Re: [Disarmo] tutti i massacri fatti in nome dell’America



E credo di conoscerne il motivo: perché questa è una delle pochissime volte in cui le nostre dita non sono bagnate nel sangue del Medio Oriente. Per una volta, né noi né i nostri alleati, eccetto i ‘ragazzi’ di al-Nusra che sono sostenuti dal Qatar e dagli altri nostri  amici del Golfo, ma che sono “i buoni” in tutto questo – sono colpevoli di nulla altro che l’indifferenza. E questo è stato esattamente lo stesso problema    nel Ruanda, e a Srebrenica. Non lo abbiamo fatto noi, capo!  Questa volta non siamo stati noi.

Quindi vergogna sui siriani e i russi e gli iraniani. Vi dà proprio un po’ di brividi, non è vero?

Dispiace smentire Robert,ma anche questa volta c'entrano eccome;questi liberal and radical sono di una ingenuità più che sospetta;come le tre scimmiette fanno finta di non capire chi fa la guerra,contro chi e perché ne chi fà il lavoro sporco per procura,eppure bastava sentire oltre la dolce Samantha,il rappresentante Siriano all'ONU elencare i nomi dei consiglieri militari catturati ad Aleppo,tutti ufficiali di paesi democratici e dei loro altrettanto puzzolenti alleati NATO.
pace e bene a tutti
e buone feste

20-12-2016 22:21:51 |L'ambasciatore siriano all'ONU rivela nomi e nazionalità dei 'consiglieri' occidentali catturati ad Aleppo. Non solo si proteggevano i terroristi in Siria, ma li si addestrava


Il giorno 24 dicembre 2016 10:15, rossana <rossana123 at fastwebnet.it> ha scritto:
E’ strano osservare Samantha Power che all’ONU ha opportunamente dimenticato di citare tutti i massacri fatti in nome dell’America

Di Robert Fisk

E così c’è stata Samantha Power che ha fatto il suo pezzo “di vergogna” all’ONU. Non c’è nessun atto di barbarie contro i civili, nessuna uccisione di un bambino che vi ossessiona, che vi dà proprio un po’ di brividi?”, ha domandato l’Ambasciatrice dell’America all’ONU ai russi e ai siriani e agli iraniani. Ha parlato di Halabja *, del Ruanda, di Srebrenica “e, ora, Aleppo”.

Strana questa cosa. Infatti, quando Samantha parlava di “barbarie contro i civili”, mi sono ricordato di quando mi arrampicavo sui civili palestinesi massacrati nei campi profughi di Sabra e Shatila, a Beirut, nel 1982, massacrati dagli amici di Israele della milizia libanese, mentre l’esercito di Israele, il più potente alleato di Washington in Medio Oriente, stava a guardare. Samantha, però, non lo ha nominato. Forse non c’erano abbastanza morti palestinesi? Soltanto 1.700 ne furono uccisi, comprese donne e bambini. Halabaja arrivò fino a 5.000 morti, ma certamente Sabra e Chatila all’epoca “mi diedero i brividi”.

E poi mi sono ricordato della mostruosa invasione dell’Iraq. Forse mezzo milione di morti. E’ una delle statistiche per i morti in Ruanda. Certamente molti di più dei 9.000 morti di Srebrenica. E posso dirvi che il mezzo milione di morti in Iraq “mi ha dato i brividi” in misura notevole, per non parlare delle torture e delle uccisioni  nei centri per gli interrogatori della CIA in Afghanistan e anche in Iraq. Mi ha “fatto venire i brividi” anche sapere che il presidente degli Stati Uniti era solito mandare prigionieri innocenti a essere interrogati nella…Siria di Assad! Sì, venivano mandati da Washington a subire gli interrogatori in quelli che Samantha ora chiama i “Gulag” della Siria.

Vecchio strano mondo. Samantha, Dio la benedica, non ha citato Gaza, dove parecchi bambini palestinesi sono stati uccisi dagli israeliani, e neanche lo Yemen, dove gli alleati taglia-teste dell’America stanno ora mancando di rispetto agli  Sciiti e hanno ucciso quasi 4.000 civili. E neanche le uccisioni di massa compiute dall’Isis a Mosul. E – la cosa più strana a dirsi – Samantha non ha citato l’11 settembre.  Questo, certamente, è stato un crimine internazionale contro l’umanità, degno di citazione nella lista della vergogna di Samantha. 3.996 innocenti morti. Pensereste che sia un dovere per scagliarsi contro i siriani e i  russi e gli iraniani.

