U.S. Steps Up Its Criminal Prosecution of Illegal Technology Exports to Iran



Secondo i servizi segreti statunitensi, negli ultimi due anni, gli agenti iraniani a Teheran sarebbero riusciti a sfruttare il mercato clandestino per ottenere equipaggiamenti bellici molto sofisticati prodotti negli Usa, che vanno dagli occhiali a infrarossi, agli apparecchi gsm, fino ad arrivare ad alcuni componenti dei caccia da combattimento. Il problema esiste da sempre, o meglio dalla rivoluzione del 1979, ma adesso, secondo i funzionari dell’intelligence Usa la situazione si sarebbe aggravata: gli iraniani avrebbero infatti messo a punto metodi nuovi e sempre più audaci per eludere controlli e sanzioni ricorrendo a società prestanome con sede all’estero. L’ultima conferma di questa tendenza è arrivata ieri con l’avvio di un’indagine federale a Miami dove 16 persone e le rispettive società straniere sono state accusate di aver fatto arrivare illegalmente via mare in Iran migliaia di microchip prodotti negli Usa – oltre ad altro materiale elettronico altamente sofisticato – in violazione al divieto del 1995: secondo gli inquirenti questi componenti sarebbero stati usati per realizzare le auto bombe usate dai ribelli in Iraq.

http://www.nytimes.com/2008/09/18/washington/18justice.html?_r=1&oref=slogin