emendamenti al piano territoriale provinciale



Alcuni emendamenti  al piano territoriale provinciale approvati nella
seduta del consiglio comunale di genova il 31.7.01 



emendamento proposta 38 del 26.3.01

Modificare la controdeduzione all'Osservazione 
18 - Valenti Clari Jolanda

"Si rinvia alla 'Proposta di schema funzionale - Nodo Autostradale di
Genova' sottoscritta a livello tecnico in data 12.3.01 dagli uffici tecnici
di Regione Liguria, Provincia di Genova, Comune di Genova e Provveditorato
OO.PP: con la collaborazione dei tecnici della Societa' Autostrade SpA di
cui però si rivela la negatività ambientale del collegamento autostradale
Busalla - Chiavari, soprattutto per cio' che riguarda l'impatto sulla Val
Bisagno. Si sototlinea quindi la necessita' di addivenire ad un eventuale
accordo di programma tra gli enti interssati per definire la questione."

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emendamento proposta 38 del 26.3.01

Modificare le ultime quattro righe della  controdeduzione all'Osservazione 
1 - Tomaselli Alessandro e Bugli Massimiliana

per quanto riguarda il sistema dei parcheggi appare opportuno valutare
attentamente le questioni idrogeologiche e ambientali, mentre appare da
escludere la costruzione di parcheggi interrati al di sotto di parchi
pubblici e privati, quando tali interventi vadano ad alterare le alberature
di pregio e ad alto fusto. 
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Emendamento alla delibera inerente:

PARERE DEL COMUNE DI GENOVA IN MERITO AL PROGETTO DI PIANO TERRITORIALE DI
COORDINAMENTO DELLA PROVINCIA DI GENOVA PREVIA PRONUNCIA IN MERITO ALLE
OSSERVAZIONI PRESENTATE IN ORDINE ALLO STESSO PROGETTO DI PIANO.


Premesso

che il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Genova nel
definire gli scenari e gli obiettivi di pianificazione argomenta
puntualmente la necessità di coordinare le azioni di tutela ambientale e di
trasformazione tese alla conservazione degli elementi di valore e al
superamento dei fattori di crisi, attraverso una strategia comune. In
particolare tra gli obiettivi affidati all'azione comunale e di settore il
PTC sostiene la necessità di tutelare i "sistemi naturali che
caratterizzano l'identità provinciale e che garantiscono la rigenerazione
ecologica e la riproduzione delle risorse" (obiettivo 6: tutela dei valori,
6.1), di "consentire  i processi di integrazione dei tessuti insediativi e
delle reti infrastrutturali per irrobustire quegli elementi territoriali
chiamati a sostenere un ruolo portante dei processi di sviluppo considerati
compatibili con l'uso delle risorse territoriali" (obiettivo 7:
manutenzione, ristrutturazione ed integrazione, trasformazione
territoriale, 7.3), e di "riproporre il modello insediativo della campagna
abitata" (obiettivo 8: orientamento della pianificazione comunale, 8.2). Si
tratta di obiettivi congruenti agli indirizzi assunti dal PUC di Genova e
in particolare alle azioni disciplinate per gli ambiti speciali FUe, in cui
l'attività agricola è ritenuta compatibile con la funzione del parco urbano
(sottozona FU) e per le quali il piano comunale individua specifiche
limitazioni e richiede una progettazione tematica unitaria;
Cosiderato
	che il Piano risulta sostanzialmente coerente con le scelte operate dal
Piano Urbanistico Comunale approvato con D.P.G.R. n. 44/2000;
	Si richiede di inserire nel testo della delibera il seguente emendamento
aggiuntivo:
omissis
che per quanto concerne la cartografia dell'"Organizzazione complessiva del
Sistema del verde a livello provinciale" sia da adeguare alle reali
delimitazioni dei parchi esistenti o di previsione come peraltro indicato
dal P.U.C. strumento che, come si è già avuto modo di evidenziare, ha
affrontato il tema in modo approfondito, svolgendo studi ed analisi
articolati e puntuali; mentre per quanto riguarda la normativa introdotta
dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (art. 11 delle norme
del P.T.C. Provinciale) sia da modificare, riconsiderando il vincolo di
assoluta inedificabilità in suolo e sottosuolo articolando maggiormente la
normativa al fine di consentire la manutenzione ordinaria, la manutenzione
straordinaria, il restauro scientifico e conservativo, il cambio d'uso per
le funzioni ammesse, la ristrutturazione edilizia e l'ampliamento
superficiario se connesso alla gestione del parco; inoltre gli interventi
sarebbe opportuno fossero disciplinati secondo le seguenti indicazioni:

- gli interventi consentiti devono essere realizzati secondo le indicazioni
seguenti:

- Gli interventi relativi a edifici compatibili devono perseguire la
conservazione o il miglioramento delle caratteristiche architettoniche
dell'edificio stesso e contribuire alla qualificazione del parco.

- Gli interventi relativi a edifici incompatibili devono prevedere la
ricomposizione architettonica dell'intero edificio, con particolare
attenzione al suo aspetto esterno e al suo inserimento ambientale.

- L'incremento superficiario deve essere realizzato mediante una
progettazione estesa all'intero edificio che ne garantisca il corretto
inserimento architettonico e ambientale.

- inoltre nella zona valgono le seguenti specificazioni e limitazioni:

- Sistemazione superficiale delle aree: consentita per realizzare:
- parchi e giardini;
- impianti sportivi scoperti, viabilità interna e di servizio, serre di
servizio e parcheggi a raso, funzionali al parco di piccole dimensioni e
compatibili sotto il profilo ambientale.
- Demolizione: consentita, salvo che per gli edifici significativi sotto il
profilo monumentale, architettonico, ambientale o documentario anche in
relazione al contesto, per realizzare la sistemazione superficiale delle aree.

- Gli spazi liberi destinati a parchi e giardini devono essere sistemati
nel rispetto delle caratteristiche ambientali e degli elementi di pregio
esistenti, nell'obiettivo di conservare e qualificare l'assetto del suolo e
della vegetazione preesistente.
Le pavimentazioni, le recinzioni e le opere di contenimento devono essere
realizzate con ricorso a tecniche e materiali tradizionali.
Il ricorso a tecnologie alternative é ammesso solo quando assicuri migliori
risultati in termini di funzionalità, smaltimento delle acque, permeabilità
dei suoli e stabilità degli stessi e risulti compatibile con i manufatti
tradizionali delle aree circostanti..

- Gli impianti sportivi scoperti e i parcheggi a raso devono essere
progettati con riguardo ai valori ambientali dell'intorno ed essere muniti
di pavimentazione permeabile.

- Le pavimentazioni dei viali e degli spiazzi devono essere realizzate nel
rispetto delle preesistenze di pregio, con materiali e tecniche
preferibilmente tradizionali e permeabili.

- Le essenze ad alto fusto di pregio devono essere mantenute.
	
- Demolizione e ricostruzione: consentita per gli edifici incompatibili
adibiti o destinati a funzioni ammesse.
E' altresì consentita per gli edifici compatibili esclusivamente in caso di
comprovato dissesto statico e se adibiti o destinati a funzioni ammesse.

- Nuova costruzione: consentita limitatamente alla realizzazione di edifici
compatibili, per servizi pubblici funzionali al parco ovvero in luogo di
edifici preesistenti diruti da destinare a funzioni ammesse.
A tal fine é prescritta la predisposizione di apposita analisi
storico-documentaria che consenta di individuare le caratteristiche
dimensionali e tipologiche dell'immobile preesistente.
Gli interventi di cui sopra sono consentiti a condizione che il progetto
preveda il corretto inserimento architettonico dell'edificio nell'intorno.

	
- I nuovi edifici devono essere di contenute dimensioni, strettamente
funzionali alla fruizione del parco e la loro progettazione deve prevedere
il corretto inserimento architettonico e ambientale dell'edificio
nell'intorno.

omissis
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Antonio Bruno
vice Presidente del Consiglio Comunale di Genova
Altro Polo -  Sinistra Verde
0339 3442011
bruno at aleph.it
antonio.bruno at katamail.com

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