VICENZA. 80 MILA VOLTE «NO DAL MOLIN»



VICENZA. 80 MILA VOLTE «NO DAL MOLIN»

[GRILLOnews . 16.12.07] Com'è andata la Manifestazione europea «No Dal Molin» di sabato 15 dicembre? Bene, benissimo! Nonostante il silenzio dei maggiori mezzi di pubblica informazione prima, durante e dopo l'evento. Siamo andati a raccogliere e mettere in ordine i testi battuti nel corso della giornata dalle agenzie di stampa, pubblicati oggi in uno dei siti degli organizzatori della tregiorni vicentina, che ha avuto nella partecipatissima giornata di ieri il momento clou. Ve li proponiamo.

15/12/2007 - 10.10 fonte: AdnKronos
VICENZA: LEGAMBIENTE, ITALIA E UE DEVONO ESSERE DETERMINANTI NEI RAPPORTI
«Chiunque creda nella soluzione politica e democratica dei conflitti internazionali non può che dire no alla nuova base militare Dal Molin. L'Italia e l'Europa devono essere determinanti nei rapporti di pace con i popoli». Così Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, spiega la partecipazione della sua associazione alla manifestazione organizzata oggi a Vicenza contro l'ampliamento della base militare Usa. «Le ragioni della nostra presenza al corteo di Vicenza - aggiunge Maurizio Gubbiotti, responsabile internazionale di Legambiente - sono motivate dalla forte convinzione che il progetto di questa base, già definita 'il cuore e il cervello della strategia Usa in Europà, si scontri con l'idea di sicurezza fondata sulla pace e la giustizia che Legambiente persegue». Sono evidenti, inoltre, per Legambiente, i problemi di carattere ambientale e sociale che l'ampliamento della base comporta: problemi di sicurezza ancora irrisolti legati alla presenza di depositi N.B.C. (nucleare batteriologico chimico), l'incremento dell'inquinamento atmosferico e acustico (facilmente prevedibile in una zona ad alta attività aerea) e non ultimo il consumo del territorio. Il progetto,ricorda Legambiente, prevede la costruzione di 700.000m3 di cemento in una delle poche aree verdi della città. Vicenza (114.000 abitanti) conta oggi meno di 5m2 di verde pubblico per abitante, a fronte dei 9 previsti dalla normativa vigente e dei 30, fra aree verdi e servizi, che dovrebbero essere predisposti a breve ai sensi della nuova Legge urbanistica regionale (11/2004). «Con l'ampliamento della base, inoltre-osserva l'associazione ambientalista- il volume costruito superebbe di ben 28 volte quanto attualmente normato dal Piano Regolatore. Il progetto, altamente impattante e interamente statunitense, non è stato soggetto ad alcuna procedura di Via, come fosse un'opera di difesa nazionale nonostante nessun documento ufficiale lo provi». «A Vicenza, la politica sta rinunciando alla difesa dell'interesse del Paese e della popolazione locale - conclude Vittorio Cogliati Dezza - Chiediamo una radicale inversione di rotta. Ecco perchè Legambiente sfila al fianco del popolo No Dal Molin».

15/12/2007 - 12.36 fonte: ANSA
BASE VICENZA:GIÀ CENTINAIA ARRIVI PER CORTEO 'NO DAL MOLIN'
Stanno giungendo a Vicenza le centinaia di partecipanti alla manifestazione contro l'ampliamento della base Usa promossa dai comitati No Dal Molin. In attesa che il lungo corteo destinato a percorrere un'ampio anello attorno al centro storico di Vicenza si metta in moto dalla stazione ferroviaria, i vari comitati stanno radunando i propri sostenitori. Davanti alla caserma Ederle, in viale della Pace, il comitato Vicenza Est assieme ai rappresentanti di 'Alternativa comunistà, ha registrato la presenza di due giovani militari americani disertori. Si tratta di Chris Capps Schubert, 24 anni, del New Jersey, e di Russell Hoitt (24), del New Hampshire. Il primo ha abbandonato l'esercito statunitense mentre con la sua unità di stanza in Germania si trovava a Baghdad. «Ho preso coscienza - ha detto il giovane - di non volermi considerare parte del meccanismo di guerra». Il secondo, invece, faceva parte della stessa 173/a brigata aviotrasportata di stanza alla Ederle di Vicenza.

15/12/2007 - 14.14 fonte: ANSA
BASE VICENZA: BERLUSCONI, I SOLDATI USA PORTANO BENESSERE
Silvio Berlusconi che oggi a Milano ha accusato il governo di essere in balia dei movimenti estremisti ha citato come esempio la manifestazione contro la base di Vicenza sostenendo che i soldati americani «non portano fucili ma benessere». «È giusto - ha spiegato - raddoppiare quella base. I soldati americani non portano i fucili ma il benessere. Rifondazione comunista ha organizzato una manifestazione ma i movimenti ne hanno organizzata un'altra e ciò dimostra che anche la sinistra radicale subisce i diktat dei movimenti estremisti».

