Fabiocchi NEWS 29 Agosto 2001



-Russia: La Esso ricerca petrolio in acque in cui si nutre la balena grigia
-Australia: Test sismici vicino la G. Barriera Corallina provocano critiche
-OGM: USDA conclude trattativa per autorizzare i semi Terminator
-OGM: Le piantagioni Terminator funzionano davvero?
-OGM: Lo Sri Lanka respinge formaggio GM destianato a McDonald's
-OGM: Governo neozelandese allunga la moratoria di due mesi
Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI at Genie.it
pubblicato su www.verdinrete.it/verditoscani e www.ecplanet.net
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Russia: La Esso ricerca petrolio in acque in cui si nutre la balena grigia
3 Agosto 2001 - Greenpeace ha chiesto una moratoria sulle attivita' di
ricerca petrolifera condotte nelle acque in cui le rare balene grigie di
Sahalin si nutrono. Secondo l'organizzazione ecologista, la ESSO starebbe
svolgendo illegalmente test sismici in acque territoriali Russe fondamentali
per la sopravvivenza delle balene grigie dell'isola di Sahalin. I test
sismici condotti sott'acqua consistono in esplosioni sottomarine e sono
affidate alla sussidiaria ExxonNeftegas. Altre multinazionali petrolifere,
come la Shell, sono attive nella regione e presto condurranno anche loro
altri test sismici. La Balena Grigia del Pacifico nord occidentale e' stata
dichiarata "criticamente minacciata" dalla IUCN (International Union for the
Conservation of Nature) lo scorso anno, dopo che degli scienziati russi e
americani hanno dimostrato che esistono meno di 100 esemplari e solo pochi
si crede possano riprodursi. Molti degli esemplari osservati sono fortemente
dimagriti, tanto che qualcuno mostrava in evidenza le ossa sotto lo strato
di grasso. Ogni ulteriore riduzione del peso potrebbe ridurre la loro
capacita' di riprodursi o persino causarne la morte. Pertanto, secondo
Greenpeace, e' inaccettabile che si conducano test sismici proprio nelle
aree in cui questi grandi cetacei si alimentano. Lo scorso Luglio, il
comitato scientifico della Commissione Baleniera Internazionale (IWC) ha
raccomandato in un rapporto che non si svolgano test sismici sottomarini
quando le balene si trovano nelle acque in cui si nutrono. Durante
l'istallazione della piattaforma petrolifera Molikpaq e le operazioni di
estrazione, il rumore e le numerose fuoriuscite di greggio hanno spinto le
balene verso nord, dove pero' la ESSO ha iniziato i test sismici. Per la
legge russa sarebbe vietato svolgere attivita' industriali in habitat di
specie inserite nella lista rossa del governo. Inoltre non e' stata avviata
nessuna valutazione di impatto ambientale, richiesta dalla legge. Fonte:
Greenpeace Int.; trad di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it

Australia: Test sismici vicino la G. Barriera Corallina provocano critiche
22 Agosto 2001 - Il Ministro dell'ambiente australiano ha chiesto una
valutazione di impatto ambientale per condurre test sismici a 50 km dai
confini del Parco Marino della Grande barriera Corallina, al fine di trovare
giacimenti petroliferi. Il ministro ha detto che l'area interessata non e'
vicina al parco e l'eventuale estrazione di greggio non coinvolgera' mai i
confini della Barriera. Il partito laburista, all'opposizione, sostiene che
il governo si rifiuta di riconoscere il potenziale impatto ambientale sulla
Barriera dei test sismici, delle future operazioni di trivellazione, nonche'
delle possibili fuoriuscite di greggio che di certo non conoscono i confini
del parco. Anche il senatore verde, Bob Brown, ha criticato le intenzioni
del governo che, secondo lui, verrebbe danneggiato piu' della barriera. Bob
Brown ha fortemente criticato anche la decisione del Primo Ministro John
Howard di vietare alla nave norvegese Tampa, piena di 430 rifugiati,
l'attracco nei porti australiani. Intanto la Prima Ministra neozelandese,
Helen Clark, ha detto che il suo paese non tratterebbe mai in tal modo dei
rifugiati che cercano asilo politico: "la Nuova Zelanda farebbe attraccare
la nave e identificherebbe coloro che meritano il diritto di asilo". Secondo
Bob Brown, la vicenda sta danneggiando la reputazione internazionale
dell'Australia. "Il primo ministro - sostiene Brown - ha trattato la vicenda
senza mostrare alcun segno di umanita'. Le truppe militari australiane hanno
preso controllo della nave per impedirle di sbarcare in terriotrio
australiano. Fonti: REUTERS; Australian Green Party; trad di Fabio
Quattrocchi fabiocchi at genie.it

