[Disarmo] Siria: ispettori non hanno trovato prove dell'uso di armi chimiche. PeaceLink aveva ragione - Re:




Ricevo da PeaceLink -- Disarmo e News

"Siria: ispettori non hanno trovato prove dell'uso di armi chimiche. PeaceLink aveva ragione - Re: [Disarmo]"

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Alla buon'ora.
Faccio notare che il report di OPCW, già dal titolo:

"OPCW Issues Fact-Finding Mission Reports on Chemical Weapons Use Allegations
in Douma, Syria in 2018 and in Al-Hamadaniya and Karm Al-Tarrab in 2016"

smentisce, oltre ai fatti di Douma, pure l'uso deliberato da parte del governo siriano di agenti nervini per gli allarmi chimici del 2016, scrivendo di possibile esposizione della popolazione a sostanze irritanti "non persistenti" di non accertata natura, e non ad agenti chimici usati intenzionalmente come arma. Per tali fatti del 2016 OPCV scrive:

"the FFM cannot confidently determine whether or not a specific chemical was used as a weapon in the incidents that took place in the neighbourhood of Al-Hamadaniyah and in the area of Karm al-Tarrab. The FFM noted that the persons affected in the reported incidents may, in some instances, have been exposed to some type of non-persistent, irritating substance."

Lo scrivo chiaro qui per i pigri che non andranno a leggersi l'intero report al link riportato da Alessandro.

In base a questi reports FFM-OPCV, i volenterosi bombardatori di Siria (e sostenitori/finanziatori Isis) andrebbero, come minimo:
--- fatti dimettere dalle loro cariche istituzionali "democratiche" e incriminati per crimini di guerra,
--- aggressione deliberata e premeditata basata su false accuse ad uno Stato sovrano, nonchè di
--- appoggio diretto all'Isis contro le cui nefandezze il governo di Damasco sta ancora lottando, perchè costretto, in armi.
Come minimo. Per giustizia. Che è il cibo della Pace.

Faccio pure notare che "i provocatori e bombardatori" in Siria non si limitano a Macron e Trump (in continuità con Sarkozy, ora sotto inchiesta per fondi neri libici e altre amenità africane, e Obama, con le sue mille guerre e uccisioni mirate, ché la faccenda siriana non è nata ieri dal nulla), ma comprendono molti altri Paesi confinanti e non con la Siria, che sono Arabi, Europei e Asiatici. A cominciare da Israele e Turchia. E che la presenza in Siria di "istruttori" NATO-UE-Israele è stata più volte segnalata da fonti di informazione sia indipendenti (non coinvolte nel conflitto) che siriane e russe, direttamente coinvolte e per questo continuamente accusate di parzialità. Come se i media UE, USA e NATO imparziali lo fossero mai stati. Non dimentichiamo infine che se nel lavoro sottobanco in Siria è presente la NATO, ne consegue che non è da escludervi la presenza di qualche decina di nostri soldatini senza che il Parlamento ne sappia nulla, come da Libro Bianco della PD Pinotti. Per non parlare poi delle cosiddette ONG a cominciare dai White Helmets e da chi accompagnava nostre sprovvedute ragazzine in braccio all'Isis via Turchia, membro NATO.
Tanto per fare un breve e tutt'altro che esaustivo sunto su quanto accade tra Eufrate, Sinai e Djarbakir. 

Giorgio Ellero



Il 14/07/2018 17:43, Alessandro Marescotti via PeaceLink ha scritto:
Era il 7 aprile 2018 e i mass media parlavano di un attacco chimico a Douma condotto dal regime contro la popolazione civile.
La cosa sembrava davvero strana in quanto l'esercito di Assad stava vincendo e i guerriglieri stavano battendo in ritirata.

Ora emerge che le voci diffuse - e che sono state alla base dell'attacco di Trump e Macron - poggiavano su informazioni non verificabili, risultate poi non vere.

Ed ecco cosa scrivono gli ispettori: "I laboratori designati OPCW hanno condotto analisi di campioni prioritari. I risultati mostrano che nessun agente nervoso organofosforo o i loro prodotti di degradazione sono stati rilevati nei campioni ambientali o nei campioni di plasma prelevati da presunte vittime". 

Lo dice il rapporto dell'organismo internazionale di controllo che ha fatto le indagini in Siria, ossia l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW):


Sulla home page di PeaceLink siamo andati controcorrente mentre buona parte del mondo pacifista credeva alle notizie non controllate e non controllabili che arrivavano dalla Siria.
Il governo Gentiloni aveva dato per scontato l'attacco ma non ha mai risposto alla richiesta delle prove fatta da PeaceLink.


Ecco alcuni articoli pubblicati su PeaceLink, con le infografiche:



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