15/12/2007 - 14.15 fonte: AdnKronos
VICENZA: BOTTENE (COMITATO NO DAL MOLIN), OGGI SAREMO BEN DI PIÙ DI VENTIMILA Ventimila alla manifestazione del Comitato «No Dal Molin» di questo pomeriggio? «No, saremo molti di più» annuncia Cinzia Bottene, portavoce del coordinamento dei comitati. Il corteo partirà alle 14 dal piazzale davanti alla stazione ferroviaria. «Temiamo qualche defezione a causa della neve, perchè sappiamo di difficoltà per chi deve attraversare l'Appennino per raggiungerci». Una spruzzata di neve ha imbiancato stanotte anche il percorso che il lungo corteo farà nel pomeriggio fino al tendone di Ponte Marchese, «luogo simbolo del No Dal Molin e metafora della determinazione dei vicentini», dove si concluderà la giornata di mobilitazione con un happening di musica dal vivo, interventi e una cena finale. Hanno annunciato la loro presenza, fra gli altri, il premio nobel Dario Fo, don Gallo, Lalla Trupia della Sinistra democratica , il capogruppo di Prc al Senato, Giovanni Russo Spena. «Dovremmo purtroppo polemizzare - anticipa Bottone - con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, perchè preferisce sostenere i piani militari di Bush anzichè proteggere il suo popolo». Un palco itinerante aprirà il corteo contro la costruzione della nuova base Usa. Un camion di otto metri dal quale interverranno i rappresentanti del movimento vicentino, ma anche le delegazioni in arrivo da tutta Europa e gli attivisti statunitensi che si battono contro la guerra. «Il corteo, colorato da mille palloncini, sarà aperto dalle famiglie di Vicenza: donne uomini, bambini, anziani, persone con storie di vita e culture diverse - conferma Giovanni Marangoni, coordinatore dell'associazione 'Famiglie per la pacè - unite dall'obiettivo di impedire la militarizzazione della città berica». All'inizio del corteo sfileranno numerosi vicentini in maschera per dimostrare «la invisibilità di Vicenza». Oscar Mancini, segretario della Cgil vicentina, ha intanto invitato «tutte le camere del lavoro» d'Italia a sottoscrivere la moratoria sulla base, «perchè si tratta di una questione nazionale». Centinaia gli uomini delle forze dell'ordine che vigileranno sulla città, ma il prefetto Pietro Mattei ha riferito che «l'attenzione è normale», quindi nessuna tensione è prevista.

15/12/2007 - 15.32 fonte: ANSA
BASE VICENZA: CORTEO È FESTIVAL DEL NO
Non raggiungeranno le decine di migliaia della scorsa edizione di febbraio, ma gli organizzatori del corteo di Vicenza contro la nuova base americana sono soddisfatti perchè la cifra di 20 mila partecipanti ipotizzata alla vigilia potrebbe essere esatta. Con il corteo già ampiamente avviato sono ancora centinaia e centinaia le persone che si stanno mettendo in marcia dalla stazione di Vicenza. All'appuntamento sono confluiti decine di movimenti di tutta Italia che si oppongono a installazioni militari, progetti ambientalisti, e infrastrutturali. Accanto al corpo centrale della manifestazione, dedicata al No Dal Molin, ecco prendere forma gli striscioni dei No Tav, No Mose, No all'ampliamento dell'aeroporto senese di Ampugnano, No agli F35 a Novara, di chi è contrario alle modifiche su Malpensa, oltre ai no gridati contro l'accordo militare Italia-Israele. il corteo si sta svolgendo senza incidenti, con angoli di colore e di musica diffusa da decine di altoparlanti montati su furgoni. «Abbiamo avuto un gran senso di responsabilità - commenta Cinzia Bottene, leader dei presidi No Dal Molin - il centro della città è libero, chi vuole fare shopping può farlo in tutta tranquillità. Chi afferma il contrario lo fa per purA speculazione politica».