Invece no. Infatti lì c’è un tantino di problema, non è vero? Perché il bagno di sangue dell’11 settembre è stato compiuto da al-Qaida che in Siria ha cambiato il suo nome in al-Nusra e poi in Jabhat Fateh al-Shan e è al-Sham (alias Nusra, alias al—Qaida) che ha combattuto contro il regime siriano a Aleppo Est. Un po’ difficile, capite. Per Samantha esprimere il suo orrore per il più spaventoso attacco al suo paese accaduto nella storia recente – parlare di “barbarie contro i civili” – quando l’organizzazione molto criminale della “jihadi” che ha commesso questo oltraggio è proprio ad Aleppo Est a combattere contro l’esercito siriano.

Quindi Samantha deve buttare i morti dell’11 settembre nel secchio della spazzatura allo scopo di dirci come dovrebbero “rabbrividire” i nemici di al-Qaida per il loro comportamento ad Aleppo. Dovrebbero rabbrividire anche per i Cristiani di  Mosul, uccisi o espulsi dall’Isis, gli Yazidi soggetti alla ‘pulizia etnica’ dell’Isis, un argomento del quale Samantha è molto esperta quando accadeva in Bosnia. Infatti, l’Isis viene semplicemente cancellata dalla narrazione di Samantha e riceve un buon attestato.

E noi giornalisti acconsentiamo a tutto questo. Quale è stata la volta più recente che avete letto qualcosa sul  catastrofico ritorno dell’Isis nella città siriana di Palmira, avvenuti la settimana scorsa, certamente una vittoria per coloro che si ipotizza stiamo sconfiggendo a Mosul? E alcuni degli assalitori di Palmira in realtà venivano da Mosul? Come lo hanno fatto  quando Mosul era circondata dall’esercito iracheno e dai loro alleati e da tutti quei “consiglieri” americani? E del resto, quale è stata l’ultima volta che avete sentito parlare di Mosul, circondata da un esercito governativo che cercava di farsi strada operando distruzioni per entrare  nella città,  contro i suoi difensori jihadisti e dove c’era un numero anche maggiore di civili assediati rispetto ad Aleppo?

E rieccoci quindi, sul familiare sentiero semantico lungo il quale devono camminare tutti coloro che criticano i nemici della Siria (e l’America). Sì, Bashar è un dittatore, la sua elezione è stata una farsa, le sue milizie sono assassini, il suo esercito è spietato, le sue prigioni così barbare che Washington vi ha inviato i suoi prigionieri per degli interrogatori brutali. Ho realmente vito un resoconto di una di queste sessioni in cui i siriani che facevano l’interrogatorio,  concludevano che il tizio inviato dagli Stati Uniti era del tutto innocente. Ma, seriamente, se tutti avessimo  così “tanti brividi” – come Samantha – allora saremmo dovuti intervenire militarmente in Siria (malgrado i russi) e  saremmo dovuti andare in soccorso dell’opposizione siriana?

C’è però un altro elemento strano nel nostro oltraggio occidentale, e l’indizio sta nella scelta fatta da Samantha Power delle atrocità. Infatti l’uccisione con il gas dei Curdi di Halabja era stata commessa dall’aviazione militare di Saddam che era araba. E il genocidio in Ruanda era stato commesso dai Ruandesi. E i massacri di Srebrenica erano stati commessi dalle milizie di Milosevic, che erano serbe. Forse siamo stati “pigramente a guardare”; dopo tutto, è quello che stiamo facendo e che faremo riguardo ad Aleppo – me né noi né i nostri alleati hanno realmente commesso queste atrocità. Samantha è rimasta su un terreno sicuro, non è vero?

E questo è ciò che stiamo facendo in Europa. Il presidente francese e il parlamento britannico – dove l’ex Cancelliere George Osborne ha fatto il suo ‘pezzo’ di “povero me!” -si sono tutti rammaricati di non aver fatto assolutamente nulla per la sofferenza di Aleppo. E non intendevano fare nulla; questo il motivo di tutti i posti vuoti al dibattito a Westminster.

E credo di conoscerne il motivo: perché questa è una delle pochissime volte in cui le nostre dita non sono bagnate nel sangue del Medio Oriente. Per una volta, né noi né i nostri alleati, eccetto i ‘ragazzi’ di al-Nusra che sono sostenuti dal Qatar e dagli altri nostri  amici del Golfo, ma che sono “i buoni” in tutto questo – sono colpevoli di nulla altro che l’indifferenza. E questo è stato esattamente lo stesso problema    nel Ruanda, e a Srebrenica. Non lo abbiamo fatto noi, capo!  Questa volta non siamo stati noi.

Quindi vergogna sui siriani e i russi e gli iraniani. Vi dà proprio un po’ di brividi, non è vero?

https://it.wikipedia.org/wiki/Attacco_chimico_di_Halabja

Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo


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