Scudo spaziale: Usa, per Clinton colossale spreco denaro



30 giugno 2007 - 09.36
Scudo spaziale: Usa, per Clinton colossale spreco denaro

YALTA (UCRAINA) - L'ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton ha messo in dubbio l'efficacia del progetto di 'scudo spaziale' antimissili perseguito dall' amministrazione di George W. Bush, definendolo un "colossale spreco di denaro". Parlando a una conferenza sulle relazioni internazionali dell'Ucraina tenuta ieri a Yalta, nella penisola di Crimea, Clinton ha detto che il sistema di difesa antimissili - elementi del quale dovrebbero essere dispiegati in Polonia e nella Repubblica Ceca - ha provocato difficoltà non necessarie con la Russia, che considera il piano un tentativo di minare le sue capacità di difesa. "La mia impressione è che stiamo creando una crisi dove non é necessario - ha avvertito - perché non penso che il sistema di difesa missilistica sia sufficientemente affidabile per avere un impatto". "A meno che non funzioni meglio di quanto io pensi, (lo scudo spaziale) è un colossale spreco di denaro", ha concluso l'ex presidente Usa.

Uno scudo di difesa antimissile: idea pazza o obiettivo razionale?
di Immanuel Wallerstein

George W. Bush ha spinto molto per piazzare nella repubblica Ceca e in Polonia quello che chiama uno scudo di difesa antimissile. Pochissimi pensano che questa sia un’idea sensata. Mentre i due governi dell’est europeo sembrano appoggiarla con entusiasmo, sondaggi della pubblica opinione mostrano che la popolazione è contraria. La Russia l’ha denunciata apertamente. La Germania l’ha combattuta in modo più pacato. L’Iran ha mostrato totale indifferenza. E Joseph Cirincione, che ha dedicato la sua carriera professionale a combattere la proliferazione nucleare, dice che Bush sta portando avanti «una tecnologia che non funziona contro una minaccia che non esiste». Quindi questa è solo un’idea pazza, una prova in più che il regime di Bush è irrazionale e non molto scaltro? Non proprio. C’è un obiettivo razionale dietro a tutto questo, e non è un segreto. Cominciamo dalla spiegazione apparente. Bush dice che gli Stati Uniti vogliono neutralizzare lo spiegamento da parte di uno stato canaglia (leggi Iran) di una minaccia nucleare all’Europa e in ultimo anche agli Stati Uniti. La Russia dice che questi cosiddetti scudi di difesa sono in realtà rivolti contro la Russia, e ad essi la Russia non solo si oppone ma contro di essi la Russia schiererà missili puntati all’Europa. I governi Ceco e Polacco non possono essere davvero spaventati dalla minaccia iraniana, ma sembrano convinti che ci sia una minaccia russa. Quindi il motivo per cui sono entusiasti dell’idea è che sono d’accordo con la Russia, che queste mosse hanno di mira la Russia. Effettivamente, questa è anche la posizione della Germania, in privato. E, sempre in privato, probabilmente ogni altro governo dell’Europa occidentale la pensa allo stesso modo. George W. Bush insiste che tutto questo non è vero, che i Russi sono amici e che lui non intende minacciarli. Dice che i Cechi e i Polacchi non devono scegliere tra Stati Uniti e Russia. Possono essere (e dovrebbero essere) amici di entrambi. Probabilmente lui crede a tutto questo, nel senso che né Bush e nemmeno i neo-conservatori sono ansiosi di prendere la Russia come un ulteriore nemico del ventunesimo secolo. Allora cosa sta succedendo? Donald Rumsfeld ci ha detto cosa succede, molto tempo fa. La politica dell’attuale governo USA è di usare la cosiddetta nuova Europa per vincolare e limitare il ruolo politico della cosiddetta vecchia Europa, cioè usare i governi dell’est contro i governi occidentali. Gli Stati Uniti, specie il regime di Bush, non vogliono vedere un’Europa forte, in grado di perseguire una politica indipendente da quella degli Stati Uniti. E si può dire che la dottrina di Rumsfeld ha avuto discreto successo, finora. Lo scopo di costruire uno scudo di difesa antimissile in Europa dell’est è di proteggere gli Stati Uniti non contro l’Iran e non contro la Russia ma contro l’Europa occidentale, il che spiega la posizione tedesca. Il periodo di dominazione sovietica sull’Europa dell’est è stato un’esperienza molto negativa, sia per i paesi satelliti, che per le varie repubbliche ex-sovietiche che ora sono indipendenti. Tutti stanno attraversando una sindrome da stress post-traumatico. Le forze di destra in tutti questi paesi sfruttano questa paura per mandare avanti i loro programmi interni. Queste forze non temono davvero una pressione diretta russa, sul piano militare e neanche sul piano politico. Temono che l’Europa occidentale stabilisca un accordo politico con la Russia, e senza che esse abbiano molto da dire sui termini di questo accordo. Questo non è del tutto irrazionale, da parte loro. Ci sono stati accordi del genere diverse volte negli ultimi secoli, e ce n’è di nuovo una seria possibilità. Quindi i paesi dell’est europeo proclamano il loro amore imperituro per gli Stati Uniti (manifestato con incredibile effusione in Albania durante la visita di Bush di otto ore l’11 Giugno). Lo scopo dell’esuberante proclamazione di amicizia è duplice: indebolire l’Europa occidentale e creare una situazione in cui gli Stati Uniti siano costretti a supportare l’Europa dell’est. Questa è una tattica classica di paesi più deboli verso paesi più forti che appaiano ideologicamente alleati. Cuba e il Vietnam l’hanno usata di fronte all’Unione Sovietica, la Corea del Nord di fronte alla Cina. È una tattica che spesso funziona. Ma ha i suoi limiti. Il suo tallone d’Achille è che dipende dal fatto che il paese più forte continui ad aver bisogno di portare avanti il gioco. Ad oggi, gli Stati Uniti sono ben intenzionati a farlo. Ma quando si ritirassero dall’Iraq e ricalibrassero il loro atteggiamento globale tenendo conto della loro diminuita potenza geopolitica, sostenere i governi Ceco e Polacco potrebbe apparire meno utile, potrebbe anche perdere importanza del tutto. A quel punto, i governi dell’est europeo si troverebbero soli, e dipendenti economicamente e militarmente proprio dalle potenze occidentali che adesso disdegnano, anche quando, o specialmente quando, c’è un più stretto riavvicinamento Parigi-Berlino-Mosca.

Quindi, a breve termine, la costruzione di uno scudo di difesa antimissile nell’Europa dell’est serve agli Stati Uniti e serve ai governi dell’Europa dell’est. Ma più a lungo termine, è come se i paesi dell’est europeo scommettessero su un cavallo che non sembra in grado di terminare la gara.