Re: La fiducia arriva dagli Usa



Parlano di pace e preparano la guerra stracciando la costituzione (tra l'altro anche la rielezione di Napolitano è incostituzionale)

Su  Enrico Letta ci sarebbe ancora da leggere l'articolo Zio e nipote, gli amici americani pubblicato sull'Espresso, e che porta per sottotitolo:

Dai cablo di WikiLeaks emerge tutto il "sistema Letta", un'istantanea su come il potere e i contatti con la diplomazia Usa si travasino da Gianni a Enrico. Entrambi fidatissimi di Washington

 http://espresso.repubblica.it/dettaglio/zio-e-nipote-gli-amici-americani/2205763



Letta Enrico, figura di spicco del PD, è nipote di Letta Gianni, figura di spicco del PDL; si tratta dei due partiti che per quasi vent'anni si sono schierati - almeno apparentemente - l'uno contro l'altro. Ma è stata vera opposizione? Ai tempi dei primi governi di centrosinistra, nonostante una campagna elettorale incentrata sul conflitto d'interessi di Berlusconi (quale proprietario di tre reti televisive nazionali) nessun provvedimento è stato varato per ovviare a questa situazione (il leader di uno dei più importanti partiti d'Italia che può manipolare l'opinione pubblica sfruttando le sue televisioni).


Più di recente i due partiti si sono trovati assieme a sostenere il governo di Mario Monti, tranne poi litigare per un pugno di voti in più in occasione delle elezioni. Chiusa la tornata elettorale eccoli che dopo il teatrino elettorale vanno di nuovo d'amore e d'accordo per realizzare un governo di larghe intese (che in fin dei conti non sarà molto diverso da quello che con le sue dimessioni ci ha portato alle elezioni anticipate).


Da notare che Enrico Letta aveva passato un esplicito bigliettino a Mario Monti in cui, chiamandolo per nome come un vecchio amico, scriveva:

"Mario, quando vuoi dimmi forme e modi con cui posso esserti utile dall'esterno. Sia ufficialmente (Bersani mi chiede per es. di interagire sulla questione dei vice) sia riservatamente. Per ora mi sembra tutto un miracolo! E allora i miracoli esistono!"

http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/articoli/1028416/risolto-il-giallo-del-bigliettino-a-montienrico-letta-esce-allo-scoperto-e-mio.shtml


Sui record negativi del governo Monti (l'amico di Enrico) che ha finito di distruggere l'economia italiana consiglio questo breve articolo: http://www.investireoggi.it/attualita/monti-ha-davvero-risanato-litalia-ecco-tutti-i-numeri/ .


Continuiamo questa rassegna su Letta e Letta parlando degli illustri antenati della famiglia, in particolare dello zio di Gianni Letta, un gerarca fascista che ai tempi prese le difese del sicario che uccise Matteotti.



Il quotidiano La Repubblica in un articolo del 25 agosto 2011, titola: Busto dello zio di Letta con i fondi del sisma inaugurato tra le polemiche 


E' vero, nessuno può incolpare di questo episodio gli altri due Letta, però ritengo ugualente che sia un particolare significativo.


Sul quotidiano La Stampa possiamo leggere un articolo intitolato Enrico e Gianni Letta, una famiglia al potere, dal quale traiamo alcune righe:

Gianni ha ceduto a Enrico l’incarico di sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel 2006, quando si passò dal terzo governo Berlusconi al secondo governo Prodi, e da Enrico la riprese nel 2008, quando si passò dal secondo governo Prodi al quarto governo Berlusconi - e dopo tre lustri abbondanti nel corso dei quali l’Italia ha sempre avuto un Letta al governo. 


Enrico Letta è fortissimamente legato alla creazione dell'euro ed alla gestione dei problemi economici e monetari in un lungo periodo in cui il debito cresceva a dismisura anche a causa del signoraggio, in un periodo in cui l'euro stesso impoveriva l'Italia, la Grecia, la Spagna ...

Sul sito di wikipedia (sito che nega l'esistenza di qualsiasi cospirazione) possiamo leggere: 

È stato presidente dei Giovani democristiani europei (1991-1995), segretario generale del Comitato Euro del Ministero del Tesoro (1996-1997), vicesegretario nazionale del Partito Popolare Italiano (1997-1998), Ministro delle Politiche comunitarie (1998-1999), Ministro dell'Industria


Alle elezioni europee del 2004 è stato eletto parlamentare europeo per la lista di Uniti nell'Ulivo nella circoscrizione nord-est, ricevendo 176 mila preferenze. Iscritto al gruppo parlamentare dell'Alleanza dei Liberali e Democratici per l'Europa, è stato membro della Commissione per i problemi economici e monetari; della Commissione temporanea sulle sfide e i mezzi finanziari dell'Unione allargata nel periodo 2007-2013; della Delegazione per le relazioni con i paesi del Maghreb e l'Unione del Maghreb arabo (compresa la Libia).


