Prodi tace sulla base navale di Taranto



Il tir giallo di Prodi è arrivato ieri anche a Taranto: sulla rotonda del Lungomare, in una serata calma e senza pioggia.

Molte persone venute ad ascoltarlo, gente comune, lavoratori, anche giovani.

E' Davide Sassoli ad intervistare il Professore sulla situazione politica nazionale e sui problemi di Taranto. Intervengono anche una giornalista del Corsera, il vicepresidente di Evergreen e un operaio ILVA. Discussione a tutto campo, interessante nei suoi contenuti.

Ma l'immagine che vien fuori di Taranto è quella di una città per così dire " dimezzata ": si parla infatti della fabbrica ( e dei tanti suoi problemi ) e del porto commerciale, unico volano economico per il futuro.

Si ignora, invece, totalmente l'altra realtà del nostro territorio: la Base Navale. O meglio, la Base NATO. Niente. Neanche una parola nè sulla presenza della Marina Militare (come se non esistesse) nè sulle spese militari in atto nè sulla guerra in Irak nè sull'impegno per un Mediterraneo di Pace.

La parola PACE mai pronunciata.

Il silenzio è di Prodi; ma la complicità è anche di quanti , amici e compagni, l' hanno invitato a glissare un argomento così spinoso nella città " militare" per eccellenza. Bravissimi!!!

Prodi ha ribadito che la sua principale preoccupazione è il futuro dei giovani, i quali hanno diritto ad una scuola efficiente e ad un lavoro in sicurezza. Peccato abbia dimenticato che i giovani del Sud, oltre che in fabbrica, muoiono anche in guerra o per leucemie da uranio impoverito.

LOREDANA FLORE ( Associazione per la Pace )

p.s. Il Professore si è invece espresso sul rigassificatore ("Fatelo dove volete, ma fatelo" ). Non ho altro da aggiungere.