Idra: perdura la preoccupazione per l'impatto TAV sulle tombe etrusche di Quinto Fiorentino



Associazione di volontariato Idra

iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana per la
promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale

Via Vittorio Emanuele II 135, 50134 FIRENZE; Tel. 055.44.91.309; Tel. e fax
055.233.76.65; e-mail idrafir at tin.it; web
http://associazioni.comune.firenze.it/idra/inizio.html;
http://www.idra.dadacasa.supereva.it/



Firenze, 26.2.'03      COMUNICATO STAMPA

Treni ad Alta Velocità e monumenti etruschi: secondo la TAV nessun pericolo.

Ma da Sesto Fiorentino la vicepresidente di Idra Giuliana Bianchi risponde:
inosservanze e mancanza di trasparenza non rassicurano affatto sulla sorte
delle cupole più antiche di Firenze.

L'associazione fiorentina Idra, che da anni si batte per ottenere le
massime garanzie nella tutela del sito archeologico di Quinto Fiorentino, a
rischio per i cantieri e per il futuro esercizio della linea ferroviaria ad
Alta Velocità Bologna-Firenze, ritiene opportuno precisare quanto segue in
merito alle notizie pubblicate nei giorni scorsi sulla vicenda delle tombe
etrusche della Mula e della Montagnola.

Non è in alcun modo definibile come "momentaneo" il black out informativo
di circa 5 mesi nel flusso di notizie riguardanti i dati dei monitoraggi
effettuati preso la tomba monumentale della Montagnola. In questo lasso di
tempo l'ente preposto al controllo, l'Opificio delle Pietre Dure di
Firenze, non ha potuto svolgere il proprio lavoro. La puntualità nella
verifica dei dati forniti dagli apparecchi deputati a monitorare 24 ore su
24 la stabilità della struttura dovrebbe essere alla base di tutto il
sistema di garanzie.

Nessun tipo di dato di alcun genere, né idrogeologico né statico, è stato
mai fornito all'associazione Idra, benché essa risulti iscritta al Registro
Regionale del Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del
patrimonio ambientale e culturale, e nonostante il suo lungo e consolidato
impegno per la difesa del territorio.

Non abbiamo notizia di alcun sistema di controllo attivato intorno alla
tomba monumentale della Mula, anche se essa è stata diagnosticata dal
geologo della Soprintendenza Archeologica della Toscana come quella
maggiormente a rischio.

Quanto all'affermazione di TAV per cui "alla tomba etrusca della Montagnola
lavorano per noi a tempo pieno due archeologhe", non possiamo non
sottolineare che difficilmente si possono considerare tali due dottoresse
laureate in Architettura. Ci risulta infatti che per ottenere a pieno
diritto il titolo di archeologo è necessario frequentare, dopo esame di
ammissione, un corso di due anni al termine del quale viene presentata e
discussa una tesi, sottoposta alla valutazione di archeologi.

Nessuno può sentirsi rincuorato dalla notizia che una pubblicazione sulla
tomba sarà inviata ai cittadini di Sesto Fiorentino: gradiremmo molto di
più poter esaminare il progetto di restauro definitivo e farlo valutare ad
addetti ai lavori indipendenti.