ca b ra s. In seicento oggi a Cagliari per chiedere la chiusura del poligono




dal ilgiornaledisardegna del 28\10\2005


? Una mobilitazione senza
precedenti per chiedere la dismissione
della base militare
di Capo Frasca. Oltre 600 pescatori
del Golfo di Oristano
oggi scenderanno in piazza a
Cagliari per protestare contro
il poligono, da anni croce del
comparto ittico arborense.
Un'iniziativa che secondo alcuni
è solo l'antipasto di quello
che accadrà se i pescatori non
otterranno subito quanto richiesto,
ovvero l'immediata riduzione
d'area e la successiva
chiusura del poligono. L'unità
d'intenti tra i pescatori e le
amministrazioni comunali interessate
dal problema (tutte
meno quella di Terralba) è stata
raggiunta ieri in un incontro
tra le parti tenutosi al museo
civico di Cabras. In apertura
della riunione la lettura del fax,
con il quale il sottosegretario
alla Difesa Salvatore Cicu ha
annunciato che la settimana
prossima sarà a Cabras, per
presentare i nuovi indennizzi
che saranno concessi ai pescatori
danneggiati dal poligono.
Una prospettiva inaccettabile,
secondo il portavoce
dei pescatori di Cabras Raffaele
Manca. «Non siamo sanguisughe
dello Stato, gli indennizzi
non li vogliamo più
-sbotta polemico Manca- vogliamo
solo lavorare liberamente.
Con gli indennizzi non
si fanno programmi, è solo col
lavoro che si può programmare
e creare altra occupazione. I
pochi spazi concessici per pescare
sono soggetti a sforzi di
pesca insostenibili e non riusciamo
più neanche a mantenere
le nostre famiglie: rendere
agibile l'area di Capofrasca
è l'unica soluzione».
Teoria sposata da Efisio Trincas,
Bepi Costella e Antonello
Figus, sindaci di Cabras, Arborea
e Santa Giusta, che ieri
hanno preso parte all'assemblea
e dato la loro disponibilità
a manifestare al fianco dei pescatori.
Più cauti, invece, i presidenti
delle associazioni di
cooperativa, che agli indennizzi
non intendono rinunciare,
ma che vedono nelle promesse
di Cicu il solito diversivo per
guadagnare tempo. «Un protocollo
d'intesa del 1999 tra
Stato e Regione -ha spiegato
Claudio Atzori di Legacopesclude
a priori i pescatori
danneggiati dalle esercitazioni
di Capofrasca dalla lista degli
indennizzabili. Finché il Ministero
della Difesa non straccerà
quel protocollo, nessuno
può promettere soldi». Ma la
ricerca di una strada alternativa
non convince più né
pescatori né enti locali. Se la
manifestazione di domani non
avrà risposte concrete, alcuni
pescatori si dichiarano pronti
ad occupare l'area militare di
Capofrasca con le proprie imbarcazioni.
.
? GIAMPAOLO MELI

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