Lo sviluppo del Sud



Ecco come si risolve il problema dello sviluppo al sud:

Stabilimento Alenia Composite: sarebbe da verificare come sono stati progettati i reparti per le lavorazioni dei materiali plastici, kevlar, fibre di carbonio, resine epossidiche e catalizzanti (le zone clean room, quelle per il taglio e la polimerizzazione, ecc.). Tutte attività che hanno a che fare con sostanze che producono effetti cancerogeni, mutageni ed epatotossici. (vedere i lavori delle lontane e scomparse commissioni per la sicurezza e la salute in fabbrica di Alenia e Aermacchi)

Ma in ogni caso non è difficile da capire quale sia il destino di queste regioni del sud: dalla militarizzazione del territorio alla militarizzazione della produzione e viceversa. La ricerca vien da sè.

Nei giorni scorsi Regione Puglia e Regione Campania hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per la creazione di un distretto aerospaziale interregionale, uno strumento di coordinamento tra circa 150 aziende campane e pugliesi con un fatturato di 2 miliardi di euro (il 32% del totale della filiera italiana) e circa 14.000 addetti. Il protocollo è stato firmato da Andrea Cozzolino (a destra), assessore alle Attività Produttive e all’Agricoltura della Regione Campania, Sandro Frisullo (a sinistra), vice presidente e assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, e Teresa Armato (in basso), assessore all’Innovazione Tecnologica della Regione Campania Alla cerimonia, tenutasi presso l’Aula Scipione Bobbio della Facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II di Napoli, hanno presenziato Massimo Ferrarese, presidente di Confindustria di Brindisi, Domenico Giustino, dell’Unione degli Industriali di Napoli, presidente della Commissione Aerospazio Campania Puglia, ed Edoardo Cosenza, Preside della Facoltà di Ingegneria, che ha introdotto i lavori. Il progetto è scaturito da un’iniziativa congiunta tra la Regione Puglia la Regione Campania. L’idea era nata durante l’incontro avvenuto a Roma nel marzo 2007 presso la sede di Confindustria di Viale dell’Astronomia ed organizzato da Confindustria Brindisi e da Confindustria Napoli, le due organizzazioni che rappresentano la maggior parte delle imprese del settore presenti nelle due regioni. Dall’incontro, che aveva segnato l’avvio di un processo di forte integrazione tra i poli aeronautici pugliese e campano, era emersa la volontà di procedere congiuntamente nell’elaborazione di un progetto di sviluppo del polo aeronautico nazionale del Mezzogiorno, a partire dalla presenza nelle due regioni delle più grandi imprese italiane del settore e di un sistema diffuso di PMI che compongono la filiera della subfornitura. L’accordo fa seguito all’intesa, siglata tra gli assessori Cozzolino e Frisullo lo scorso ottobre presso la sede di Confindustria a Roma, con cui fu avviata la collaborazione tra le due aree. L’intesa, che punta a un potenziamento congiunto dei poli aerospaziali delle due regioni meridionali, pone le basi per la creazione di un vero e proprio "Distretto dell’industria aeronautica e aerospaziale del Mezzogiorno"; questo rappresenterà uno strumento di coordinamento tra le aziende campane e pugliesi del settore e punto di riferimento importante per le altre realtà aerospaziali del Paese. Saranno quindi attivate adeguate forme di integrazione e cooperazione con altri poli dell’industria aeronautica e aerospaziale delle altre regioni del centro e del nord Italia. Il "Distretto" sarà composto da 150 imprese di grandi, medie e piccole dimensioni, che complessivamente registrano un fatturato di 2 miliardi di euro, una cifra che costituisce il 32% del totale della filiera italiana, ed occupano circa 14.000 addetti, ovvero il 36% del totale nazionale. Sarà possibile, tra l’altro, sviluppare forme di coordinamento tecnico e amministrativo per sostenere congiuntamente le iniziative imprenditoriali delle aziende del comparto aeronautico presenti nei rispettivi territori regionali. In particolare, l’obiettivo è di potenziare l’integrazione tra le imprese, sviluppare servizi specialistici di supporto, organizzare nuove strutture interaziendali, rafforzare il management delle aziende minori, razionalizzare e migliorare la logistica, realizzare strutture stabili di raccordo tra produzione e ricerca e coordinare le attività