15/12/2007 - 15.40 fonte: ANSA
BASE VICENZA: RUSSO SPENA; DICIAMO NO, STUPISCE NAPOLITANO
«Oggi Vicenza e i pacifisti tornano a dire che la seconda base Usa non deve essere costruita, è una bellissima manifestazione, tranquilla e colorata ed è emozionante vedere i vicentini che entrano nel corteo mentre si snoda per la città»: il capogruppo del Prc al Senato Giovanni Russo Spena invia una dichiarazione dalla città veneta mobilitata dal comitato No Dal Molin. «Rifondazione non ha mai accettato la scelta di ampliare la base di Vicenza contro la volontà della popolazione locale e continuerà la battaglia perchè il governo rispetti gli impegni assunti con gli elettori - sottolinea Russo Spena - con questo voglio dire che sulla base deve essere stabilita una moratoria fino a che non verrà fatta la conferenza nazionale sulle servitù militari, un punto del programma dell'Unione sul quale ci sentiamo traditi dagli alleati. E questo è uno degli argomenti della verifica di gennaio. Voglio aggiungere che sono rimasto davvero sconcertato per la presa di posizione su Vicenza del presidente Napolitano. Non me l'aspettavo da un uomo della sua sensibilità democratica».

15/12/2007 - 17.25 fonte: AdnKronos
VICENZA: BOTTENE (COMITATO NO DAL MOLIN), UN SUCCESSO STRAORDINARIO
«Un successo straordinario», Così, Cinzia Bottene, portavoce del Comitato permante 'No dal Molin«, ha commentato la riuscita della manifestazione svoltasi oggi pomeriggio in città contro la base Usa all'aeroporto Dal Molin. Secondo gli organizzatori, i partecipanti al corteo sono stati ben piu 'di 50 mila, e quindi ben oltre le previsioni che puntavano a quota 20 mila. Ed anche secondo la Questura di Vicenza, le presenze si possono contare su 20- 30 mila circa. Il corteo, dopo un giro per le via della città, è arrivato di fronte alla stazione ferroviaria del capoluogo vicentino. I tanti manifestanti hanno sfilato in un clima tranquillo e pacifico.

15/12/2007 - 17.28 fonte: AdnKronos
VICENZA: TRUPIA (SD), AMPLIAMENTO BASE TEMA VERIFICA DI GENNAIO
«L'ampliamento della Base americana sarà inserito fra i temi della verifica di gennaio del Governo Prodi». Lo afferma l'on. Lalla Trupia, deputata della sinistra democratica, a Vicenza per partecipare alla manifestazione contro il raddoppio della Base Usa. «In tutta Italia, fra l'altro, stiamo raccogliendo firme per chiedere la moratoria sull'avvio del cantiere, cioè la sospensione dei lavori programmati fino a che non si terrà la conferenza nazionale sulle servitù militari, perchè - spiega la parlamentare della sinistra - sarebbe assurdo che il progetto fosse avviato, mentre le decisioni della conferenza potrebbero andare in senso contrario».

15/12/2007 - 17.31 fonte: ANSA
BASE VICENZA: DARIO FO, BERLUSCONI NON HA SENSO UMORISMO
«Berlusconi non ha il senso dell'umorismo, nè della storia». Lo ha detto Dario Fo, presente alla manifestazione di Vicenza contro la base americana, commentando le dichiarazioni di Berlusconi secondo il quale i soldati Usa «non portano fucili ma benessere». «Non so quanti morti abbiano avuto gli Usa in Iraq, mi sembra 4.000 - ha proseguito il premio Nobel - Bisognerebbe chiedere alle famiglie di questi ragazzi se questo è benessere e chiederlo a chi è stato bombardato e a chi ha subito stragi e fame».

15/12/2007 - 17.43 fonte: ANSA
BASE VICENZA: DARIO FO, GOVERNANTI CIECHI E SORDI
Cappello a larghe tese, cappotto di lana nero, una sciarpa rosa attorno al collo. Così il premio Nobel Dario Fo ha sfilato oggi per Vicenza assieme alle decine di migliaia di manifestanti che hanno preso parte alla manifestazione contro l'ampliamento della base militare Usa progettata all'aeroporto Dal Molin. «Questa di oggi è finalmente una manifestazione di popolo perchè si tratta di popolo nel vero senso della parola, persone con una grande dignità e una forza d'animo - ha commentato Fo - I governanti invece sono ciechi e sordi. Anche i dirigenti della sinistra non si rendono conto dell'importanza che hanno queste manifestazioni e della voglia di sentirsi cittadini che hanno queste persone. Al Governo - ha proseguito l'attore - dico che non si può voltare la faccia dall'altra parte davanti a una richiesta così lecita e così ragionevole. Il Governo - ha concluso - continua a parlare di pace e spende migliaia di milioni di euro per acquistare aerei d'aggressione e da massacro».

