, portando gli
attuali circa 4 milioni di tonnellate/anno a circa 6, nel breve giro di un
paio d'anni, con buona pace di Kyoto?

Come fa un assessore all'ambiente a non avere sottomano, e pronti per una
ragionevole, sollecita risposta ai cittadini, sintetici documenti che
riportino almeno a grandi linee l'entità delle emissioni in aria, le fonti
principali dei vari inquinanti divise per tipologia e, questo ancora più
importante ed essenziale, l'evoluzione nel tempo di queste emissioni, con
una serie di  brevi note che spieghino sinteticamente come, dove, quando si
è intervenuti a tutela della salute pubblica, ed infine, più importante di
tutti, l'effetto finale degli interventi attuati.

Già, ma questo significherebbe un lavoro di qualità, pensato e portato
avanti ai fini del benessere dei cittadini, quando forse ben altri sono gli
interessi che stanno alla base di scelte ed azioni.

In conclusione, la richiesta di ricevere studi sulla ricaduta dei fumi
provenienti  dalla zona industriale, avanzata il 24 luglio 2002, si
proponeva di stimolare la sollecita e doverosa messa a disposizione di dati,
progetti, interventi e risultati in questo fondamentale settore della
qualità della vita, in un'ottica di sostenibilità.

Rispondere di non essere a conoscenza, comunicare la disponibilità dell'ARPA
a fornire eventuali informazioni, rimandare ai dati in corso di elaborazione
(quindi non ora disponibili.) raccolti ai fini della registrazione EMAS, è
veramente - ce lo consenta l'assessore Pezzi- un po' troppo poco.

Noi pragmatisticamente  vorremmo i "fatti" come dice l'assessore di
Roncofritto.



M.Grazia Beggio





[Sono state eliminare la parti non di testo del messaggio]


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