Re: [Disarmo] Venezuela. Risultati elezioni Assemblea Costituente. Affluenza sotto il 50%. Caos e violenza. ANSA




Vorrei conoscere la fonte di quest'articolo, che non porta alcun riferimento.
Pure i dati sono confusi.

Il paragrafo d'apertura è fuorviante, scrtto apposta per poter definire Maduro dittatore (contro il Parlamento, la Procuratrice Generale, i dirigenti dell'opposizione e la stampa indipendente): vorrei vedere l'originale fonte di queste affermazioni del 'dittatore', quando sta scritto da tutte le parti che, secondo costituzione vigente, il bilanciamento di poteri è ampio (a differenza che in Polonia, ad esempio, dove la Magistratura è stata appena posta sotto tutela del democratico governo pro NATO del cioccolataio). Sempre secondo legge vigente, che piaccia o meno va rispettata (o no?), la Costituente appena eletta ha pieni poteri nel ridefinire le regole statuali, compresa la rimozione del Presidente in carica.

Brutto è anche far la 'conta dei morti', senza peraltro che ne siano riportate le cause e il contesto. Fatto sta che prima si citano "120 vittime comprese le ultime 13 in 24 ore", poi di 113 compreso il candidato alla Costituente José Felix Pineda ammazzato in casa di notte da uno squadrone della morte della "pacifica opposizione democratica".

Dire poi che 'aumentano gli Stati americani che non riconosceranno etc. etc.' travalica il ridicolo, visto che alla solita troika Messico, Colombia, USA si aggiungono Perù e Argentina, noti democratici sudamericani, più il Cile, messo in riga dagli USA a suo tempo, che ha appena affossato un timido tentativo di eliminare il divieto totale di aborto dal suo democraticissimo codice penale.

Sulle sanzioni sul petrolio, poi, avrei qualche dubbio: dove vanno a prenderli poi gli USA i barili che ogni giorno arrivano dal Venezuela? Probabile costerebbe meno un bel colpo di stato alla Kissinger, e come già riporato ci stanno lavorando: altro che sanzioni!

Seguo in altra mail sulle valutazioni sul voto di Evo Morales, tanto per sentire un'altra campana che non sia quella di Lopez e dei suoi squadroni della morte.

Jure Ellero


Il 31/07/2017 13:55, Elio Pagani (via disarmo Mailing List) ha scritto:

Nel suo primo discorso pubblico dopo l'annuncio dei risultati nelle elezioni per l'Assemblea Costituente, il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha annunciato che l'organismo servirà per prendere misure contro il Parlamento, la Procuratrice Generale, i dirigenti dell'opposizione e la stampa indipendente. 

Il caos e la violenza hanno segnato le elezioni per l'Assemblea Costituente voluta da Maduro. Tredici persone sono state uccise nelle ultime 24 ore, 120 in totale da aprile, e la protesta si è estesa in tutto il paese con momenti di vera e propria guerriglia urbana. Mentre il governo ha continuato ad assicurare che nel paese "regna la calma" e, nonostante la bassa affluenza, ha definito le elezioni un "successo storico" del chavismo. Un appello alla comunità internazionale è stato lanciato dal leader dell'opposizione Leopoldo Lopez che chiede di non riconoscere il voto e denuncia la "brutale repressione della protesta". Mentre gli Usa, secondo il Wall Street Journal, stanno valutando l'imposizione di sanzioni contro l'industria petrolifera del Venezuelache potrebbero avere un impatto devastante sull'economia del paese. 

Intanto i dati ufficiali parlano di un'affluenza del 41,5%, mentre l'opposizione di una astensione dell'87%. Aumentano intanto i paesi americani che non riconosceranno l'esito dello scrutinio: Messico, Colombia, Perù e Argentina; il Cile parla di voto "illegittimo"; gli Usa condannano le violenze.

Un candidato all'Assemblea Costituente venezuelana, è stato ucciso ieri notte nella sua casa a Ciudad Bolivar, capitale dello stato di Bolivar, nel Sudest del paese. La notizia, diffusa dai media locali, è confermata dalla Procura Generale, che ha identificato la vittima in José Felix Pineda (39 anni), precisando che "un gruppo di persone ha fatto irruzione nella sua casa" e lo ha "ucciso con colpi di arma da fuoco". Sale così a 113 il bilancio delle vittime dall'inizio delle proteste, ad aprile scorso.

Altre due persone sono morte durante le manifestazioni contro le elezioni per l'Assemblea Costituente nello stato di Tachira, nell'ovest del Venezuela. Lo hanno reso noto fonti locali su Twitter, che hanno identificato le nuove vittime come Luis Ortiz (15 anni) e Alberto Rosales (53). Ambedue sono stati uccisi da spari di arma da fuoco durante una protesta antigovernativa a Tucapé, piccola località nel comune di Cardenas.



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