Appello per la mobilitazione contro l"Assemblea Parlamentare NATO



APPELLO PER LA MOBILITAZIONE CONTRO LA RIUNIONE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE NATO A VENEZIA DAL 12 AL 16 NOVEMBRE 2004

Dal 12 al 16 novembre si terrà a Venezia la riunione semestrale dell’Assemblea Parlamentare della NATO. L’Assemblea, composta da 248 deputati e senatori dei 26 paesi che fanno parte della NATO e di 13 paesi associati, “è un forum interparlamentare di discussione su tutte le principali questioni concernenti la sicurezza, nella sua accezione più ampia; ne esamina le implicazioni e gli aspetti militari, politici, economici e sociali”. In poche parole traduce la politica militare della NATO in politiche economiche e sociali. L’Italia ha 18 rappresentanti, che appartengono a quasi tutti i partiti politici, tranne il PRC e i Verdi.

Dietro l’apparenza innocua di incontri tra eletti dal popolo che esprimono “risoluzioni”, “pareri” e “raccomandazioni”, l’Assemblea Parlamentare NATO ha assunto un ruolo significativo nella definizione e giustificazione della guerra preventiva e della guerra “umanitaria” che la NATO può condurre a prescindere dalle decisioni dell’ONU (e dello stesso Articolo 5 del suo trattato costituente) anche in zone “fuori area” (vedi Afghanistan e Iraq), del business della ricostruzione in aree distrutte dalla guerra, sulle politiche di sicurezza interna, in particolare sul controllo e la repressione dei migranti, sulle politiche economiche per l’affermazione del liberismo. Né possiamo accettare le ipotesi di costituire forze militari che, anche su delega NATO, agiscano con le medesime modalità e funzioni.

Per il Coordinamento Fermiamo la Guerra del Nordest assume quindi particolare importanza la mobilitazione contro la riunione dell’Assemblea Parlamentare NATO. Da tempo sono partite iniziative per denunciarne e contestarne la realizzazione a Venezia (come in ogni altra località). Il Social Forum di Venezia, il Prc e l’Assemblea Antimilitarista e Antiautoritaria propongono dal 10 al 16 novembre convegni, sit-in, cortei, manifestazioni contro la riunione NATO; altre realtà stanno organizzando ulteriori iniziative. Il Coordinamento Fermiamo la Guerra del Nordest invita ad aderire alla mobilitazione, cercando di realizzare il massimo di unità contro la pratica e la logica di guerra che permane in Iraq, in Afghanistan, nei Balcani e nelle altre numerosissime aree del nostro pianeta in cui i potenti della terra, Stati Uniti in testa, impongono con le armi il loro controllo economico e sociale.

Due temi ci sembrano particolarmente collegati al nostro territorio rispetto alla riunione dell’assemblea parlamentare NATO: la lotta contro la presenza delle basi militari NATO e USA, e l’opposizione al riarmo globale, che non è solo militare, ma anche ideologico (“scontro di civiltà”), economico (produzioni di guerra e business della ricostruzione, leggi finanziarie di guerra contro le condizioni di vita di lavoratori, precari, pensionati, donne) e sociale (guerra al nemico interno, a chi si oppone, a chi lotta, agli immigrati, limitazione delle libertà civili e degli spazi di democrazia).

L’assemblea parlamentare della NATO contribuisce a elaborare e diffondere questa ideologia del riarmo globale, collegandola e subordinandola alla politica militare dei comandi dell’Alleanza.

Per questo ribadiamo la nostra adesione alla mobilitazione di Venezia e invitiamo i singoli e le varie realtà dei movimenti a parteciparvi.


Comitato “Fermiamo la guerra nordest”

ZeroGuerre Portogruaro, Vittorio Veneto, Tenda della Pace di Udine, Tenda della Pace di Monfalcone, Tavola della Pace di Trieste, Tavola della Pace di San Donà, Social Forum di Venezia, Social Forum di Udine, Social Forum di San Vito al Tagliamento, Rifondazione Comunista di Venezia, Rifondazione Comunista del FVG, Rete Radié Resch di Udine, Oderzo, Gorizia, Giovani Comunisti di Venezia, Donne in Nero di Udine, Coordinamento PNoglobal, Convenzione permanente di donne contro le guerre, Conegliano, Circolo Zapata di Pordenone

Portogruaro, 7.10.2004

v. anche; http://www.vialebasi.net