pericolo nucleare o no alla maddalena ?



 daal nuova sardegna  edizione  gallura   del  2\11\2004

La Maddalena. L'assessore Marco Avolio critico verso Wwf e Legambiente «Stop
agli inutili allarmismi» «Solo sospetti sulla presenza di plutonio»
«In assenza di certezze è sbagliato continuare a seminare il panico»


 LA MADDALENA. Riferendosi al recente intervento sulla stampa del Wwf
Gallura e all'allarme sul plutonio lanciato da Legambiente, l'assessore alla
comunità montana Marco Avolio (nella foto), fa una riflessione sull'
atteggiamento mostrato da chi «con lo scopo di giustificare la richiesta di
allontanamento della base Usa», genera il panico parlando di radioattività
ambientale: «È evidente - dice Avolio - che l'allarme non riguarda la
presenza della base, ma quello del plutonio 239».
 «Non mancano - prosegue Avolio - le premesse per un nuovo falso allarme,
proprio perché il metodo, con cui si è discusso durante il dibattito nel
consiglio comunale, è inadeguato». Non solo. Avolio dice che diffondendo
falsi allarmi si finisce per rafforzare la presenza della base.
 L'assessore aggiunge anche di avere sempre, separando i due argomenti,
portato avanti una critica costruttiva sugli attuali controlli, con domande
"scomode" prima al governo regionale di centrodestra, ora a quello di
centrosinistra. Marco Avolio non mette in discussione la capacità
professionali del Pmp e della Asl «nè parlare del tema base si, base no, che
deve essere affrontato da politici. È però necessario un controllo, e la
gestione non deve essere delegata ad altri».
 In ogni caso, l'arcipelago resta un bene prezioso da tutelare a ogni costo.
«E in questo senso seminare il panico - aggiunge l'assessore della Comunità
montana - può provocare danni notevoli. Perchè non si può, senza alcuna
certezza, gettare un'ombra così pesante su un arcipelago che rappresenta un
richiamo fondamentale per l'intero territorio. Un bene che dobbiamo
continuare a proteggere».
 Senza, ovviamente, trascurare le indagini che mirano esclusivamente al
raggiungimento della verità. «Un compito - conclude Marco Avolio - che
spetta agli scienziati, da tempo impegnati a richiedere con forza un
approfondimento. Proprio per capire se l'allarme abbia o meno ragione di
esistere».
Andrea Nieddu




Ma l'esperto replica: «I reattori nucleari sono pericolosi»

 LA MADDALENA. Il professor Massimo Zucchetti, ingegnere, docente ordinario
di impianti nucleari che si occupa della sicurezza dei reattori nucleari
civili a Torino, è convinto che i sommergibili nucleari non siano macchine
assolutamente perfette e pertanto pericolose.
 «Esistono cose insicure - esordisce - ma anche altrettante certezze. La
conferma arriva dalla statistica su quanto è successo agli impianti nucleari
sui sommergibili nel corso degli anni. Oltre 100 incidenti - aggiunge
Zucchetti - che si sono verificati nel mare Artico e nel Mediterraneo. Il
fatto è che la tecnologia militare è sempre stata concepita in assoluto
spregio della sicurezza e bada ad altre cose, come alla possibilità di
intervenire e di distruggere al momento opportuno. Questi reattori
nucleari - spiega l'ingenere - che non avrebbero la licenza di esercizio in
nessun paese civile, possono tranquillamente navigare e attraccare nei
nostri porti. Credo che la popolazione della Maddalena debba insorgere
quanto prima sul fatto di avere un reattore nucleare sott'acqua a pochi
centinaia di metri dalle case».
 Secondo l'ingegnere, l'importante è che per la risoluzione del problema
«non si debba aspettare un altro incidente. Non ci basta la statistica sulla
assoluta insicurezza di queste macchine? Stanno sotto acqua, pertanto non le
vediamo. Ma la loro presenza potremmo sentirla se capitasse un incidente». E
immedesimandosi per un momento in un cittadino maddalenino, Massimo
Zucchetti confessa che si sentirebbe tranquillo soltanto «nel non vedere più
divise girare per le strade. Credo che la presenza americana da queste parti
oramai non abbia più senso - aggiunge l'ingegnere - nè dal punto di vista
tecnico nè strategico». (a.n.)