Necessità e proporzionalità nel diritto bellico



I concetti di necessità e proporzionalita nel diritto bellico. Chi ci crede è un pazzo, ma così è.

Diritto di proporzionalità. Cos'è? Il diritto di proporzionalità in quanto dottrina del diritto internazionale, non dice che l'intensità di fuoco deve essere uguale, non dice che il numero delle vittime deve essere uguale. Ma nella conduzione della guerra quando si è legittimati a rispondere ad un attacco contro un obiettivo militare, i comandanti militari devono prendere in considerazione i risultati dell'attacco, cioè il numero delle vittime civili, rispetto al vantaggio previsto. Secondo la dottrina, la risposta ad un attacco può essere immediata e necessaria, serve a ripristinare l'iniziale status quo, ma deve astenersi a colpire i civili Per il procuratore capo Luis Moreno-Ocampo, impegnato presso la Corte Internazionale che indagava sulla morte dei civili nella guerra del 2003 in Iraq, non importa quanto sia grave e deplorevole la morte dei civili durante un conflitto armato, non costituisce di per sè crimine di guerra. Esiste un reato se vi è un diretto attacco contro i civili (principio di distinzione) o se un attacco è stato lanciato contro un obiettivo militare avendo conoscenza e consapevolezza del fatto che tale attacco può provocare gravi danni per l'ambiente, in misura eccessiva rispetto al vataggio militare (principio di proporzionalità).
Ma ci deve essere *chiaramente* un eccesso.

Dunque le valutazioni si basano su:
previsioni di danni o lesioni ai civili, vataggio militare previsto, chiaramente eccessivo.

Esiste anche un altro concetto: necessità militare. Per necessità militare si intende anche l'uso di armi vietate che provocano ferite e sofferenze inutili. Maggiore è la necessità, maggiori saranno i danni collaterali, e le vittime civili saranno giustificate come necessarie.

Allora è possibile utilizzare anche l'arma nucleare?
Se la sopravvivenza di uno Stato dipende dall'uso dell'arma nucleare, può essere giustificato l'uso dell'arma nucleare per necessità.

Are Israel and Hamas Committing War Crimes in Gaza?
By Anthony Dworki
Israel launched its latest full-scale offensive against Hamas in Gaza on December 27, saying its action was necessary to end rocket attacks against Israeli towns. In the eleven days since then, more than 600 Palestinians have been killed, including an increasing number of civilians. The Israeli army stepped up its attack on January 3, when it sent ground forces into the Gaza strip. In the most disputed incident of the conflict so far, Israeli tanks shelled three UN-run schools being used as shelters in Gaza on January 6, including the al-Fakhora school in Jabaliya, where 40 Palestinian civilians were killed, according to the United Nations. Rockets fired from Gaza have killed four civilians in Israel.
http://crimesofwar.org/onnews/news-gaza3.html

Press conference on humanitarian situation in gaza
http://www.un.org/News/briefings/docs//2009/090109_Gaza.doc.htm
Violence must stop
http://www.ohchr.org/EN/NewsEvents/Pages/ViolenceMustStop.aspx
Gaza civilians endangered by the military tactics of both sides
http://www.amnesty.org/en/news-and-updates/news/gaza-civilians-endangered-military-tactics-both-sides-20090108
http://www.icc-cpi.int/
http://www.asil.org