ilva genova:confermato sequestro cokeria



da repubblica di sabato 14 luglio 2001

 
  Acciaierie, il tribunale del Riesame ha ritenuto valido il provvedimento
del gip 
I giudici confermano "Sequestrate la cokeria" 

 

vinenzo curia
SEQUESTRO convalidato, per la cokeria dell'Ilva di Cornigliano. Il
tribunale del Riesame ha bocciato il ricorso contro il provvedimento
adottato il mese scorso dal gip Vincenzo Papillo, su richiesta del pool di
magistrati della procura preposti alla tutela dell'Ambiente. Per i Riva una
battaglia perduta, dunque, dopo la vittoria dei giorni scorsi presso il
Consiglio di Stato, quella che ribaltò la sentenza con cui il Tar vietava
l'utilizzazione di un formo elettrico.
L'ordinanza del Riesame può essere impugnata per Cassazione, ma ciò non
blocca l'esecuzione del provvedimento del giudice per le indagini
preliminari. Sulla decisione ha sicuramente influito l'esigenza di tutelare
due beni di primaria importanza: la salute e l'ambiente, con riferimento
alla collettività residente a Cornigliano. 
Il capo della procura, dottor Francesco Luigi Meloni, l'Aggiunto dottor
Francesco Lalla e i sostituti Ranieri Miniati, Francesco Albini Cardona e
Francesco Pinto valuteranno l'ordinanza e la sua applicabilità. I problemi
da risolvere non sono pochi, ma sono già stati fatti passi avanti dato che
il loro perito, ingegnere Gian Giorgio Parodi, ha già depositato il
programma di fermata degli impianti, un'operazione delicata che se non
viene eseguita bene potrebbe danneggiare gli impianti, e soprattutto
provocare rischi di esplosioni.
Quali potranno essere le prossime mosse dei Riva, che sono assistiti -
insieme con dirigenti ed ex dirigenti dello stabilimento - dagli avvocati
Giovanni e Enrico Scopesi e dall'avvocato Mucciarelli (quest'ultimo, del
Foro di Milano)? Non è dato sapere, anche se è quasi scontato il ricorso in
Cassazione. D'altra parte la conferma del sequestro era un provvedimento
dato per scontato, mentre ha cambiato le carte in tavola la sentenza del
Consiglio di Stato che ha annullato quella del Tar riaprendo di fatto la
strada al forno elettrico.
Nell'ordinanza comunque il tribunale del riesame avrebbe ricordato le varie
tappe dei problemi connessi all'Ilva: accordi di programma, altalena di
provvedimenti, prese di posizione da parte delle istituzioni (Regione,
Provincia e Comune) e così via. Ma il principio fondamentale su cui
ruoterebbe il provvedimento riguarderebbe la situazione ambientale della
zona. Anche il Riesame avrebbe infatti individuato nella cokeria la fonte
principale delle emissioni nocive, con le conseguenze che le stesse
comportano. Si ricorderanno le conclusioni in proposito dei vari periti
che, dati statistici alla mano, parlano di aumento dei decessi per tumori,
di morti causate da malattie del sistema nervoso, cardiovascolare,
cerebrovascolare, di diabete e così via. Con la precisazione che quanto
appena riferito è posto a fondamento delle ipotesi di reato ipotizzate dai
piemme nei confronti dei Riva e dello staff dirigenziale dell'Ilva.
Per finire: il Riesame avrebbe contestato una per una le controdeduzioni
discusse nel corso di un'udienza fiume dai legali dell'Ilva davanti ai
giudici del Riesame. Un'ultima interessante notizia: che si sappia, in
Italia - forse anche in altre nazioni - nessuna cokeria sarebbe stata mai
spenta per decisione dei giudici. Resta comunque da vedere come e in che
tempi quella potrà andare allo spegnimento. L'azienda non è infatti
obbligata a fornire la sua collaborazione e sicuramente non lo farà, il
processo diventerà quindi molto più complicato, perché è possibile che
debbano intervenire tecnici dall'esterno. I tempi comunque i allungheranno
e permetteranno al governo di intervenire nel frattempo.