di promozione del settore aerospaziale. Il protocollo prevede la stipula di un accordo di programma, che vedrà impegnati direttamente il Ministero dello Sviluppo Economico, nella sua funzione istituzionale di raccordo con le politiche nazionali di promozione dello sviluppo industriale, l’Unione degli Industriali di Napoli e la Confindustria di Brindisi, che rappresentano la maggior parte delle imprese del settore presenti nelle due regioni. Questo accordo stabilirà inoltre le forme di coordinamento e le modalità di cooperazione tra le istituzioni, i criteri per la partecipazione delle organizzazioni di categoria e le modalità di attuazione delle iniziative dei soggetti imprenditoriali e delle istituzioni. "La firma di questo atto - ha dichiarato Teresa Armato - rappresenta l’avvio di un percorso virtuoso di collaborazione tra due territori che hanno in comune aziende e centri di eccellenza nel settore dell’aerospazio. Un accordo che dà particolare rilevanza al ruolo del mondo della ricerca, rappresentata dalle Università e dai centri di ricerca pubblici e privati, fiore all’occhiello della Campania. Si potenzia così un comparto produttivo di altissimo livello che fa della ricerca uno dei principali fattori di vantaggio competitivo, e che rappresenta un sicuro volano di sviluppo economico. Questo protocollo deve permettere alle piccole e medie imprese di Campania e Puglia di diventare il cuore dei processi d’innovazione produttiva, interagendo attivamente con il sistema delle Università, dei Centri di Ricerca, dei Centri Regionali di Competenza". "Questo accordo - ha commentato Andrea Cozzolino - rappresenta solo una cornice: ora tocca alle imprese sostenere la crescita del distretto in modo da rafforzare entrambi i sistemi industriali, sia nell’ambito delle infrastrutture che in quello della ricerca e dell’innovazione tecnologica. L’obiettivo è puntare a essere non più solo parte di una supply chain specializzata, ma anche offrire prodotti finiti. Le potenzialità ci sono tutte, a noi sta accompagnare questo processo con una politica industriale chiara e definita. In Campania, grazie al PASER, impegneremo nei prossimi cinque anni 100 milioni di euro per l’aerospazio, finanziando un vero e proprio programma di sviluppo industriale del settore". "Oggi - ha detto Sandro Frisullo - diamo un segnale di cooperazione che produrrà sicuramente frutti importanti. Abbiamo messo in piedi un progetto di sviluppo che sarà fondamentale non solo per le due regioni coinvolte e per il Mezzogiorno, ma per tutta l’Italia. Siamo convinti, infatti, che il settore aeronautico meridionale può rafforzarsi soltanto se rientra pienamente nella strategia nazionale di settore e se si collega alle grandi reti internazionali". Soffermandosi poi sul settore aerospaziale pugliese, Sandro Frisullo ha poi dichiarato che "il forte contenuto tecnologico del settore e delle aziende che in Puglia lo compongono rappresenta un grande potenziale per la crescita di un’industria dell’alta tecnologia, purché si cominci a investire in ricerca, innovazione e alta formazione". "A febbraio 2006 - ha proseguito Frisullo - è stato firmato un Accordo Quadro tra Regione Puglia e Gruppo Finmeccanica che ha rappresentato un primo passo nella direzione di un rafforzamento del polo aeronautico pugliese. La Regione e l’azienda stanno mettendo a punto iniziative congiunte nel campo della ricerca, della formazione, della qualificazione dell’indotto e dell’attrazione di nuovi investimenti". D’altra parte la Regione Puglia ha già investito nelle potenzialità di questo settore, approvando due contratti di programma per AVIO e Alenia Composite. Oltre a queste risorse, nell’agosto del 2006 è stato sottoscritto, con il ministero dello Sviluppo Economico, un Accordo di Programma per Brindisi che prevede nuovi investimenti nel settore aeronautico per oltre 30 milioni di euro, con il coinvolgimento di diverse imprese che andranno ad insediarsi in questa area, attratte evidentemente dal clima favorevole che esiste in Puglia per il settore aeronautico e dalle prospettive che la politica industriale regionale sta creando. "Siamo convinti - ha concluso Frisullo - che il settore aeronautico meridionale può rafforzarsi se rientra pienamente nella strategia nazionale di settore e se si collega alle grandi reti internazionali".