Nel gennaio 2012 Luigi Lusi, ex tesoriere della Margherita, è iscritto nel registro degli indagati per aver sottratto, secondo la procura di Roma, ingenti somme di denaro dalle casse del partito. Lusi ha poi sostenuto che parte di tali soldi sono andati a diversi appartenenti al partito, tra i quali Enrico Letta.


(...) È inoltre membro del comitato europeo della Commissione Trilaterale e del comitato esecutivo dell'Aspen Institute Italia. Nel 2012 ha partecipato alla riunione del Gruppo Bilderberg presso Chantilly, Virginia, USA. 

http://it.wikipedia.org/wiki/Enrico_Letta


Quindi Enrico Letta fa parte di diversi circoli elitari (Bilderberg, Aspen, Trilaterale) dove si ritrovano alcuni dei più influenti uomini politici (nota bene, di ogni colore politico), uomini d'affari, finanzieri, banchieri, industriali. Per avere informazioni più dettagliate su queste organizzazioni riando ai seguenti articoli:


http://scienzamarcia.blogspot.it/2009/04/laspen-institute-italiano-ovvero-il.html


http://novoordo.blogspot.it/2007/06/il-gruppo-bilderberg.html


http://www.disinformazione.it/trilaterale.htm


A proposito del gruppo Bilderberg notiamo che la neo ministro degli esteri Emma Bonino (da sempre fiancheggiatrice delle guerre a stelle e strisce) fa parte anche lei di tale consorteria e ricordiamo che l'ex giudice Imposimato indica proprio il gruppo Bilderberg come possibile mandante delle stragi di stato (http://www.libreidee.org/2013/01/bilderberg-choc-i-fanatici-del-rigore-dietro-le-stragi-di-stato/).


Imposimato nel suo ultimo libro La repubblica delle stragi impunite fa riferimento ad un documento di Emilio Alessandrini del 1967 che nomina il Bilderberg come un gruppo che sta dietro le stragi di stato.

Al di là di quelli che qualcuno potrebbe considerare come semplici sospetti, si registrano le dichiarazioni di enrico Letta in difesa dell'industria degli OGM:

A questo punto, propone il responsabile economico della Margherita Enrico Letta, «bisognerebbe non chiamare mai più gli ogm il cibo di Frankenstein: non possiamo permetterci di non far crescere industrie come la biotecnologia». A favore degli ogm si schiera anche l' ex ministro della Salute Girolamo Sirchia.



Sebbene gli studi sui roditori non sono necessariamente predittivi di quanto puà avvenire negli esseri umani (motivo per il quale gli esperimenti sugli animali andrebbero banditi) fa tuttavia insospettire il fatto che questi cibi OGM si facciano sempre più strada nonostante i terrficanti risultati su molti animali nutriti con essi.

L'ultimo proviene dall'università di Caen (http://www.lepoint.fr/science/les-ogm-de-monsanto-en-accusation-20-09-2012-1508119_25.php) e potete  leggere in dettagli i risultati di questo studio sui ratti nutriti all'11% con mais OGM della Monsant, su ratti nutriti con OGM trattato con il Roundup (glifosato) e su ratti non nutriti con OGM ma che hanno bevuto acqua contaminata dall'erbicida Roundup (tutti e tre i gruppi hanno riportato danni significativi).

Lo studio ha rilevato che oltre la metà dei ratti maschi e il 70 per cento delle femmine che sono stati alimentati durante la loro vita con mais Monsanto sono morti prematuramente con significativi danni epatici e renali.

Gli scienziati hanno anche scoperto che i ratti contenevano tumori così grandi da bloccare la funzionalità degli organi.

Mentre numerosi studi hanno esaminato il loro impatto a breve termine, questo è il primo studio che esamina gli effetti a lungo termine del consumo di OGM.

Essendo geneticamente modificato oltre l’80 per cento del mais negli Stati Uniti, l’impatto ambientale e sulla salute di tale materia prima è diventato una delle principali preoccupazioni.


