BRASILE: DOMENICA REFERENDUM PER PROIBIRE VENDITA ARMI MA 'SI'' E' A RISCHIO



ADNK (EST) - 18/10/2005 - 12.05.00
BRASILE: DOMENICA REFERENDUM PER PROIBIRE VENDITA ARMI MA 'SI'' E' A
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PROIBIRE VENDITA ARMI MA 'SI'' E' A RISCHIO = ULTIMO SONDAGGIO DA' IN
VANTAGGIO I CONTRARI A DIVIETO San Paolo, 18 ott. - (Adnkronos) - Si gioca
in una manciata di pochi punti di percentuale il referendum che si
svolgera' domenica prossima in Brasile per proibire la vendita di armi in
tutto il Paese. Ma il referendum promosso dal governo rischia di far
vincere il ''no'' a discapito del ''si'''. Cosi' almeno risulta dall'ultimo
sondaggio svolto dall'agenzia Ibope. Secondo i risultati del sondaggio, il
49% dei brasiliani voterebbe ''no'', mentre i ''si''' si fermerebbero al
45%. C'e' stato dunque un ribaltamento di opinioni rispetto agli ultimi
sondaggi diffusi in Brasile, tanto da rendere del tutto incerto il voto di
domenica. Il governo aveva lanciato il referendum per cercare di ridurre
l'indice di criminalita': sono 36mila i morti in un anno per colpi di arma
da fuoco in Brasile. La vittoria del ''no'' sarebbe un duro colpo per
l'immagine del presidente Luiz Inacio Lula da Silva, gia' indebolita dallo
scandalo corruzione che ha investito il suo Partito dei Lavoratori. Il
partito del ''no'' alla proibizione ha pero' giocato bene le sue
motivazioni: impedire la vendita di armi avra' soltanto l'effetto di
''disarmare la gente onesta'', mentre i delinquenti continueranno a
sparare. Domenica sono chiamati alle urne 122 milioni di elettori
brasiliani. La domanda e' la seguente: ''Il commercio di armi da fuoco e
munizioni deve essere vietato in Brasile?''. Il referendum, il primo del
suo genere nel mondo, e' stato indetto dopo l'approvazione, due anni fa,
della legge sul disarmo che riduceva il porto d'armi con pene molto
pesanti. Il partito del ''si''' al disarmo in realta' e' abbastanza
trasversale, perche' la campagna ''per un Brasile senza armi'' e' sostenuta
anche da parlamentari di opposizione e da rappresentanti della Chiesa
cattolica. Il partito del ''no'' ha lanciato invece lo slogan: ''Per un
diritto alla legittima difesa'' e sta puntando soprattutto sulla paura
della ''gente onesta'' di trovarsi senza armi per difendersi. L'effetto e'
stato comunque che nelle ultime settimane e' aumentata la vendita di armi
in tutto il Paese nel timore che dopo il referendum non sara' piu'
possibile acquistarle. (Aba/Pn/Adnkronos) 18-OTT-05 12:08 NNNN