ARRIVANO I PROCACCIATORI DI SITI D'ANTENNE.



Roma, 28 febbraio 2003.

Ecco un altro art. dell'Agenzia Omniroma.

Saluti.

Raffaele Capone.

Coordinamento dei Comitati di Roma Nord.
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ELETTROSMOG, BONELLI (VERDI): "FERMIAMO PROCACCIATORI DI
SITI", 28/02/2003 – 14:08 – Politica.

(OMNIROMA) Roma, 28 feb – Secondo Angelo Bonelli, capogruppo dei
Verdi in Regione, società private starebbero offrendo ai comuni
monitoraggi e controlli gratuiti sull'inquinamento
elettromagnetico in cambio di contratti di locazione, con diritto
alla sublocazione, di immobili da destinare all'installazione di
nuove antenne.

Per questo Bonelli ha presentato un'interrogazione "Sta
succedendo in diversi comuni del Lazio come Valmonotne, Colleferro,
Palestrina, Zagarolo – dice Bonelli – che alcune società
stanno offrendo gratuitamente e sperimentalmente alle
amministrazioni rilevazioni e monitoraggi ambientali
sull'inquinamento elettromagnetico, in cambio di contratti di
locazione con diritto di sublocazione d'immobili comunali su cui
installare nuovi impianti radio base per la telefonia mobile
cellulare. La cosa comporterebbe introiti per le casse comunali, che
in questi tempi soffrono notevoli problemi di gettito da parte dello
Stato. Ma nello stesso temo si prefigurano scenari di sicurezza e
trasparente a dir poco inquietanti".

"Le società – aggiunge Bonelli – sono pronte a
preparare "pacchetti permesso" per ogni singola nuova
stazione e a seguirne l'iter procedurale fino all'ottenimento
delle autorizzazioni. Alle amministrazioni sono pronte a fornire i
mezzi per controllare che i valori di campo elettromagnetico siano
conformi alle concessioni rilasciate".

Per questo – conclude Bonelli – ho chiesto al presidente
Storace e all'assessore Verzaschi di avviare un'immediata
indagine sulla vicenda perché vengano chiariti quali rapporti
intercorrano tra queste società e gli enti gestori.

Evidentemente, se si dovesse acclarare che queste fungano da
intermediarie degli enti gestori, saremmo al paradosso che
controllato e controllore si fondono in unico soggetto.
Evidentemente l'Arpa Lazio è definitivamente esautorata del
suo ruolo, che già oggi appare inadeguato".

red