Vendola: via le basi militari



VENDOLA: VIA LE BASI MILITARI DALLA PUGLIA

L'annuncio alla marcia Gravina-Altamura. Sfilano in 8 mila

Ha aspettato la prima manifestazione di piazza, una marcia pacifista e
ambientalista di 14 km da Gravina ad Altamura, tra poligoni militari e un
parco che sta cercando di sottrarre agli scempi e alla lottizzazione del
suo predecessore Raffaele Fitto, per lanciare la prima sfida al governo
Berlusconi. «Per quanto riguarda la smilitarizzazione del territorio,
faremo come Soru in Sardegna», ha annunciato il neopresidente della Puglia
Nichi Vendola. Se alle parole seguiranno i fatti, sarebbe una vera e
propria grana per il governo italiano e anche per gli alleati Usa. La
Puglia è infatti, per il suo ruolo di frontiera verso oriente, una delle
regioni più militarizzate d'Italia, al pari della Sardegna. E chiedere la
smilitarizzazione significa schierarsi contro l'esercito italiano ma anche
contro la Nato che ha appena inaugurato una nuova base a Taranto, o contro
gli americani che hanno la facoltà di attraccare con i loro sommergibili
nucleari nei porti di Taranto, appunto, e di Brindisi. Una situazione
analoga a quella che sta affrontando il suo omologo sardo Renato Soru, che
poche settimane fa ha annunciato proteste pacifiche ma ferme per
riconsegnare le servitù militari ai sardi. Vendola ha parlato ad Altamura,
al termine della marcia della pace e per l'ambiente organizzata dal
comitato Altra Murgia, che ieri pomeriggio ha visto sfilare più di 8 mila
persone: studenti, associazioni, movimenti, partiti del centrosinistra e
una trentina di comuni con i gonfaloni. In testa al corteo Nicoletta,
l'asina simbolo delle lotte di Scanzano, poi gli striscioni: «Servitù
militari, Vendola come Soru», «Buon parco delle Gravine a tutti». «Il
Parco, per diventare realtà, deve essere liberato dalle ipoteche legate al
ciclo dei rifiuti, al ciclo militare e agli spietramenti», ha detto
Vendola. Nel neoistituito Parco dell'Alta Murgia sono presenti infatti ben
cinque poligoni militari, e il governo Berlusconi pur di mantenerli in
funzione ha riperimetrato l'area protetta e allungato a dismisura i tempi
per l'istituzione del parco. Il primo atto della giunta Vendola è stato
quello di revocare l'intesa con il governo per la presidenza del Parco a
Gerolamo Pugliese, indicato al ministro dell'Ambiente Altero Matteoli da
Fitto due giorni dopo la sconfitta elettorale. Il ministro ha affermato di
voler procedere comunque con la nomina, e ora Vendola auspica che «il
dottor Pugliese voglia dichiararsi indisponibile a questo incarico perché
si tratta di una procedura arrogante e un po' truffaldina» perché arrivata
quando ormai Fitto aveva perso le elezioni.

Sul parco dell'Alta Murgia, oltre a uno scandalo che lo scorso anno portò
alla scoperta di tonnellate di rifiuti tossici, pesa anche la costruzione,
in una «zona di protezione speciale», del più grande impianto di
compostaggio d'Europa, per la trasformazione di rifiuti urbani e speciali
in fertilizzanti e compost, autorizzata dalla vecchia giunta provinciale
nel 2000. Ma, se il pacifismo e l'opposizione alle basi militari rendono
facili i paragoni con Soru, i primi atti della giunta Vendola lasciano
sperare in un piccolo Zapatero italiano. Nei prossimi giorni verrà infatti
presentata una legge regionale contro il mobbing, che punterà sulla
formazione-prevenzione e sul sostegno psicologico alle vittime. La Puglia
considera infatti insufficiente il solo risarcimento del danno.

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L'autoritarismo ha bisogno
di obbedienza,
la democrazia di
DISOBBEDIENZA