Re: [Disarmo] Fwd: In Yemen non c’è un conflitto armato




Il 09/01/2018 11:33, Elio Pagani (via disarmo Mailing List) ha scritto:
Dunque la battaglia principale che dobbiamo sostenere è per un diverso Modello di Difesa, non aggressivo, che vieti la proiezione delle ''Forze armate'' fuori dai confini, dotato solo di armi difensive (ad esempio non di portaerei o F35, ecc.), denuclearizzato, ecc.. Che superi alleanze belliciste come la NATO o lo strumento europeo di Difesa così come viene avanti, con le sue capacità di proiezione all'estero.
E questo è urgentissimo, e dovrebbe camminare assieme alla creazione del Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta.

E tutto questo non può non passare per la cruna dell'abolizione del mercenariato militare, e quindi, so che è dura, molto dura a sostenerlo, per il ripristino dell'esercito di leva. Possiamo pure non chiamarlo esercito, anzi dobbiamo, ché questo dev'essere il fine: chiamiamolo difesa civile, ma dev'essere una compartecipazione di tutto il popolo, di tutti i cittadini, e quindi 'obbligatoria' come 'obbligatoria' deve essere la partecipazione del popolo alla vita pubblica, politica, sociale. Smilitarizzata, ma obbligatoria, quanto la scuola primaria e il dovere al lavoro come costruzione di ricchezza collettiva (non PIL ma BIL-benessereinternolordo...). Se partecipi agisci, se non partecipi alla vita pubblica stai fuori. E ti tolgo pure il diritto di voto. Libertà non è girare il mondo armai e pagati da industrie private per dominare 'interessi nazionali' travestiti da democrazia ma pilotati da interessi di economia finanziaria di dominio. Libertà è partecipazione, sacrificio, fatica collettiva. Non Potere al Popolo, ma servire il (al) popolo.
Inteso questo, è chiaro che sganciarsi dalla NATO fa paura a molti.

Jure

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