Dopo l'incontro di Bologna del 15 aprile



Dopo l'incontro di Bologna del 15 aprile

LA CAROVANA NAZIONALE CONTRO LA GUERRA DIVIENE UNA CONCRETA IPOTESI DI LAVORO Domenica 15 aprile si è svolto a Bologna il primo incontro nazionale delle realtà che in questi mesi hanno lavorato al rilancio del movimento contro la guerra nel nostro paese.

Il dato preliminare dal quale non si può prescindere nel dare un giudizio complessivo della giornata è il seguente: un incontro pensato come operativo su tempi e modi della carovana e sulle due leggi di iniziativa popolare su ordigni nucleari ed accordi militari si è trasformata per partecipazione numerica, ricchezza di contenuti e pluralità delle identità e provenienze in una vera assemblea di movimento.

Il confronto non a caso è stato serrato e non formale, facendo emergere punti di vista, sensibilità e aspirazioni che rispecchiavano a pieno la ricchezza del movimento sviluppatosi in questi anni dal Sud al Nord del paese. Dibattito quindi non facile, a tratti aspro, ma sempre nel solco del rispetto tra culture e modi diversi di rapportarsi alle grandi questioni legate alle politiche di guerra, alle conseguenze interne ed internazionali che queste politiche determinano.

Il contesto ci ha così proiettato in un di confronto “senza rete”, non scontato, dal quale potevano determinarsi scenari ben diversi da quelli prospettati dall’ordine del giorno originario. Sulla scorta di questo dato di fatto i risultati della giornata acquisiscono così maggior valore, determinando le condizioni per una vera, vasta e ramificata campagna nazionale contro la guerra e la militarizzazione dei territori.

Nei prossimi giorni uscirà la piattaforma della CAROVANA NAZIONALE CONTRO LA GUERRA, che da Sigonella a Vicenza, da Novara ad Aviano, convergerà a Roma per il 2 giugno per riaffermare la centralità della festa della repubblica contro le parate militariste e contro la prevista presenza del Presidente degli Stati Uniti.

Gli obiettivi della carovana rispecchiano quelli intorno ai quali si è mosso nell’ultimo anno il nuovo movimento contro la guerra: richiesta del ritiro delle truppe da tutti i fronti di guerra, smantellamento delle basi, obiezione di coscienza alle spese militari, costruzione di una vertenza nazionale contro il governo per la rimessa in discussione di accordi ed impegni internazionali su basi e proiezioni belliche, investimenti e produzioni belliche.

Un importante strumento che useremo nelle tappe della carovana sarà la petizione popolare contro l’accordo quadro firmato a febbraio tra il governo italiano e USA che inserisce il nostro paese in un nuovo sistema di scudo missilistico.

Le scadenze della carovana saranno legate a quelle dei comitati, alle loro lotte e manifestazioni, a partire dal 19 maggio a Novara contro l’ipotesi di costruzione di componenti del bombardiere nucleare USA F35.

Nei prossimi giorni pubblicheremo la piattaforma della carovana, le date delle prossime riunioni operative e una prima mappa delle tappe della carovana.

Rete nazionale Disarmiamoli!

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