L'emergenza acqua nel Mincio va risolta al più presto



L'emergenza acqua nel Mincio va risolta al più presto

Rivalta sul Mincio (MANTOVA) - Ritorna prepotente come ogni anno il problema
della mancanza di acqua nel fiume Mincio. L'evento è ormai considerato una
negativa consuetudine tra gli abitanti, ma per il territorio palustre assume
i contorni di una vera e propria tragedia ambientale. Una situazione che
secondo l'assessore all'ambiente Francesco Saccagi, deve essere risolta al
più presto. Attraverso la collaborazione di tutti gli enti preposti.
Il primo passo a suo avviso è quello di rivedere una volta per tutte i
parametri di concessione idrica, «ce ne sono alcuni che risalgono al 1950»,
affinchè ognuno abbia a disposizione i metri cubi necessari per potere
sopravvivere.
«Più del 90% del nostro territorio dipende dalla quantità e qualità delle
acque -asserisce l'assessore-. Devono essere riviste le concessioni perchè
il problema dovrebbe essere vissuto allo stesso modo dalle Valli, dai
Consorzi di bonifica e dai gardesani, invece i Consorzi si succhiano tutto».
Il grido di allarme viene auspicato possa essere raccolto dal Magistrato per
il Po, comune e Provincia di Mantova, Consorzi ed Ente Parco, affinchè
decidano congiuntamente di riunirsi attorno ad un tavolo per discutere
queste problematiche.
La forte preoccupazione espressa dal referente del comune rodighese,
riguarda anche il massiccio investimento iniziato dall'amministrazione per
rilanciare il turismo minore, potendo contare su una riserva naturale.
Segnali positivi a riguardo si sono registrati con l'affluenza di 1400
visitatori transitati al Centro Parco, collocato proprio sulle rive del
grande fiume. «La nostra è una scommessa che ci costa migliaia di euro,
investiti in infrastrutture adibite a questo scopo -ribadisce Saccagi-. Non
vogliamo ritrovarci con una scatola vuota. Nei primi giorni di maggio il
fiume era in una situazione drammatica, con una forte moria di pesci. Il
Goldone e l'Osone garantivano il minimo di acqua indispensabile, altrimenti
eravamo all'asciutto. Non si può andare avanti così. La chiusura ermetica
del comparto Mincio-Lago Superiore di Mantova, mette in crisi il resto».
Ipotizza una mediazione che sia sostenibile per tutti ed invita gli
organismi istituzionali a farsi carico dell'emergenza acqua, aggiungendo che
sarebbe importante sensibilizzare anche i parlamentari mantovani, essendo un
aspetto che non riguarda soltanto Rodigo. «Gli Scolmatori i comuni li hanno
dovuti subire -conclude-, ma sono opere che devono essere rimesse in
discussione, non nella loro esecutività, ma tenendo presente i problemi che
conseguiranno e l'equilibrio idraulico della città di Mantova e del Mincio».
(Graziella Scavazza)

Fonte: Gazzetta di Mantova del 24/05/2002
Per approfondimenti:
Gruppo Amici del Mincio (www.comune.rodigo.mn.it/amicidelmincio)
Pro Loco Rivalta (www.prolocorivalta.mn.it)