F-35 - Il Consiglio Supremo di Difesa 'cancella' il veto sull'acquisto



Decisione gravissima:

Riunione dei vertici dello Stato: Napolitano, Letta, Bonino, Alfano, Mauro, 
Saccomanni e Zanonato avvertono il Parlamento: "niente veti al governo 
sull'ammodernamento delle Forze Armate"

Roma - Il Parlamento non mettere veti al governo sulla materia riguardante 
l'acquisto degli F-35. Questo è quanto deciso dal Consiglio Supremo di Difesa. 
La cui nota recita testualmente: nel "rapporto fiduciario" tra Parlamento e 
Forze armate, "che non può che essere fondato sul riconoscimento dei rispettivi 
distinti ruoli", la "facoltà del Parlamento" di "eventuale sindacato delle 
Commissioni Difesa sui programmi di ammodernamento delle Forze Armate, non può 
tradursi in un diritto di veto su decisioni operative e provvedimenti tecnici 
che, per loro natura, rientrano tra le responsabilità costituzionali 
dell'Esecutivo". Alla riunione del Consiglio Supremo hanno partecipato, tra gli 
altri, oltre al presidente Napolitano, il premier Enrico Letta, il ministro 
degli Esteri Emma Bonino, il ministro dell'Interno Angelino Alfano, il ministro 
dell'Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni, il ministro della Difesa 
Mario Mauro, il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato, il capo di 
stato maggiore della Difesa ammiraglio Luigi Binelli Mantelli. Piuttosto dura 
la reazione del M5S: "Schiaffo al Parlamento". "L'intervento del Consiglio 
Supremo di Difesa" su gli F35 "è l'ennesima prova che il Parlamento viene 
concepito come ratificatore di provvedimenti del Governo. E' sconvolgente che 
Napolitano avalli questo ennesimo schiaffo. Ci aspettiamo che come presidente 
del Consiglio di Difesa, faccia chiarezza". Così Riccardo Nuti, capogruppo M5S 
Camera.

Riunione del Consiglio Supremo di Difesa
http://www.difesa.
it/Primo_Piano/Pagine/20130703_RiunioneConsiglioSupremoDifesa.aspx


Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha presieduto oggi, al 
Palazzo del
Quirinale, una riunione del Consiglio Supremo di Difesa.
Alla riunione hanno partecipato: il Presidente del Consiglio dei Ministri, 
Enrico Letta; il
Ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino; il Ministro dell'Interno, Angelino 
Alfano; il
Ministro dell'Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni; il Ministro della 
Difesa,
Mario Mauro; il Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato; il Capo di 
Stato
Maggiore della Difesa, Amm. Luigi Binelli Mantelli.
Hanno altresì presenziato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei 
Ministri,
Filippo Patroni Griffi; il Segretario generale della Presidenza della 
Repubblica, Donato
Marra; il Segretario del Consiglio Supremo di Difesa, Gen. Rolando Mosca 
Moschini.
Il Consiglio, nel riaffermare il ruolo insostituibile delle Forze Armate, ha 
esaminato i
principali scenari di crisi e l'andamento delle missioni internazionali, anche 
in vista del
decreto autorizzativo per il quarto trimestre, che sarà in linea con gli 
impegni assunti nella
prima parte dell'anno, confermando una sensibile riduzione di presenze e di 
oneri rispetto
al passato.
Con riferimento al processo di riforma dello strumento militare, si è rilevato 
come
l'attuazione della Legge 244/2012 debba riflettere indirizzi strategici e 
linee di sviluppo
delle capacità e delle strutture coerenti con le sfide, i rischi e le minacce 
che il contesto
globale in rapida trasformazione prospetta per il nostro Paese e per la 
Comunità
Internazionale. In tale quadro, la progressiva integrazione europea, in 
coordinamento con
l'evoluzione della NATO, e la realizzazione di capacità congiunte 
costituiscono
presupposti fondamentali per l'approntamento di forze in grado di far fronte 
efficacemente
alle esigenze di sicurezza e di salvaguardia della pace. Questa è la 
prospettiva da
perseguire, anche in considerazione della limitatezza delle risorse 
disponibili e dell'entità,
da un lato, degli investimenti da effettuare per la sicurezza e la difesa e 
della gravità,
dall'altro, delle esigenze di rilancio della crescita e dell'occupazione.
A parere del Consiglio Supremo, tale visione è conforme allo spirito ed al 
disposto della
legge 244, anche per quanto attiene alle necessità conoscitive e di eventuale 
sindacato
delle Commissioni Difesa sui programmi di ammodernamento delle Forze Armate, 
fermo
restando che, nel quadro di un rapporto fiduciario che non può che essere 
fondato sul
riconoscimento dei rispettivi distinti ruoli, tale facoltà del Parlamento non 
può tradursi in
un diritto di veto su decisioni operative e provvedimenti tecnici che, per 
loro natura,
rientrano tra le responsabilità costituzionali dell'Esecutivo.
In vista del Consiglio Europeo del prossimo mese di dicembre, si è convenuto 
che il
riconoscimento dei rispettivi distinti ruoli, tale facoltà del Parlamento non 
può tradursi in
un diritto di veto su decisioni operative e provvedimenti tecnici che, per 
loro natura,
rientrano tra le responsabilità costituzionali dell'Esecutivo.
In vista del Consiglio Europeo del prossimo mese di dicembre, si è convenuto 
che il
Governo, che nell'occasione intende promuovere una concreta iniziativa di 
sviluppo di
capacità europee congiunte, puntualizzi, in coordinamento con le Commissioni 
Difesa, la
prospettiva sopra indicata. In tale quadro potranno essere collocate, con 
adeguate
motivazioni, le diverse capacità militari esistenti e da realizzare nonché le 
relative
strutture organizzative, evidenziandone le linee di attuazione congiunta in 
ambito
multinazionale.
Il Consiglio ha ritenuto che tale disegno possa riflettersi in un "Libro 
Bianco della Difesa"
da elaborare, in tempi contenuti, una volta approvati i decreti delegati.