Vittoria!!! (No alla privatizzazione delle spiagge italiane!)



laRepubblica 20 febbraio 2002

La Camera ha abrogato un articolo della Finanziaria
che consentiva la vendita del demanio pubblico a privati

Le spiagge rimangono di tutti
Abolita norma per la vendita
Esultano gli ambientalisti: "Battute le lobby"



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 ROMA - Le spiagge sono ancora di tutti. Ieri sera la Camera ha infatti
votato l'abrogazione definitiva dell'articolo 71 della Finanziaria, una
norma che prevedeva la cessione ai privati delle spiagge pubbliche e la
cancellazione di fatto dell'abusivismo: il provvediemento votato ieri
contiene una sorta di regola di retroattività, che annulla anche le
eventuali vendite di qualche arenile a un gestore di stabilimenti balneari
in questo lasso di tempo.

La decisione è stata accolta con entusiasmo dalle associazioni
ambientaliste (tra cui Wwf, Italia nostra, Fai, Marevivo e Comitato per la
bellezza) che hanno dato atto "alla maggioranza di aver contenuto alcune
spinte interne che tentavano di mantenere almeno parte dell'articolo 71".
La mobilitazione - argomentano gli ambientalisti in una nota - e gli
appelli "hanno creato un argine contro le lobbies trasversali che si erano
organizzate. Dai gestori degli stabilimenti balneari agli imprenditori di
strutture turistiche ai proprietari di immobili abusivi realizzati sul
demanio marittimo, un po' ovunque in Italia aveva preso vita un movimento
sotterraneo teso ad approfittare della situazione creatasi".

Il voto della Camera che, come già quello del Senato, non solo abroga
l'articolo 71 ma lo rende retroattivo, pone oggi un punto di chiarezza
definitiva alla vicenda. Partendo proprio da questo voto le associazioni
ambientaliste ora chiedono che con determinazione si ricerchi e si
costruisca la volontà politica per una decisione altrettanto chiara nei
confronti di decine di migliaia di abusi non condonabili che sono stati
realizzati nelle aree demaniali, una decisione che deve ribadire con forza
il concetto cardine del nostro ordinamento secondo cui l'abusivismo
edilizio non solo è un illecito amministrativo, ma anche penale. Cioè un
reato.

(20 febbraio 2002)