GENOVA ALTA VELOCITA': CHIAREZZA SUL TERZO VALICO



dal secolo xix di martedi 4 aprile 2000

FACCIAMO CHIAREZZA SUL TERZO VALICO
DI STEFANO LENZI*
Rompere il contratto tra TAV D e Co.Civ., ìl consorzio che dopo I'Alta
Velocità oggi ha progettato il cosiddetto Terzo Valico, si può. Quello che
reclamiamo da due anni non è solo plausibile ma realizzabile: ne vale della
trasparenza degli atti e dei risparmi per la collettività.
Dopo la seconda clamorosa bocciatura (la prima era del 1994) del progetto
per la linea ad AV Milano-GenovaAlessandria, avvenuta nel luglio del 1998,
avevamo chiesto, nel silenzio delle istituzioni regionali e locali, perché
il consorzio continuasse a essere incaricato della realizzazione di una
tratta ordinaria quando aveva dimostrato una totale íncapacità di definire
le esigenze trasportistiche, infrastrutturali, economìche e ambientali che
ne giustifìcassero I'utilità.
È di questi giorni la notizia che la società Tav, oggi interamente
pubblica, ha deciso di rompere il contratto con il Consorzio Iricav Due,
che doveva progettare la linea Verona Venezia, perché per il prirno lotto
funzionale di quest'opera (la Padova - Mestre, di 24 chilometri) il
proponente aveva avanzato una richiesta superiore del 34% a quella ritenuta
congrua (1200 miliardi invece di 870).
La rottura, sancita all'unanimità dal consiglìo di amministrazione della
Tav, comporterà I'affidamento a gara europea della costruzione della tratta
ad Alta Capacità Padova-Mestre. È un'ottima notizia ma non è la prima.
Sulla Bologna-Firenze, per I'attraversamento di Bologna, la gara europea,
che ha scalzato il Consorzio Cavet, si è gíà svolta e ha portato a un
ribasso del prezzo a base d'asta del 46,9%.
E un bel colpo che la FiatImpregilo, che controlla oltre a fricav Due e
Cavet anche
Co.Civ., sarà costretta a incassare, con un effetto a valanga ; che
potrebbe travolgere coloro . che hanno cercato di far pagare alla comunità
opere costosissime in termini sociali e ambientali (la galleria di valico
dovrebbe costare 58 miliardi a km, contro i 40 della galleria di Bologna),
senza alcun rischio di impresa: la progettazione di . Co.Civ. la stanno
pagando i cittadini grazie a un contributo statale imprecisato che va dai
130 ai 200 miliardi di lire.
È un'ottima notizia per chi come noi aveva segnalato da più tempo il patto
luciferino che . legava lo Stato ai general contractor. Patto, peraltro,
contestato sin dai 1996 dall'Autorità Antitrust, sulla base della normativa
europea sulle gare, che nel suo Prowedimento n. 3526 . aveva sottolineato
come "la stipula delle convenzioni tra Tav e General Contractor (...) ha
sottratto alle procedure concorrenziali (...) I'affidamento delle linee
Milano-Genova e MilanoVerona-Venezia, la cui realizzazione (...) si trova
ancora in una fase iniziale°. E poi, era stato il settmanale economico II
Mondo, nel suo numero dei 14 gennaio scorso, a confortarci ulteriormente
con la notizia del parere deil'autorevole giurista Sabino Cassese che
confermava al CdA di Fs, su richiesta del consigliere e responsabile dei
Trasporti del WWF Anna Donati, che i contratti erano rescindibili senza
incorrere in contenziosi.
Per chi, come noi, ha sempre sostenuto, carte alla mano, . che il progetto
del cosiddetto Terzo Valico, è ingiustificato e che Co.Civ. si arrampica
sugli specchi pur di assecondare interessi fondiari e deì costruttori
edili, è un grande passo avanti sulla strada della chiarezza.
"Segretario WWF Liguria