Re: [Disarmo] Finanziamenti Finmeccanica



ma stai bene? Certo che l'ho postata io: ho postato l'informazione così come l'espresso l'ha mandata (tant'è ho messo il link). Quale sarebbe il soggetto falso copiato dal falso titolo? Dov'è, di chi è e cosa c'è di falso? L'epresso è andato sul sito (potevi farlo anche tu) e ha scoperto che "La grafica fornita dal Center for Responsive Politics mostra che – nonostante la donazione alla candidata dem sia stata più pesante – il totale speso a supporto dei candidati repubblicani sia nettamente maggiore rispetto alle cifre devolute ai democrats".

Questa è la modalità scelta dalle più importanti industrie d'armi statunitensi e Finmeccanica si è adeguata. Se ti fermi a guardare le donazioni fatte alla Clinton o a Trump deduci che la Clinton è stata favorita dalle industrie d'armi, ma se vai più a fondo scopri che la fetta più importante delle donazioni sono state date ai canditati repubblicani. Darle direttamente agli uomini del congresso (chi davvero decide) è stata una bella furbata.

Forse è qui in questa lista che c'è qualcuno che mangia pane e volpe.


Il 12/11/2016 14:21, Jure Ellero LT (via disarmo Mailing List) ha scritto:

Questo l'hai riportato tu, non io, con tanto di soggetto falso copiato dal falso titolo Espresso. Chi è qui che rivolta frittate?


Il 04/11/2016 07:33, rossana ha scritto:
> Consultando il database di OpenSecrets.org ‘l’Espresso’ ha scoperto che


http://espresso.repubblica.it/attualita/2016/11/02/news/finmeccanica-e-gli-altri-gli-italiani-che-finanziano-la-campagna-elettorale-di-trump-1.287145

Se l’Eni Spa ha contribuito all’intero ciclo elettorale 2016 solo con
una modesta spesa di 39.000 dollari in lobbying, devolvendo ad Hillary
Clinton e Donald Trump cifre minuscole – 117 dollari alla candidata
democratica e 222 al repubblicano – l’impegno di Finmeccanica ha
raggiunto quote più consistenti.

294.618 dollari di contributi diretti e 865.000 di lobbying nel solo
2016, cifra inferiore a quella spesa nell’anno precedente, pari a
1.375.000 dollari: queste le cifre relative al gruppo guidato da Mauro
Moretti e Gianni De Gennaro. 7.523 dollari sono andati ad Hillary
Clinton, mentre Donald Trump ha ricevuto donazioni dirette per 930
dollari. La grafica fornita dal Center for Responsive Politics mostra
che – nonostante la donazione alla candidata dem sia stata più pesante –
il totale speso a supporto dei candidati repubblicani sia nettamente
maggiore rispetto alle cifre devolute ai democrats.


Scelte che non stupiscono: non solo il partito repubblicano statunitense
è quello più tradizionalmente legato ai temi relativi alla difesa ed
alla sicurezza nazionale, ma Finmeccanica potrebbe trarre beneficio da
una vittoria di Trump.

Infatti, secondo Marcus Weisgerber, analista economico specializzato nel
settore difesa per DefenseOne ed ex corrispondente dal Pentagono per
riviste del settore, è plausibile aspettarsi che ad una eventuale
vittoria di Donald Trump segua lo spostamento delle commesse per la
produzione di armamenti dagli Stati Uniti all’Europa; potrebbe accadere
che commesse provenienti dal medio-oriente siano rivolte a aziende come
l’inglese BAE Systems e l’italiana Finmeccanica.




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