Fabiocchi NEWS 11 Febbraio 2002



Newsletter Eco-Internazionalista
-Colombia: 98 mln di dollari dagli USA per proteggere un oleodotto
-Clima: Crescono le emissioni di CO2 in Germania e Giappone
-Nicaragua: effetti socioambientali delle politiche neoliberiste del FMI
-Globalizzazione: Banca Mondiale: Aumenta divario tra ricchi e poveri
-OGM: Parte la campagna internazionale contro la Kraft
-Paludi: Sale il numero dei siti di importanza internazionale
-Brasile: Il progetto 'avanza brasile' minaccia l'Amazzonia
-WWF: Oltre 1 mln di ettari certificati dall'FSC in Estonia

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Colombia: 98 mln di dollari dagli USA per proteggere un oleodotto
6 Febbraio 2002 - L'amministrazione Bush ha annunciato che stanziera' 98
milioni di dollari per addestrare ed equipaggiare l'esercito colombiano al
fine di proteggere l'oleodotto Cano-Limon. L'oleodotto, costantemente
attaccato dai guerriglieri della FARC, trasporta petrolio verso la costa
caraibica per conto della multinazionale americana Oxy (Occidental
Petroleum). La guerriglia in atto nel paese miete 3,500 vittime l'anno e
coinvolge due gruppi ribelli contro il governo (tra cui le FARC), oltre ai
paramilitari filogovernativi appoggiati di fatto dall'esercito ufficiale.
Gli oltre 170 sabotaggi dei ribelli contro l'oleodotto hanno impedito la
produzione di 2.5 milioni di barili di greggio lo scorso anno, e hanno
causato la fuoriuscita del petrolio con conseguente contaminazione
dell'ambiente. Il Congresso americano potrebbe bocciare lo stanziamento
della cifra. Nelle elezioni del 2000 la Oxy ha finanziato la campagna
elettorale dei Repubblicani con oltre 300,000 dollari. Amnesty International
e Human Rights Watch hanno chiesto al governo statunitense di bloccare
qualsiasi nuovo aiuto economico e militare alla Colombia finche' il governo
di Bogota' non rispettera' i diritti umani. Secondo le due organizzazioni il
governo non ha sospeso i membri dell'esercito regolare che hanno commesso
gravi violazioni di diritti umani o che hanno appoggiato i gruppi
paramilitari. L'esercito spesso collabora attivamente con i gruppi
paramilitari scambiando informazioni e organizzandosi con essi. Inoltre non
coopera con le autorita' giudiziarie per individuare e catturare i
paramilitari colpevoli. Fonte: Associated Press; Human Rights Watch; trad.
di Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it

Clima: Crescono le emissioni di CO2 in Germania e Giappone
Febbraio 2002 - Nel 2001 le emissioni di anidride carbonica (CO2) in
Giappone sono cresciute dell'1.1% rispetto all'anno precedente. L'aumento
pari a 1.16 miliardi di tonnellate e' devuto a soprattutto all'espansione
del consumo energetico sia nel settore privato che in quello industriale.
Secondo il protocollo di Kyoto, il Giappone deve ridurre le proprie
emissioni del 6% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2010. Ma attualmente
le emissioni di gas serra sono il 10.1% piu' alte dei livelli del '90. In
Giappone il 90% delle emissioni di CO2 proviene dal consumo energetico.
Anche in Germania le emissioni sono cresciute dell'1.5% rispetto al 2000 (un
aumento pari a 830 mln di tonnellate) a causa dell'attivazione di alcuni
impianti a carbone nella parte orientale del paese. La decisione del governo
precedente di costruire nuovi impianti a carbone sta minacciando gli
obiettivi di riduzione dell'attuale governo che vuole ridurre le emissioni
del 25% rispetto ai livelli del '90 entro il 2005. L'aumento delle emissioni
e' dovuto anche all'incremento del 16% dell'uso di petrolio destinato al
riscaldamento domestico. Il traffico invece e' diminuito del 5% rispeetto al
'99 in termini di chilometri percorsi. Fonte: The Carbon Trader; trad. di
Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it

Nicaragua: effetti socioambientali delle politiche neoliberiste del FMI
Nel 1994, per far fronte alla crescente disoccupazione, all'economia in
declino e all'enorme debito, il Nicaragua ha ricevuto dal Fondo Monetario
Internazionale (FMI) un prestito. Lo scopo del prestito era aumentare la
produzione e le esportazioni di risorse ittiche, agricole e forestali. Il
Nicaragua doveva anche ridurre il deficit nel settore pubblico, licenziare i
dipendenti statali, e ridurre l'inflazione tagliando i crediti. Come
conseguenza del programma neoliberista del FMI, il settore forestale, che
nel '94 contribuiva all'1.5% del Pil, nel '97 e' arrivato al 3.2% del Pil; e
nonostante gli sforzi per ridurre la deforestazione, il Nicaragua perde
150,000 ettari di foreste all'anno. Cotinuando a tale ritmo, le foreste
produttive scompariranno nel giro di 10-15 anni. Nel 1997 il FMI ha chiesto
che i fondi destinati al Ministero dell'ambiente venissero tagliati del 26%.
Le foreste furono messe ulteriormente a rischio quando, come richiesto dal
programma di Aggiustamento Strutturale (SAP) del FMI, il governo taglio' del
62% i crediti nel settore agricolo: cio' spinse i piccoli e medi agricoltori
a tagliare foreste per dar spazio ai raccolti di sussistenza. Nel 1998, i
danni causati dall'uragano Mitch furono peggiorati dalla deforestazione che
aveva lasciato il territorio vulnerabile all'erosione: i risultati furono
inondazioni disastrose che causarono danni di milioni dollari e 6,000
vittime, oltre alla distruzione del 68% delle strade. Di fronte alla
pressione internazionale, il FMI promise tagli del debito estero, in cambio
il governo del Nicaragua doveva accettare la continuazione del programma di
aggiustamento (SAP), che consisteva nell'ulteriore licenziamento dei
dipendenti statali e la riduzione della spesa pubblica. Nel 1999 la Banca
Mondiale approvo' il finanziamento parziale di un programma che prevedeva la
riforestazione delle aree colpite da Mitch, e lo sfruttamento sostenibile
delle foreste. Ma la mancanza di personale statale e di istituzioni in grado
di occuparsi dell'attuazione del piano rendono dubbio il successo del
progetto. Attualmente il governo non ha neanche le risorse necessarie per
attuare il divieto sulle esportazioni di mogano. Tutto cio' dimostra che le
politiche di breve termine del FMI rendono impossibile la stabilita' di
lungo termine per raggiungere lo sviluppo sostenibile. Fonte: FoE Int.;
trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it

