[Disarmo] Fwd: [disarmisti esigenti] Il Trident di Sua Maestà britannica




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Da: Alfonso Navarra <alfiononuke at gmail.com>
Date: dom 1 dic 2019, 13:58
Subject: [disarmisti esigenti] Il Trident di Sua Maestà britannica
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Da limes on line - Il Trident di Sua Maestà (di Alberto de Sanctis). (e a proposito di armi nucleari obsolete - ndr)



Con 472 sì e 117 no, un’ampia maggioranza dei membri della Camera dei Comuni del Regno Unito ha dato il via libera al programma per il rinnovo della flotta di sottomarini balistici della Royal Navy. Gli attuali quattro classe-Vanguard sono unità da oltre 15 mila tonnellate immesse in servizio nel corso degli anni Novanta per trasportare i missili balistici Trident, gli stessi che equipaggiano i sottomarini balistici della Us Navy di classe-Ohio.

Questi vettori hanno una gittata compresa fra gli 8 e i 10 mila chilometri e costituiscono il pilastro su cui si fonda l’intero sistema di deterrenza strategica del Regno Unito dopo il ritiro dal servizio attivo – a metà degli anni Novanta – delle bombe We.177 della Raf.

Ciò fa di Londra l’unica potenza nucleare del globo a fare affidamento solo sulla componente navale della propria “triade” a fini di deterrenza nucleare ed eleva sensibilmente l’importanza del voto di ieri. Una bocciatura del rinnovo della flotta di sottomarini balistici avrebbe costituito un colpo fatale per le ambizioni di grande potenza del Regno Unito.

Il Partito conservatore ha votato compatto per il Sì, appoggiato dalla maggioranza dei laburisti: 140 voti a favore su 230 complessivi, nonostante il parere contrario del leader labour Jeremy Corbyn.
Tutti i rappresentanti scozzesi tranne uno si sono invece espressi contro la proposta: la Scozia ospita la base della Royal Navy dove sono dislocati i classe-Vanguard della flotta e con essi le testate nucleari che armano i missili Trident; questi ultimi vengono invece conservati congiuntamente a quelli statunitensi dall’altra parte dell’Atlantico, in Georgia, a Kings Bay.

Già nel 2013, in vista del referendum sull’indipendenza, i leader scozzesi affermarono che nel futuro della propria nazione non ci sarebbe stato posto né per le armi nucleari né per i sottomarini a propulsione nucleare. La questione è tornata prepotentemente in auge dopo il voto a favore del Brexit e la prospettiva di una nuova consultazione sull’indipendenza scozzese. Così, nel momento in cui si appresta a spendere qualcosa come 40 miliardi di sterline per rimpiazzare i quattro sottomarini che trasporteranno i suoi missili nucleari, Londra rischia di dover fare i conti con la necessità di individuare basi alternative a quelle in uso dagli anni Sessanta.

Le alternative non mancano, ma ciascuna ha pesanti controindicazioni. A partire dal costo dello spostamento in Inghilterra o Galles delle infrastrutture, stimato in almeno 20 miliardi di sterline spalmati su un arco di 20 anni (o 10 nel caso in cui i lavori dovessero procedere con la massima priorità).

Milford Haven, in Galles, gode della copertura politica di Cardiff ma ospita una raffineria, dei rigassificatori e un intenso via-vai di naviglio commerciale. Plymouth, in Inghilterra, ospita la base navale più grande dell’Europa occidentale: attorno vi abitano oltre 160 mila persone, decisamente troppe per un sito che dovrà stoccare armamenti nucleari.
Barrow-in-Furness, sempre in Inghilterra, è il luogo in cui Bae sta costruendo i nuovi sottomarini d’attacco di classe-Astute, ma dispone di vie d’acqua troppo poco profonde ed è anch’esso vicino a una città di 70 mila anime.

Restano le opzioni estere, come l’Ile Longue, in Bretagna (Francia) e appunto Kings Bay (Stati Uniti). Ma l’idea di basare in un paese straniero gli assetti più preziosi della flotta sollevererebbe enormi resistenze a livello politico e metterebbe in dubbio proprio l’indipendenza del paese sul fronte della sua sicurezza.

Il rimpiazzo dei classe-Vanguard (battezzato momentaneamente classe-Successor) dovrebbe entrare in servizio a partire dal 2028, trasportare un massimo di 40 testate nucleari e solamente 8 tubi lanciamissili balistici, la metà rispetto a quelli attuali. Dal momento che la Royal Navy sta lavorando congiuntamente alla Us Navy per sviluppare il compartimento che ospiterà questi vettori (sarà installato sia sui classe-Successor sia sui battelli che seguiranno i classe-Ohio americani), Washington non può non avere accolto che positivamente la notizia del voto di ieri.

Sicuramente meno soddisfatta Mosca, se si considera che proprio le dottrine d’impiego dei missili Trident nacquero al culmine della competizione strategica con la Russia: operando dalle acque dell’Oceano Atlantico, i Vanguard armati di missili Trident potrebbero infatti annichilire qualsiasi città della Russia europea.

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