Lanciata in Italia la campagna internazionale contro le armi radioattive



Fonte: Redattore Sociale

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SALUTE 10.5704/11/2004

Lanciata in Italia la campagna internazionale contro le armi radioattive. L'associazione PeaceLink denuncia i rischi per militari e civili

FIRENZE - Armi all'uranio "fuorilegge": e' questa la richiesta della campagna internazionale per la messa al bando delle armi all'Uranio Impoverito, che oggi viene presentata ufficialmente in Italia dall'associazione PeaceLink, il promotore italiano dell'iniziativa. Il lancio della campagna avviene in concomitanza della "Giornata internazionale per la prevenzione dello sfruttamento dell'ambiente durante le guerre e i conflitti armati", indetta per il 6 novembre dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite allo scopo di richiamare attenzione sull'impatto ambientale delle guerre, che inevitabilmente comporta anche un danno alle popolazioni civili che vivono nelle zone colpite. "Quando si usano armi che colpiscono la popolazione civile, si commette un crimine di guerra - ha dichiarato Francesco Iannuzzelli, portavoce dell'associazione PeaceLink -. E' tempo di sapere quali sono le armi all'uranio impoverito in dotazione agli eserciti europei, quante sono queste armi, dove e come sono state utilizzate nei Balcani, in Afghanistan e in Iraq e nelle zone dove le forze armate italiane sono intervenute negli ultimi anni. Gli abitanti del Kossovo, che abbiamo detto di voler difendere con le nostre bombe, hanno il diritto di sapere quali sono i rischi e le possibili violenze che potrebbero subire a causa della presenza di uranio impoverito nel terreno, nelle falde acquifere e nella catena alimentare. Se abbandoneremo quelle persone a loro stesse - conclude Iannuzzelli – senza assumerci la responsabilità della decontaminazione e del risarcimento dei danni ambientali provocati dalla nostra azione militare, la nostra forma di governo non si dimostrerà migliore della dittatura che i nostri governanti hanno detto di voler abbattere". L'associazione PeaceLink si occupa di Uranio Impoverito, chiedendo il sostegno alle popolazioni colpite, e denunciando l'isolamento dei soldati italiani ammalati e delle loro famiglie. Sul proprio sito web PeaceLink ha fornito alle famiglie dei militari impegnati nelle cosiddette "missioni di pace" le mappe delle zone bombardate e altre informazioni sull'Uranio Impoverito che gli stati maggiori della Difesa si ostinano a negare. Nel 2001 l'associazione è stata convocata presso il Parlamento Europeo a Strasburgo per una audizione su questi temi. (cig)