OGM: USDA conclude trattativa per autorizzare i semi Terminator
3 Agosto 2001 - L'USDA (Dipartimento Americano dell'Agricoltura) ha concluso
la trattativa con il partner industriale D&PL (Delta & Pine Land) per
autorizzare la commercializzazione e l'uso della tecnologia Terminator.
L'USDA e la D&PL sono co-proprietarie di tre brevetti della tecnologia che
modifica geneticamente le piante per produrre semi sterili, impedendo agli
agricoltori di riutilizzare i semi raccolti per la semina successiva.
L'accordo tra le due parti stabilisce i termini e le condizioni di utilizzo
della controversa tecnologia. Sebbene gia' altre multinazionali possiedano
simili brevetti su tale tecnologia (come la Aventis), D&PL e' l'unica che ha
pubblicamente dichiarato l'intenzione di commenciare semi Terminator.
Concedendo questa autorizzazione ad una delle piu' grandi aziende sementiere
del mondo (la D&PL e' la nona multinazionale piu' grande del settore con un
fatturato annuale di 300 milioni di Dollari), il governo degli USA ha di
fatto sancito l'inizio della commercializzazione di semi terminator. La
decisione della USDA tradisce la pubblica opinione internazionale, la
societa' civile, le agenzie delle Nazioni Unite (ONU) che hanno condannato
la tecnologia Terminator, gli agricoltori di tutto il mondo, gli istituti di
ricerca, e persino la Monsanto fino ad ora ha evitato i semi terminator. La
tecnologia Terminator e' stata universalmente condannata perche' 1.4
miliardi di persone, soprattutto agricoltori poveri, dipendono dal
riutilizzo dei semi raccolti come fonte principale di semi da seminare.
L'accordo USDA-D&PL prevede 1) che la tecnologia Terminator non sia
utilizzata in alcun vegetale prima del 1 gennaio 2003; 2) che la parte delle
royalty derivanti dall'uso della tecnologia Terminator che spetteranno alla
USDA vengano interamente investite nella ricerca 3) che gli scienziati della
USDA siano coinvolti nelle sperimentazioni per testarne la sicurezza e
accertare la presenza del tratto geneticamente modificato che ne assicuri la
sterilita', inoltre il processo di approvazione dovra' concludersi con
l'autorizzazione della USDA (in altre parole la USDA diventa sia autorita'
regolatrice, che parte interessata nella commercializzazione per ricavarne
finanziamenti). Fonte: RAFI; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it

OGM: Le piantagioni Terminator funzionano davvero?
Secondo l'istituto delle scienze della societa', la tecnologia Terminator e'
assolutamente inefficace ad avitare la fuga di geni dalle piantagioni
transgeniche. Infatti esiste la possibilita' che la pianta produca polline e
semi fertili, non c'e' la certezza che il 100% dei semi sia sterile. Inoltre
le piante sterili GM possono essere comunque fertilizzate dal polline
proveniente da piante non GM; cosi' come il polline GM di piante prive di
ovulo, puo' incrociarsi con piante non GM, trasmettendo cosi' la
caratteristica genetica che rendera' le piantagioni vicine sterili. Infine,
i rischi per la salute umana sono enormi: l'enzima prodotto da uno dei geni
brevettati, il Barnase, e' letale se non mortale a qualsiasi tipo di cellula
anche animale e umana, in quanto rompe l'RNA impedendo l'espressione genica
necessaria alla sopravvivenza della cellula stessa. Fonte: The Institute of
Science in Society; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it

OGM: Lo Sri Lanka respinge formaggio GM destianato a  McDonald's
27 Agosto 2001 - Lo Sri Lanka ha respinto un carico di formaggio
neozelandese contenete ingredienti Geneticamente Modificati. Il carico era
destinato ad un McDonald's. E' il primo carico di OGM che lo Sri Lanka
rifiuta dopo la sospensione del bando sulle importazioni di alimenti
transgenici che entrera' in vigore il primo settembre 2001. Il divieto non
riguarda solo l'importazione, la produzione e la vendita di OGM, ma richiede
anche che tutte le importazioni di non contengano materiale geneticamente
modificato. Il formaggio respinto conteneva infatti la lecitina prodotta con
soia GM. Fonte: The Evening Post  [Wellington]; trad. di Fabio Quattrocchi
fabiocchi at genie.it

OGM: Governo neozelandese allunga la moratoria di due mesi
28 Agosto 2001 - Il governo neozelandese e i rappresentanti dell'industria
biotech riuniti sotto la sigla "NZ Life Sciences Network" hanno deciso di
allungare di due mesi la moratoria sul rilascio in ambiente aperto di
Organismi Geneticamente Modificati (OGM). Questo permettera' al governo di
studiare a fondo il rapporto pubblicato dalla Royal Commission sulle
biotecnologie e di arrivare ad una decisione sulla politica da adottare. Il
governo conta di dare la sua opinione sul rapporto entro la fine di Ottobre
quando la moratoria scadra'. La leader dei Verdi, Jeanette Fitzsimons, ha
detto in un comunicato stampa che l'estensione della moratoria di due mesi
lascia un po' di respiro al governo per valutare il rapporto, ma per
rispondere a tutti dubbi sollevati dalla Royal Commission sugli effetti
degli OGM sugli ecosistemi ci vorranno anni di moratoria. Circa il 43% dei
32 miliardi di dollari derivanti dalle esportazioni neozelandesi deriva
dall'industria alimentare e gli attivisti anti-OGM sostengono che il paese
dovrebbe rimanere libero dalle agrobiotecnologie. Intanto il Ministero
dell'ambiente (www.mfe.govt.nz ) ha pubblicato un rapporto in cui afferma
che una svolta biotecnologica in Nuova Zelanda provocherebbe perdite
economiche ingenti: l'industria biologica soffrirebbe se il governo
decidesse di autorizzare il rilascio incontrollato di OGM. Anche l'industria
turistica potrebbe risentirne. L'immaggine 'verde' della NZ - dice il
rapporto - vale milioni di dollari. Secondo la leader dei Verdi il rapporto
dovrebbe aggiungere peso all'opposizione che si sta sollevando contro il
biotech. Una ricerca della Lincoln University dice che dopo la pubblicazione
del rapporto della Commissione, un quinto degli agricoltori neozelandesi sta
programmando di usare le biotecnologie nel prossimo decennio. Fonti:
REUTERS; Wellington Dominion; The Green Party of Aotearoa New Zealand; trad.
di Fabio Quattrocchi fabiocchi at genie.it