Protocollo Kyoto. Verdi votano no alla riproposta ambigua del nucleare



Protocollo Kyoto. Verdi votano no alla riproposta ambigua del nucleare

La volonta' era quella di astenersi, ma i Verdi hanno cambiato idea e ieri
in aula hanno dato un voto contrario al provvedimento di ratifica del
Protocollo di Kyoto. Ne da' una spiegazione il deputato del "sole che ride"
Marco Lion: "la riproposizione ambigua fatta in aula dal presidente della
Commissione ambiente Armani dell'utilizzo del nucleare, con una particolare
interpretazione del trattato di Marrakesh, ha convinto i verdi a votare no
al provvedimento di ratifica del trattato di Kyoto". In questo modo,
aggiunge Lion, la sostanziale modifica alla "iniziale volonta' di astenersi
su questo provvedimento sul quale comunque davamo valutazioni anche
positive, nonostante le sue debolezze". L'intervento di Armani, sostiene il
deputato verde, e "l'arroganza dimostrata dal relatore Barbieri" hanno
evidenziato "ancora una volta la mancanza di credibilita' del centro destra
rispetto alle gravi problematiche ambientali che il Protocollo di Kyoto
tenta di tamponare". Insomma, il no del sole che ride e' "un 'no' forte
alla politica contro l'ambiente e subalterna agli interessi degli Stati
Uniti del Governo Berlusconi". Dispiace, sottolinea infine Lion, che
l'Ulivo "nonostante gli schiaffoni" presi con l'intervento di Barbieri e
Armani, abbia "confermato il voto favorevole su questo provvedimento sul
quale la maggioranza, nei fatti, ha dimostrato di non mantenere fede agli
accordi faticosamente raggiunti in Commissione". "La ratifica del trattato
di Kyoto è un importante risultato che arriva però tardivamente e senza
chiarezza da parte del Governo sulle soluzioni concrete per raggiungere gli
obiettivi del Protocollo". Commenta il deputato Paolo Cento il quale spiega
che il voto contrario dei Verdi alla ratifica del provvedimento è nato dal
"permanere da parte della maggioranza di centro destra di una inaccettabile
ambiguità sull'uso del nucleare. Con il voto contrario noi Verdi intendiamo
riaffermare con forza un principio di precauzione sul futuro energetico
dell'Italia e dell'Europa, con la consapevolezza che da più parti c'è chi
vuole riaprire la questione dell'utilizzo del nucleare nel nostro paese".
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Fabio Quattrocchi
Fabiocchi at inwind.it
www.ecquologia.it
http://verdi.camera.it