Una sentenza che inquina



Il sito è www.unita.it. Poi andate su forum  e quindi sul tema 'Una
sentenza che inquina'. Stiamo organizzando una manifestazione virtuale.

Il testo da sottoscrivere (previa iscrizione al forum e solo con nick) è il
seguente:



Una sentenza ci ha detto che nessuna delle tre società coinvolte nella
vicenda del Petrolchimico di Marghera (Montedison, Enichem, Enimont) è da
considerarsi responsabile né delle morti per tumore tra i lavoratori, né
dell'inquinamento della laguna di Venezia. Ma è stato accertato che i morti
ci sono stati e che l'ambiente è inquinato. E l'Associazione Bortolozzo e
il Comune di Venezia hanno deciso di non rassegnarsi. Un responsabile deve
esserci. Qualcuno ha transato in privato e non l'ha fatto per beneficenza
(in tal caso sarebbe autorizzato a detrarre 525 miliardi dalla prossima
denuncia dei redditi).

Noi non vogliamo rincorrere sentenze, né sostituirci alla magistratura, di
cui difendiamo la totale autonomia prevista dalla Costituzione. Ma
chiediamo venga riconosciuto il diritto -soprattutto di chi nella vicenda
ha perso in modo dolorosamente prematuro i suoi cari e di chi non considera
Venezia una Disneyland sul mare- di sapere chi è il responsabile di morti e
devastazioni ambientali accertate. Se tutto ciò restasse senza un
responsabile s'aprirebbe un ennesimo tragico ostacolo alla crescita
democratica del Paese. Il ricorso in appello è un atto dovuto da parte
dell'Italia, che nella vicenda ha visto violati i principali diritti
costituzionali. Ha visto violare se stesso e i suoi cittadini, soprattutto
quelli impossibilitati a ricorrere ai poteri forti, quelli che dovremmo
ricordare come 'morti sul lavoro' ai sensi dell'art. 1 della Costituzione.
E' compito dell'Avvocatura dello Stato, una volta depositate le motivazioni
della sentenza, difendere gli interessi di un paese che è di tutti gli
italiani e quindi fare ricorso al fine di identificare i responsabili di
questa 'strage' che ci rifiutiamo credere 'di Stato', ma che consideriamo
'contro lo Stato'.

Dalla piazza virtuale del forum dell'Unità parte la nostra richiesta
all'Avvocatura dello Stato affinché, ricorrendo in appello, dimostri, anche
a noi nick virtuali per libera scelta personale, che un cittadino italiano
non è solo un nick inconsapevole e che Piazza San Marco è una piazza reale,
patrimonio dell'umanità.

Si invitano tutti i sottoscrittori a inviare le proprie personali
considerazioni all'Unità, che provvederà a trasmetterle all'Avvocatura
dello Stato Firmato:

seguono i nostri nick.
Se volete parto io, ma spero ci siano quelli di tutti (linarena inclusa)

frana



Per gli altri (frana è il nick di Francesca Longo). Grazie.