15/12/2007 - 18.16 fonte: ANSA
BASE VICENZA: GRASSI (PRC), DEVE FAR PARTE DELLA VERIFICA
«La prossima verifica di gennaio chiesta dal Prc non potrà non contenere, tra gli altri obiettivi, la richiesta di rivedere la decisione della costruzione della base Usa Dal Molin», afferma il senatore Claudio Grassi coordinatore nazionale di Essere comunisti del Prc, che ha partecipato alla manifestazione di Vicenza. Una decisione, quella della costruzione della base «avvenuta al di fuori da qualsiasi dibattito parlamentare, grave e in contrasto con il programma dell'Unione e con lo spirito della nostra Costituzione». «La Sinistra che domenica scorsa ha riunito a Roma gli stati generali - sottolinea Grassi - deve farsi carico unitariamente di questo obiettivo». Per Grassi la partecipazione di «migliaia di persone» alla manifestazione, nonostante la neve, contro la costruzione della nuova base militare americana «è un' ulteriore dimostrazione del fatto che il popolo della pace e la popolazione di Vicenza non vogliono subire questa imposizione del Governo Usa, accettata supinamente da Prodi».

15/12/2007 - 20.09 fonte: ANSA
BASE VICENZA: TORNA POPOLO NO MA SENZA LEADER SINISTRA
A dieci mesi dall'imponente corteo che a febbraio aveva portato a Vicenza oltre 80 mila persone a manifestare contro l'ampliamento della base Usa all'aeroporto Dal Molin, le strade del capoluogo berico sono state teatro di una nuova contestazione di massa. Meno di 30 mila persone, secondo i dati della questura, circa 70 mila per gli organizzatori, si sono ritrovate sotto il sole che ha cancellato presto le poche tracce di neve lasciate dalla notte, unificando centinaia di bandiere di movimenti e associazioni sotto l'ideale stendardo di un No collettivo. Una dimostrazione di compattezza di intenti e di 'retè rimasta tuttavia orfana dei leader politici della sinistra (a febbraio avevano sfilato, tra gli altri, Franco Giordano e Oliviero Diliberto), se si escludono le parlamentari Lalla Trupia e Luana Zanella e il capogruppo del Pd nel Consiglio regionale del Veneto Achille Variati. All'appuntamento sono confluiti decine di movimenti di tutta Italia, realtà che si oppongono non solo a installazioni militari, ma anche ad alcuni progetti e infrastrutture: accanto al 'corpò principale della manifestazione costituito dai «No Dal Molin», hanno preso forma e spazio infatti striscioni dei «No Tav», «No Mose», No all'ampliamento dell'aeroporto senese di Ampugnano, No agli F35 a Novara, i no di chi è contrario alle modifiche su Malpensa e la rabbia urlata degli esponenti dell'associazione Carlo Giuliani di Genova che hanno sfilato non lontano dagli esponenti di Emergency di Toscana e Veneto. Un festival del No al quale questa volta non hanno preso parte esponenti politici nazionali. gli unici a sfilare tra le bandiere rosse del Partito Comunista dei Lavoratori e di «Essere Comunisti» sono stati Marco Ferrando e il sen.Claudio Grassi. Per Ferrando la manifestazione ha rappresentato «un grande segnale di opposizione netta al Governo, tanto più netta - ha detto l'ex esponente di Rifondazione - dopo le vergognose dichiarazioni di D'Alema e Napolitano». In corteo anche il premio Nobel Dario Fo assieme alla moglie Franca Rame che ha annunciato le dimissioni da senatrice dopo l'approvazione della Finanziaria. Al termine della manifestazione Fo ha parlato di «governanti ciechi e sordi»: «Anche i dirigenti della sinistra non si rendono conto dell'importanza che hanno queste manifestazioni - ha detto l'attore - Al governo dico che non si può voltare la faccia dall'altra parte davanti a una richiesta così lecita e così ragionevole». Il pomeriggio tanto temuto per Vicenza ha vissuto un solo vero momento di tensione quando, vicino all'ospedale San Bortolo, un gruppo di disobbedienti ha cercato di uscire dalle fila per dirigersi verso la vicina caserma della Gendarmeria Europea. Una deviazione impedita dall'intervento della polizia la cui presenza, assieme a quella dei carabinieri è stata meno imponente del febbraio scorso e particolarmente discreta. Beffato invece il servizio d'ordine che avrebbe dovuto 'proteggerè il nuovo teatro di Vicenza inaugurato lunedì scorso: dopo il passaggio del corteo sui muri candidi dell'edificio sono comparse alcune scritte, tra cui «'Usa Italy Killer. No War». «Abbiamo avuto un gran senso di responsabilità - ha commentato Cinzia Bottene, leader dei presidi No Dal Molin - il centro della città è rimasto libero, chi voleva fare shopping ha potuto farlo tranquillamente». Affermazione smentita da Roberto Cattaneo, del Comitato del Si Dal Molin per il quale invece «il centro storico deserto, i negozi con le serrande abbassate, la grande affluenza nei centri commerciali della periferia sono i segnali del disinteressamento della città alla manifestazione del No».