Retromarcia del Pentagono sulla Corea del Nord: "Non abbiamo le prove"



Non e' dimostrato che la Corea del Nord possa lanciare un missile nucleare. Lo dice il Pentagono.

E cosi' si sgonfia definitivamente la bufala dell'imminente Olocausto Nucleare.

Era più di una settimana che - stando ai Tg - il mondo sembrava sull'orlo della crisi nucleare. Sono state diffuse notizie prive di fondamento  sulla capacita' della Corea del Nord di scatenare una guerra atomica, fino a colpire le basi militari Usa. E ora la verita' e' relegata, solo poche righe, in diciannovesima pagina.

Ad esempio Anna Guaita sul Messaggero di oggi osserva come "dopo l'allarme lanciato la sera di giovedì, gli Stati Uniti hanno fatto in parte marcia indietro sulla reale capacita' di Pyongyang di montare una testata nucleare sui propri missili. Il portavoce del Pentagono, riferendosi a un documento segreto finito sui giornali, ha precisato che "non e' esatto" dire che il Nord abbia "pienamente testato, sviluppato o dimostrato" di avere la capacita' di lanciare missili con testate nucleari. E lo stesso ha affermato anche il ministro della Difesa sudcoreano Kim Kwan-Jin".

L'11 aprile l'Ansa titolava:

 Corea del Nord: missili pronti per il lancio

Lo faceva senza virgolettare il titolo, cosa grave per un'agenzia come l'Ansa che sapeva di non riportare un dato oggettivo ma solo una "ipotesi dei network nipponici". E quando un dato non e' oggettivo ma e' una congettura, occorre virgolettare il titolo e riferirlo alla fonte. Ma soprattutto non veniva specificato che su quei missili non era installata alcuna testata nucleare.

Alessandro Marescotti


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