[Disarmo] Licenziamenti Rwm, vertice a Roma. Regione chiede alternativa alle bombe



Staremo a vedere se Di Maio in versione ministro degli esteri funziona meglio di quella di  ministro dello sviluppo economico, del lavoro e delle politiche sociali.

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“Il ministro Di Maio ha accolto favorevolmente la proposta di trovare soluzioni alternative per l’attività dell’azienda, così da garantire il futuro dei lavoratori sardi”. Lo ha detto l’assessora regionale dell’Industria, Anita Pili, al termine dell’incontro di questa mattina a Roma, nella sede del Ministero degli Esteri, sulla vertenza Rwm alla quale ha preso parte anche la sottosegretaria al Mise (Ministero per lo Sviluppo economico) Alessandra Todde. 

 “All’azienda  – ha aggiunto Pili – verrà chiesto un impegno per garantire soluzioni lavorative stabili ai dipendenti che, dopo la rinuncia alla commessa, perderebbero il lavoro” . L’obiettivo è dunque cercare di garantire il posto ai 160 lavoratori che rischiano il licenziamento dopo che l’azienda, che fabbrica bombe a Domusnovas, ha subito uno stop alle esportazioni verso l’Arabia Saudita deciso dal Governo italiano. Ma sull’effettiva riuscita dell’operazione i sindacati, che non sono stati invitati al vertice della Farnesina, mostrano perplessità. “Apprezziamo l’impegno dell’assessora Pili, da parte del governo invece arrivano solo parole, ma nessun impegno concreto, né un percorso risolutivo”, ha detto Emanuele Madeddu della Filctem-Cgil.

La sottosegretaria Todde venerdì 11 ottobre sarà  a Cagliari per un incontro in assessorato con la responsabile dell’Industria. All’ordine del giorno ci saranno anche altri due argomenti: la dorsale del metano e l’uscita dal carbone fissata al 2025. Due punti sui quali la Regione cerca risposte urgenti dopo le recenti dichiarazioni del premier Giuseppe Conte in occasione della sua visita a Cagliari. Il presidente del Consiglio ha rilanciato sull’elettrodotto Sicilia-Sardegna (che di fatto esclude la dorsale, peraltro già approvata dalla commissione Via del ministero dell’Ambiente) e ha chiuso rispetto alla possibilità di uno slittamento della decarbonizzazione al 2030.

“Il premier ha fatto considerazioni importanti, il mio ruolo come rappresentante del Mise e come donna sarda -ha spiegato Alessandra Todde all’ Ansa – è quello di identificare, con la assoluta collaborazione che sto riscontrando in Regione, soluzioni di sviluppo energetico anche valutando progetti, piani industriali e tutto ciò che è necessario per fare delle cose strutturali. Io credo che la Sardegna in questo momento abbia la necessità di tematiche strutturali e non delle ennesime tematiche tattiche che sono valide per 5-10 anni, ma che poi non seguono lo sviluppo di cui abbiamo bisogno”.