[Disarmo] Svolta americana del M5S: spariti dal programma finale i tagli agli F35



Svolta americana del M5S: spariti dal programma finale i tagli agli F35


Un jet F-35 in volo all'Avalon Airshow del 2017 in australia. Scott Barbour/Getty Image

    Michele Arnese – Business Insider – 22.02.2018

    Il programma F35 (i cacciabombardieri) è un programma fallimentare. Chi ci ha fatto entrare in questo programma dovrebbe essere preso a calci in culo”. (Alessandro Di Battista, M5S, 8 agosto 2017).

    Riteniamo il programma degli F35 inutile e costoso” (deputata M5S, Tatiana Basilio, 11 maggio 2017).

    Si chiudano subito i contratti per gli F-35 in essere e si provveda ad individuare una exit strategy che accompagni il nostro Paese ad abbandonare definitivamente il piano di sviluppo del programma” (deputato M5S, Manlio Di Stefano, 13 dicembre 2016).

Sono alcune delle frasi pronunciate di recente da esponenti di spicco del Movimento 5 Stelle sugli F-35. Intendimenti presenti nel primo programma Difesa dei Pentastellati votato sulla piattaforma Rousseau. Ma le tesi approvate dalla base grillina sui cacciabombardieri della Lockheed Martin non si rintracciano più nel programma elettorale definitivo del movimento del candidato premier Luigi Di Maio.

L’11 maggio scorso la base del Movimento fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio ha votato sulla piattaforma Rousseau il programma Difesa.

Secondo il Movimento 5 Stelle è necessaria una riforma del modello di Difesa, in particolare a proposito dei “sistemi d’arma”.

Bisogna decidere – si leggeva nel quesito alla base della votazione su Rousseau – se tagliare i sistemi di armamenti prestamente offensivi, vedi F-35destinando le risorse ad altri strumenti innovativi come la cyber security, o lasciare la programmazione come pianificata”.

Quasi il 100% dei votanti scelse l’opzione di trasferimento delle risorse dagli armamenti alla cyber security (19.012 su 19.651 voti).

Ecco cosa scrisse quel giorno il Fatto Quotidiano:

Cambiare approccio della politica di Difesa italiana: quindi investire in cyberdifesa e intelligence, e interrompere l’acquisto degli F35. E’ questo, a grandi linee, il contenuto del programma di governo M5s votato in rete da 19mila e 747 iscritti. ‘Riteniamo il programma degli F35 inutile e costoso”, ha detto la deputata Tatiana Basilio durante la presentazione alla stampa, “e per questo deve essere chiuso al più presto’. I grillini chiedono anche il taglio di altri sistemi di armamenti offensivi, con lo scopo di dirottare le risorse ad altri strumenti innovativi come la cyber security, le reti di intelligence e gli equipaggiamenti che vengono utilizzati per l’operatività dei militari”.

Del trasferimento di risorse – tagliando gli F35 a favore della cyber security – non vi è traccia del programma Difesa definitivo che si può leggere sul sito del Movimento 5 Stelle. Una delle premesse del nuovo programma pubblicato è che “l’Italia spende oggi per la difesa 23 miliardi di euro l’anno, cioè 64 milioni al giorno, di cui oltre 5 miliardi l’anno in armamenti. Una spesa militare ingente nella media dei Paesi Nato (Stati Uniti esclusi) e in costante aumento, + 21% nelle ultime tre legislature”. I Pentastellati poi accusano:La spesa militare italiana è uno degli aspetti più oscuri del programma di spesa dello Stato. Essa è suddivisa tra Ministero della Difesa, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero Economia e Finanze e Miur”.

C’è quindi un rilievo critico, indiretto, all’azione di Leonardo, la ex Finmeccanica, partecipata dal ministero dell’Economia: “Il Paese è dotato di una normativa che vigila e regolamenta la vendita di questi sistemi a ordinamenti che violano i diritti umani fondamentali, ma spesso abbiamo dovuto porre l’attenzione sui “raggiri” compiuti nel nome del profitto, da parte di aziende private autorizzate a vendere armi o di partecipate statali che godono di finanziamenti ministeriali mirati. Tutto ciò stride inesorabilmente con la dura realtà con la quale quotidianamente ci si confronta, ossia l’evidente carenza di idonei mezzi di protezione del personale militare, e adeguati mezzi di trasporto per le pattuglie in servizio nelle nostre città”.

Infine, la proposta in cui non ci sono più accenni agli F35:“L’idea centrale dunque è la possibilità di spostare buona parte degli investimenti pubblici, oggi impiegati nei programmi d’armamento tradizionali, verso lo sviluppo e la ricerca di strumenti più attuali come la cyber security e l’intelligence. In questo modo potremmo essere in grado di recepire le minacce esterne ed intervenire preventivamente, aumentando il nostro grado di difesa e sicurezza”.

A maggio dello scorso anno le tesi anti F-35 trovarono, secondo alcuni esponenti di spicco del Movimento, una conferma dallarelazione speciale della Corte dei Conti sulla partecipazione italiana al programma Joint Strike Fighter F-35 Lightning II.

Il programma per gli F-35 ha accumulato un ritardo “di almeno cinque anni sulla tabella di marcia originaria” con costi “quasi raddoppiati rispetto alle previsioni iniziali”, scrissero i magistrati contabili, osservando tuttavia che “la valutazione complessiva del progetto deve tener conto, proprio in termini squisitamente economici, della circostanza che lesposizione fin qui realizzata in termini di risorse finanziarie (3,5 miliardi di euro fino a fine 2016 e più di 600 milioni ulteriori previsti nel 2017), strumentali ed umane è fondamentalmente legata alla continuazione del progetto“.  Inoltre, avvertiva la Corte dei Conti, “l’opzione di ridimensionare la partecipazione nazionale al programma, pur non soggetta di per sé a penali contrattuali,determina potenzialmente una serie di effetti negativi in termini economici ed occupazionali.

Il giorno dopo, l’8 agosto 2017, Alessandro Di Battista commentava: “La Corte dei Conti ha certificato quel che il MoVimento 5 Stelle dice da 4 anni. Ovvero che il programma F35 (i cacciabombardieri) è un programma fallimentare. Io ne parlai in aula alla Camera nel 2013. In pratica i posti di lavoro creati da questo programma sono pochissimi e i costi (per noi cittadini) sono raddoppiati. Chi ci ha fatto entrare in questo programma dovrebbe essere preso a calci in culo (ora perbenisti di sistema scandalizzatevi per il “culo”)“. Una posizione simile a quella di Luigi Di Maio, che su Facebook il 24 giugno 2013 scrisse: “Oggi si discute in aula la mozione sugli F-35. Il Movimento chiederà la sospensione del progetto che ci costerà almeno 10 miliardi di euro. 10 miliardi per comprare caccia bombardieri difettosi che non ci servono a nulla”.

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Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.
Non ho nulla di nuovo da insegnare al mondo. La verità e la nonviolenza sono antiche come le montagne. 
Non c'è strada che porti alla pace che non sia la pace, l'intelligenza e la verità.
Io e te siamo una sola cosa: non posso farti male senza ferirmi.
Occhio per occhio... e il mondo diventa cieco.
Ci sono cose per cui sono disposto a morire, ma non ce ne è nessuna per cui sarei disposto ad uccidere.
Per praticare la nonviolenza, bisogna essere intrepidi e avere un coraggio a tutta prova.
Nessun uomo può essere attivamente non-violento e non ribellarsi contro l'ingiustizia dovunque essa si verifichi.