Dal transgenico alla privatizzazione:  un anno fa, Enrico Letta ad Affaritaliani.it afferma: “Privatizziamo Finmeccanica,Eni ed Enel”; vedi il video




E poi ancora sempre sull'Espresso si può leggere all'interno dell'articolo Ecco chi paga Enrichino:

Enel, soprattutto. Ma anche Eni, Telecom, Vodafone, Sky, Lottomatica, Sisal, Autostrade per l'Italia, Nestlé, Farmindustria e il gruppo Cremonini. Sono i generosi sponsor della fondazione VeDrò, da cui nasce la rete di potere del premier incaricato. Chissà se avranno qualcosa in cambio


Quanto alla fondazione Vedrò sembra l'ennesimo organismo in stile Bilderberg/Aspen/Trilaterale, con tanti pezzi grossi dell'Italia che conta (di qualsiasi colore politico beninteso, tant'è che ritroviamo Enrico Letta assieme ad Angelino Alfano, Luigi de Magistris e Mara Carfagna).


Vedi il sito stesso della fondazione: http://www.vedro.it/chi





Leggi anche l'articolo di Gianni Lannes

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/04/napolitano-alto-tradimento-e-attentato.html


All'interno del quale troviamo la prova definitiva che la rielezione di Napolitano è illegale, incostituzionale, come confermano documenti istituzionali (vedi pagina 6 e 7 del documento http://www.camera.it/_dati/costituente/lavori/II_Sottocommissione_I_Sezione/sed001/sed001.pdf)




MANLIO DINUCCI


Enrico Letta ha ricevuto la fiducia: quella del segretario di stato Usa John Kerry che, ancor prima che la votasse il parlamento italiano, si è congratulato per la nascita del nuovo governo. Fiducia ben meritata. Enrico Letta, garantisce John Kerry, è «un amico buono e fidato degli Stati uniti, che ha dimostrato in tutta la sua carriera un fermo impegno nella nostra partnership transatlantica». Il governo Letta, sottolinea Kerry, assicurerà il proseguimento della «nostra stretta cooperazione su molte pressanti questioni in tutto il mondo». È quindi il segretario di stato Usa a trattare un tema fondamentale che i partiti italiani hanno cancellato dal dibattito e dai programmi con cui si sono presentati agli elettori: la politica estera e militare dell'Italia. Il perché è chiaro: Pd, Pdl e Scelta Civica hanno su ciò la stessa posizione. Possiamo dunque essere sicuri che l'Italia continuerà ad essere base avanzata delle operazioni militari Usa/Nato in Medio Oriente e Africa: dopo la guerra alla Libia, si sta conducendo quella in Siria, mentre si prepara l'attacco all'Iran. E, in barba al Trattato di non-proliferazione, resteranno sul nostro territorio le bombe nucleari che gli Usa hanno deciso di potenziare. Allo stesso tempo l'Italia continuerà a inviare forze militari all'estero, anche in Afghanistan dove la Nato manterrà propri contingenti dopo il «ritiro» nel 2014. Aumenterà di conseguenza la spesa militare, in cui l'Italia si colloca al decimo posto mondiale con 70 milioni di euro al giorno spesi con denaro pubblico in forze armate, armi e missioni militari all'estero. A rafforzare la fiducia di John Kerry che l'Italia resterà alleato fidato sotto comando Usa è la nomina di Emma Bonino a ministro degli esteri. La Bonino, sottolineano a Washington, è una ex allieva del Dipartimento di stato, presso cui ha frequentato un corso di formazione (International Visitor Leadership Program). Brillante allieva. Ha sostenuto i bombardamenti della Nato sull'ex Jugoslavia; ha sostenuto la guerra in Afghanistan, dichiarando che «non si può parlare di occupazione: qui c'è una forza multinazionale» e che «un'occasione militare può condurre alla democrazia»; ha accusato Gino Strada di «atteggiamento ambiguo, tra l'umanitario e il politico». Ha sostenuto la guerra in Iraq, affermando che «non c'era alternativa per sconvolgere la rete terroristica» dopo l'11 settembre e ha definito «irresponsabili» i manifestanti contro la guarra. E, in veste di vice-presidente del Senato, è stata tra i più accesi sostenitori della guerra alla Libia, chiedendo nel febbraio 2011 la sospensione del trattato bilaterale perché «lega le mani all'Italia nel prestare soccorso alla popolazione civile», «soccorso» arrivato subito dopo con i cacciabombardieri. La Bonino potrà contare sui corsi di «peacekeeping» della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa (già diretta da Maria Chiara Carrozza ora ministro dell'istruzione), che vengono tenuti anche in Africa. A quando, dopo quella in Libia, la prossima operazione di «peacekeeping»?

 

Allegato Rimosso
Allegato Rimosso
Allegato Rimosso