Globalizzazione: Banca Mondiale: Aumenta divario tra ricchi e poveri
Secondo uno studio della World Bank, il divario tra ricchi e poveri sta
aumentando a livello globale. L'1% piu' ricco ha un reddito pari a quello
del 60% piu' poveri. Sebbene il reddito pro capite e' cresciuto del 5.7% nei
cinque anni presi in esame dallo studio, la gran parte dei guadagni e'
andata al 20% della popolazione, il cui reddito e' cresciuto del 12%, contro
un calo del 25% per il 5% piu' povero. Le regioni in cui il divario e'
aumentato sono l'ex blocco sovietico e l'Africa sub sahariana. Lo studio
riguarda l'84% della popolazione mondiale e il 93% del reddito mondiale.
Fonte: BBC News; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it

OGM: Parte la campagna internazionale contro la Kraft
6 Febbraio 2002 - Migliaia di attivisti in oltre 170 citta' americane,
canadesi ed australiane hanno lanciato una campagna per chiedere alla Kraft
di non usare ingredienti Geneticamente Modificati (GM) nei suoi prodotti. La
Kraft, societa' consociata alla Philip Morris, e' la piu' grande societa'
alimentari degli USA. La coalizione di ONG che hanno organizzato la campagna
chiede anche etichettatura e test di sicurezza adeguati. Test indipendenti
hanno dimostrato che i prodotti Kraft contengono OGM. Di fronte alla
pressione dell'opinione pubblica europea, la Kraft vende prodotti OGM-free
nel vecchio continente; ma si comporta diversamente negli altri paesi. Nel
2000, i test indipendenti avevano rilevato la presenza del grano StarLink in
alcuni dei prodotti alimentari Kraft. Lo StarLink era vietato per il consumo
umano e la Kraft fu costretta a ritirare i suoi prodotti dal mercato. Fonte:
PANNA; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it

Paludi: Sale il numero dei siti di importanza internazionale
2 Febbraio 2002 - Attualmente i siti paludosi di importanza mondiale
protetti dalla Convenzione di Ramsar sono quasi 1150 e coprono una
superficie di quasi 100 milioni di ettari. In occasione della giornata
mondiale delle paludi (2 Feb), molti paesi hanno aggiunto alcune aree
paludose alla lista dei siti palustri di importanza mondiale protetti dalla
convenzione di Ramsar. La Cina ha nominato 14 nuovi siti (equivalenti a 2
mln di ettari) portando il totale degli ettari di palude protetta sotto la
convenzione a 3.03 milioni. Anche l'Argentina, l'Idia, l'Ecuador e il
Nicaragua hanno aggiunto alcuni siti. Il Chad ha aggiunto la sua parte del
lago Chad che negli ultimi 40 anni si e' abbassato dell'80% a causa delle
attivita' umane insostenibili e la desertificazione. Cuba da parte sua a
nominato 4 nuovi siti, il 20% del paese e' coperto da paludi. Fonte: Ramsar;
WWF Int.; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it

Brasile: Il progetto 'avanza brasile' minaccia l'Amazzonia
Febbraio 2002 - Il governo brasiliano si sta preparando a lanciare l'assalto
finale sulla foresta amazzonica. Una nuova ondata di progetti stanno infatti
per essere approvati dal parlamento senza che vengano consultate le
comunita' locali. Sono previsti la costruzione di 7,500 km di autostrade,
nuove concessioni di taglio, dighe, porti, miniere, canali, linee elettriche
ed altre infrastrutture. Il programma da 40 miliardi di Dollari, denominato
"Avanza Brasile", concede ben poco spazio allo sviluppo sostenibile, e le
organizzazioni ambientaliste brasiliane, tra cui il WWF, temono possa
trasformarsi in un assalto finale alla foresta. Fonte: Forest Portal; trad.
di Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it   Bloccate il progetto "Avanza
Brasile"! Mandate un'email al presidente brasiliano Cardoso tramite questo
indirizzo
http://forests.org/emailaction/brazil.htm

WWF: Oltre 1 mln di ettari certificati dall'FSC in Estonia
8 Febbraio 2002 - 1,063,000 ettari di foresta statale in Estonia hanno
ricevuto la certificazione del FSC (Forest Stewarship Council), un organismo
internazionale che certifica lo sfruttamento sostenibile delle foreste. Piu'
del 40% delle esportazioni di legname dell'Estonia sono dirette in
Inghilterra, il resto va soprattutto in Germania, Svezia, Finlandia e Nord
Africa. Il 50% del territorio estone e' coperto da foreste tra le piu' dense
e piu' ricche di biodiversita' d'Europa. Le foreste estoni ospitano orsi,
linci, lupi, cinghiali selvatici e cicogne nere. Fonte: WWF Int.; trad. di
Fabio Quattrocchi fabiocchi at inwind.it