Fwd: I: DIFENDIAMO LE COSTE ITALIANE




From: "Antonella Cardellicchio" <anton at gostec.net>
Date: Wed, 27 Feb 2002 16:58:04 +0100
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----- Original Message -----
From: <mailto:laurarapone at libero.it>LAURA
To: <mailto:Undisclosed-Recipient:;>Undisclosed-Recipient:;
Sent: Tuesday, February 26, 2002 6:33 PM
Subject: I: DIFENDIAMO LE COSTE ITALIANE

INVIATE GLI EMAIL E FATE GIRARE SE SIETE D'ACCORDO CON LA PETIZIONE

DIFENDIAMO LE COSTE ITALIANE! INVIA ANCHE TU UNA MAIL AI PRESIDENTE DELLA CAMERA E DEL CONSIGLIO PER
CANCELLARE SUBITO E DEFINITIVAMENTE L'ARTICOLO 71.DELLA FINANZIARIA.

Solo il 31 gennaio 2002, nel contesto della conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 dicembre 2001, n. 452, recante disposizioni urgenti in tema di accise, di gasolio per autotrazione, ecc. , il Senato ha approvato l'abrogazione dell'articolo 71 della finanziaria. Ora il provvedimento deve passare alla Camera.

WWF; Italia Nostra, FAI e Comitato per la Bellezza, associazioni ambientaliste e cittadini hanno rivolto pressanti appelli al Presidente del Consiglio e ai Ministri dell'Ambiente, dei Beni Culturali e delle Finanze, affinché abrogassero l'articolo 71 della Finanziaria, risolvendo quella che lo stesso Governo aveva definito un "svista". Introdotto con un estemporaneo emendamento della Camera, l'articolo 71 rendeva possibile il trasferimento delle aree demaniali ai Comuni, autorizzandoli a venderle ai
privati.

La questione rimane urgente perché la legge del '92 alla quale l'articolo 71 della finanziaria fa riferimento (nata per sanare alcune particolari situazioni di contenzioso) dava pieni poteri ai Comuni che potevano subito "sdemanializzare" le aree in questione. Anche se il Senato ha finalmente approvato un provvedimento che cancella l'articolo 71 ogni minuto resta prezioso poiché la corsa alle richieste di concessione potrebbe essere già in atto e il rischio è di vedere riconosciuti in pochi giorni molti
"diritti acquisiti".

L'azione di pressione sul Governo italiano ha compreso una Petizione sul sito del WWF Internazionale: <<http://www.panda.org>http://www.panda.org>. Molti visitatori stranieri delle bellezze delle nostre coste hanno già espresso la loro indignazione. Se l'articolo '71 non sarà immediatamente definitivamente cancellato resterà aperta una via al condono di centinaia di costruzioni abusive realizzate su terreni demaniali. Verrebbe così premiato chi ha occupato aree che appartengono a tutti, realizzandovi
opere fuorilegge e deturpando il territorio e l'ambiente.

Il WWF ha raccolto in un dossier i casi più eclatanti, tra cui il "simbolo" dell'abusivismo italiano, il Villaggio Coppola a Castelvolturno, costruito in buona parte su territorio demaniale (pinete, coste e spiagge), il mostro alberghiero dentro la Torre di Bassano, vicino Napoli, costruito sulla scogliera; le ville, i campeggi e le altre costruzioni abusive che deturpano chilometri di dune tra Sperlonga e Fondi su cui la Procura di Latina sta indagando, i pontili e gli immobili costruiti su area demaniale marittima nell'Isola di Tavolara, le costruzioni e i progetti che deturpano la Baia di Sistiana in Friuli, i casoni abusivi lungo le sponde del canale di Quarantia e gli sbancamenti lungo la costa di Muggia in Friuli.

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Se puoi scrivi una tua lettera o copia la seguente lettera e inviala subito (è urgente!) a

All'On.le Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri, <mailto:redazione.web at governo.it>redazione.web at governo.it,

All'On.le Pier Ferdinando Casini, Presidente della Camera, <mailto:CASINI_P at camera.it>CASINI_P at camera.it

OGGETTO: Difenda le coste italiane

Onorevoli Presidenti,

Scrivo anch'io per esprimere il mio dissenso sulla possibilità che le spiagge italiane, di proprietà del demanio dello Stato Italiano, vengano privatizzate. Così consentirebbe l'art. 71 della legge Finanziaria 2002, introdotto da un emendamento della Camera. Come è noto a molti tutte le zone demaniali "non destinate all'esercizio della funzione pubblica" sulle quali siano state eseguite "opere di urbanizzazione e di costruzione in epoca anteriore al 31/12/1990" sarebbero trasferite "in deroga ad ogni normativa vigente" al patrimonio disponibile dei Comuni e quindi da questi immediatamente cedute ai privati.

Molte opere abusive costruite su proprieta' dello Stato potrebbero essere "sanate" e acquisite da privati. Gestori di stabilimenti e di camping, lottizzatori e costruttori abusivi potrebbero acquistare proprietà del demanio proprio grazie agli abusi e ai reati commessi. L'acquisto di spiagge e coste italiane da parte di imprese e privati lederebbe il diritto di accesso al mare da parte dei cittadini italiani e stranieri. Questa norma sconsiderata avrebbe vanificato la lotta della Magistratura contro stabilimenti,
campeggi abusivi e villaggi turistici abusivi e deturpanti.

Anch'io Vi chiedo di intervenire immediatamente perché sia abrogata una norma che potrebbe avere effetti disastrosi sulla
natura, sull'inquinamento e sul turismo.

Vi prego di garantire la massima tempestività nell'approvazione della norma abrogativa dell'art. 71 che entri immediatamente
in vigore e impedisca i danni sopra evidenziati.

Confidando nel Vostro intervento, porgo distinti saluti

firma
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